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L’unico limite di The Time Traveler’s Wife è che potesse essere molto più di una miniserie

ATTENZIONE: l’articolo che stai per leggere potrebbe contenere spoiler su The Time Traveler’s Wife!

Magari sì, The Time Traveler’s Wife è una di quelle opere alle quali si pongono dei limiti solo per il gusto di vederglieli oltrepassare. Il limite è un concetto che prende forma nelle sei puntate della serie HBO con Rose Leslie e Theo James tra i protagonisti. Un confine spazio-temporale, un’inibizione, una condanna. Superarlo è la grande sfida che si richiede ai suoi personaggi e agli spettatori. The Time Traveler’s Wife ha avuto già tre vite, un po’ come Henry DeTamble, il bizzarro viaggiatore del tempo che stravolge ogni linea narrativa con i suoi imprevedibili su e giù tra passato e presente attorno ai quali è cucita tutta la storia: è stato prima un romanzo di successo, poi un film campione di incassi e adesso finalmente anche una serie tv. Audrey Niffenegger è la mente che ha dato vita a tutto. La penna che ha snocciolato le incredibili peripezie di Henry e della sua tenace compagna è la sua. Nel 2003 il libro La moglie del viaggiatore del tempo è stato uno dei più venduti negli Stati Uniti ed è riuscito a imporsi sul mercato come best-seller rivolto non solo a un pubblico più maturo, ma anche a migliaia di lettori adolescenti – l’anno successivo alla pubblicazione, il romanzo si aggiudicò il Premio Alex, riservato appunto a tutte quelle proposte letterarie capaci di rivolgersi alla fetta di lettori compresi tra i 12 e i 18 anni nonostante le tematiche più “adulte” in essi affrontate.

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Nel 2009, spronato dal successo letterario dell’opera, Brad Pitt ne acquistò i diritti con l’obiettivo di produrne una pellicola cinematografica, affidata alla regia del tedesco Robert Schwentke.

Un amore all’improvviso, con Eric Bana e Rachel McAdams nei panni dei due protagonisti, fu un film campione di incassi. La vicenda raccontata era tra le più assurde: Henry è un bibliotecario affetto da una malattia genetica rara. Viaggia nel tempo non per passione, non perché gli sia stata affidata una missione da compiere, ma semplicemente perché non può farne a meno. Nelle situazioni di forte stress, il suo corpo si smaterializza dal presente per riapparire in una linea temporale diversa, quasi sempre nel passato. Rispetto ai tanti personaggi che popolano le storie fantastiche sui viaggiatori del tempo, gli itinerari di Henry DeTamble tra passato e presente non hanno nessuna specifica funzione: il protagonista non ha alcun controllo sui suoi viaggi, li subisce e basta. Un po’ come quelle forti emicranie che si manifestano all’improvviso e alle quali è difficile scampare. Il mondo di Henry è un vortice caotico nel quale è impossibile mettere ordine se ci si accosta con gli schemi mentali di una persona comune. La sua realtà è multiforme e mobile, volubile e capricciosa. L’unica che sia stata in grado di trovarvi un filo e trattenerlo a sé è Clare, la giovane donna che diventerà sua moglie.

In un’opera come questa diventa difficile persino stabilire l’inizio di una storia d’amore: quando si sono conosciuti la prima volta i due protagonisti?

Henry si è imbattuto per caso in Clare da adulto, in una biblioteca, totalmente ignaro della sua identità. La ragazza, invece, aveva già incontrato il suo futuro marito molto tempo prima, all’età di sei anni, quando lui si era materializzato per la prima volta in una radura vicino casa confessandole di essere un amico venuto dal futuro. La storia di Henry e Clare è una storia travagliata e ci racconta di un amore incredibile, completamente fuori dagli schemi, impossibile da comprendere se non si è disposti a lasciarsi trasportare dalla suggestione fantascientifica del racconto. Ci ha messo quasi vent’anni The Time Traveler’s Wife per diventare una serie tv. La HBO ha scelto di produrne sei puntate, trasmesse in Italia su Sky Serie. La regia è stata affidata stavolta a David Nutter, noto per aver diretto alcuni episodi di show di successo come Game of Thrones (pronti per House of Dragons?) ed Entourage. Malgrado la storia fosse già nota a molti, la miniserie è riuscita comunque a sprigionare tutta la sua magia e ad irretire lo spettatore che, guardandola, resta bloccato proprio come il suo protagonista in un loop temporale che lo sballotta su e giù alla ricerca di indizi e risposte.

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L’immedesimazione è immediata. I due protagonisti sono personaggi tragici, che riscoprono la propria vulnerabilità un pezzo per volta. Nonostante il tono dell’opera sia piuttosto leggero e scorrevole, c’è una drammaticità di fondo che accompagna i destini di Clare e Henry: il loro amore è una condanna, un’iperbole sgargiante che però nasconde le solite fragilità, i soliti tormenti e le solite paure. Dietro le suggestioni fantastiche, si cela sempre l’individuo nella sua solitudine e nel suo dramma esistenziale. L’individuo che si mette sulle tracce dell’altro per un istinto naturale, perché intimamente consapevole del fatto che non ci si salva da soli, mai. Specie se la propria vita è un insieme di segmenti spezzettati abbandonati su di un’intricatissima spirale temporale. The Time Traveler’s Wife è un racconto caldo e glaciale allo stesso tempo. Soffice e spigoloso, dolce e aspro, divertente in alcuni punti ma anche profondamente doloroso in altri.

Le sei puntate – tutte interamente disponibili su Sky On Demand – ripercorrono le tappe della relazione dei due protagonisti in un crescendo di tensione, che giunge al culmine poco prima del finale vero e proprio. Il limite che The Time Traveler’s Wife non avuto il coraggio di oltrepassare è probabilmente proprio quello ristretto e limitante della miniserie. Questa storia avrebbe potuto davvero essere qualcosa in più. Più ci si avvicina all’epilogo, più la sensazione che ci si avventuri con una certa fretta verso il capolinea diventa più netta. Dalle notizie che abbiamo raccolto finora, è assolutamente certo che non ci sarà una seconda stagione dello show. I sei episodi sono stati più che sufficienti per farci appassionare al dramma bizzarro di una coppia capace di amarsi tra le maglie del tempo. Ma i margini per approfondire ogni sfaccettatura di questa storia incredibile, fitta di domande inevase e spunti destinati a rimanere inappagati, c’erano tutti e avrebbero potuto tracciare la via di un percorso più audace e spericolato. Riuscite a immaginare gli scenari aperti dal plot twist finale? Per una storia abituata ad andare oltre i confini, il formato della miniserie rischia in effetti di starle un po’ stretto. Ma non è detto che The Time Traveler’s Wife non possa stupirci ancora sotto nuove vesti.

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