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Solo a sentir pronunciare The Sleepover Club, la maggior parte di voi sentirà nella testa la sigla di una delle serie teen più seguite dei primi anni 2000.

Frankie, Fliss, Kenny, Lyndz e Rosie sono 5 migliori amiche (ma in fondo erano anche le nostre) di tredici anni. Noi tutte, come loro, abbiamo creato uno Sleepover Club o anche solo un Club con le nostre migliori amiche, di cui ora forse non ricordiamo neanche il nome. I loro nemici erano gli M+M, i ragazzi che, come si può immaginare per delle ragazzine di quell’età (allora, ma sicuramente non ora), erano visti negativamente.

Treccine, camerette con computer preistorici e poster attaccati ai muri, pantaloni a zampa, vestiti con frange e passatempi privi di virtualità: gli elementi per un contesto adatto agli anni di allora c’erano tutti. Se ci sentivamo capite e coinvolte per le similitudini che trovavamo nelle 5 giovani amiche, oggi le cose sono cambiate. Frankie, Fliss, Kenny, Lyndz e Rosie sono diverse da noi, hanno una quotidianità e un modo di pensare e agire che definiremmo “antiquato”.

Ma come sarebbe The Sleepover Club se andasse in onda oggi?

The Sleepover Club

La risposta è semplice: totalmente diverso. Nel corso dell’ultimo ventennio, l’introduzione dei social ha stravolto le vite dei più giovani, che sono cresciuti in un mondo 2.0 in cui se non l’hai postato non l’hai fatto. Inoltre, le influencer e le mode hanno portato le nuove generazioni a crescere velocemente, cosicché i “maschietti” nemici delle adolescenti oggi forse non esistono più.

Regola numero 1: gli Sleepover Club hanno la precedenza

Come dicevamo, la capacità di una serie di coinvolgere il suo pubblico è proporzionale al grado di immedesimazione dello spettatore, dunque sarebbe un po’ difficile trovare punti in comune con delle ragazzine che, chiuse in una stanza, semplicemente parlano.

Probabilmente, oggi si sarebbero riunite per vedere un film su Netflix insieme, oppure si sarebbero date appuntamento per girare un Tik Tok in compagnia. Che piaccia o no la realtà dei fatti è che non esistono più i pigiama party di una volta. Le conversazioni e i pettegolezzi tra amiche sarebbero comunque presenti, ma magari verterebbero più sulle star dei social di oggi che sulla prepotente della scuola.

Un vecchio ricordo superato

The Sleepover club

Poster dei giornalini con i giovani sex symbol? Un vecchio ricordo.

Le giovani ragazze di The Sleepover Club, che potremmo chiamare oggi le tiktoker club, abbandonerebbero senza batter ciglio il vecchio giornale cartaceo per tappezzare lo schermo del telefono o del computer con le foto dei loro idoli, come ad esempio i partecipanti de Il Collegio.

Nella seconda stagione Frankie ha sedici anni, se andasse in onda oggi così come era stato presentato 20 anni fa non le daremmo più di 13 anni. Possibile che non abbia un filo di trucco? Possibile che si vesta ancora come una bambina? Sì, perché allora le teenager non avevano la fretta di dimostrarsi adulte.

Love story come se piovesse

the sleepover club

Prendiamo una serie con protagonisti adolescenti dell’età delle ragazze di The Sleepover Club, andata in onda nel 2018, e confrontiamole. In Everything Sucks! i protagonisti iniziano a scoprire la propria sessualità e tutto ciò che concerne essere degli adolescenti. La cosa interessante è che la serie è ambientata negli anni ’90 e quindi è meno “attuale” dello Sleepover Club, ambientato invece negli anni 2000.

Questo ci dimostra come fosse già patinata dal marchio Disney Channel, che oltre ad averla adeguata ai rigidi standard imposti (tutto deve essere concepito per i più piccoli) l’aveva già resa vecchia e antiquata ai tempi. Se quindi andasse in onda oggi, sarebbe considerata una tra le serie più trash di sempre dai coetanei dei protagonisti e sarebbe vista probabilmente da bambini.

I social

La prima puntata vede le 5 amiche intente nello spionaggio di Ryan Scott per scoprire se effettivamente fosse fidanzato o meno. Lo seguono in maniera evidente (ma lui non si accorge di niente) e lo vedono infine in compagnia della maestra di ballo.

Questa sequenza al giorno d’oggi non sarebbe minimamente esistita, o se anche fosse avremmo spento il televisore senza neanche portare al termine la prima puntata. Lyndz avrebbe semplicemente preso il telefono, sarebbe entrata su Instagram e avrebbe digitato il nome del ragazzo, e in breve tempo avrebbe scoperto vita morte e miracoli, e soprattutto che la ragazza in questione era semplicemente la maestra di ballo, avrebbe messo due like e avrebbe iniziato a seguirlo.

The Sleepover Club resta un piacevole ricordo

Non rinneghiamo il passato: per noi che l’abbiamo amata, la serie resta e sarà sempre un piacevole ricordo. Il pomeriggio passato davanti alla tv in compagnia delle 5 amiche ci ha fatto sentire meno soli e più capiti. Se The Sleepover Club andasse in onda, oggi forse lo guarderemmo con un sorriso e un po’ di malinconia o forse ci spaventerebbe vedere quanto le cose siano cambiate.

Quel che è certo è che l’assurdità delle vicende mostrate nella serie ci appaiono più vere della realtà virtuale che viviamo oggi, fatta di immagini, balletti in sincro, trucco esagerato e scarsa timidezza. Ci manca passare del tempo vero con le amiche, ci manca il “non sapere e il non poter sapere”, ci manca l’ingenuità che forse solo una serie come The Sleepover Club poteva darci.

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