#4 Willy il principe di Bel Air
“Questa è la maxi-storia di come la mia vita
cambiata, capovolta, sottosopra sia finita
seduto su due piedi qui con te
ti parlerò di Willy superfico di Bel Air, eh Uau!”
Negli anni ’90 Willy è stato il telefilm cult, che attraverso battute e risate ci racconta un pezzettino di vita dell’attore che sarebbe diventato il candidato all’oscar Will Smith, e solo le menti più attente avranno colto l’intento antiraziale di cui è impregnata tutta la serie annoverando, per esempio, tra i registi preferiti del protagonista Spike Lee, noto per essere il miglior regista che ha girato film su temi raziali, manifestando la propria ammirazione per Malcom X e facendoci ballare a colpi di rap, al tempo un genere decisamente più ghettizzato di adesso.
E proprio dal ghetto di Philadephia direttamente catapultato nel quartiere più “in” della città degli angeli, il giovane Willy sconvolge la vita degli zii e dei cugini nella loro meravigliosa villa di Bel Air e niente sarà più come prima per lo zio Philip o l’innocente Carlton, né per tutti gli altri e neanche per il catastrofico Willy che con la sua simpatia, il suo essere sempre sopra le righe ci ha allietato nelle nostre pause pranzo. Risate, sentimento, musica e l’inimitabile Will Smith rendono questa una delle serie più indimenticabili degli anni ’90.
