The Gilded Age 3×04 – Il matrimonio del decennio

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su The Gilded Age 3×04!!

Il ponte di Brooklyn che sfuma lentamente dietro l’orizzonte, un transatlantico che parte per la fredda Europa, una ragazza che sta per diventare donna e un titolo che campeggia a caratteri cubitali sulle prime pagine dei giornali e newyorkesi: il matrimonio del decennio è cosa fatta. The Gilded Age 3×04 suggella finalmente l’evento clou che stavamo aspettando dalla prima puntata di questa terza stagione: il matrimonio tra Gladys Russell e il duca di Buckingham. Ci sono volute trattative serrate per raggiungere l’obiettivo. Bertha Russell ha lavorato alacremente, davanti e dietro i riflettori, per regalare a sua figlia la chance di essere una delle dame più influenti della sua generazione.

Una chance che Gladys non aveva chiesto e che anzi rifiutava con tutta se stessa, ma che ora è costretta ad accettare per mantenere alto il buon nome della famiglia. Quello delle nozze è il grande topos di The Gilded Age 3×04. Dopo il riluttante assenso di Gladys sul finale dell’episodio precedente, iniziano i preparativi in casa Russell. Bertha dirige e la servitù esegue, attenta a sbagliare il meno possibile. Il matrimonio sembra un’operazione diplomatica vera e propria, su cui vige il più stretto riserbo. Tutte le fughe di notizie hanno il sapore di un atto di guerra attentamente vagliato da Mrs Russell. È bello vedere quanta attenzione la classe medio-alta della città riservasse alle indiscrezioni giornalistiche e ai pettegolezzi.

Il gossip era una delle attività predilette della nobiltà cittadina. Un frutto sempre maturo da cui succhiare tutta la linfa, mai sazi del tutto, mai appagati veramente.

È dai trafiletti scandalistici dei quotidiani che passano i fili della trama di The Gilded Age. Dal matrimonio di Gladys alla vita spericolata della figlia di Mrs Astor, pronta a creare scandalo nell’alta società. È al pettegolezzo che è affidata la storia, specie in un mondo in cui è l’apparenza a contare veramente. Non importa quali siano i sentimenti reali delle persone, ciò che conta è quello che l’alta società vede. Apparire prima che essere: è questo lo stigma a cui devono ispirarsi i personaggi di The Gilded Age. Bisogna quindi prima lustrare la vetrina e poi sistemare ciò che c’è sullo scaffale. Se si sbircia dentro le case della 5th Avenue e dintorni, si scopre che anche lì c’è tanta polvere sulle mensole. Vecchi cimeli sgangherati e piatti rotti sono il substrato che compone il nucleo vero delle famiglie di The Gilded Age.

Ma ciò che si vede, lo strato più superficiale, è invece sempre in ordine e luccicante. E se un pulviscolo dovesse venire in superficie a sporcare tutto il resto, è compito di chi regge la famiglia rimediare. La famiglia Russell ha tutto da perdere da un eventuale fallimento del matrimonio, perciò è comprensibile tutta l’ansia di Bertha Russell che, nonostante gli sforzi, è arrivata al giorno delle nozze senza sapere se Gladys accetterà il suo destino o meno. La ragazza si è chiusa in camera e non esce da giorni, in una sorta di protesta (vana) contro i voleri della famiglia e in particolare di sua madre. Prova a sfuggire al suo destino, ma anche lei sa in cuor suo che tutto è ormai irrimediabilmente compromesso. Il sogno di un matrimonio d’amore e di una vita tranquilla nella sua New York sta svanendo senza che possa far niente per riafferrarlo.

Gladys sta diventando adulta in un mondo in cui diventare adulti significa andare in moglie a un buon partito, assolvere ai propri doveri coniugali e dimenticarsi delle proprie aspirazioni giovanili.

La ragazza non vede davvero nulla di positivo nella sua unione con il duca di Buckingham. Eppure accetta il suo destino, consapevole di non aver mezzi per contrastarlo. Il matrimonio non è tuttavia la fine delle angosce per la famiglia Russell. JP Morgan si sta tirando fuori dagli affari di George e altri banchieri faranno la stessa cosa, convinti che la crisi bancaria in corso non permetta loro di fare investimenti così rischiosi come quelli su una linea ferroviaria che metta in collegamento i due estremi del Paese. È difficile distogliere George Russell dalle sue ambizioni, ma lo scetticismo dei suoi finanziatori non può essere ignorato. Bertha si gode il suo piccolo trionfo, ma l’arrivo in città di sua sorella Monica potrebbe far emergere particolari imbarazzanti sul suo passato e sulle sue origini. Il personaggio di Monica dovrebbe avere un ruolo rilevante nei prossimi episodi di The Gilded Age.

Nell’ultima puntata, disponibile da lunedì su Sky e NOW, anche Jack ha potuto celebrare la sua “piccola“ vittoria. Alcuni investitori che avevano ascoltato la proposta dell’orologio sono disposti ad acquistare il brevetto alla modica cifra di 600.000 $. Tanti zeri affianco a un numero, Jack non li aveva mai visti. L’accordo cambierà per sempre la sua vita, rendendolo ricco al punto da poter lasciare il lavoro per il resto della vita. Non è proprio quello che Jack vorrebbe, ma la sua è per il momento una grande storia di successo. Il valletto di casa van Rhijn ha trovato nei suoi colleghi di lavoro una famiglia, la prima della sua vita, e non è disposto a lasciarla. Il resto della terza stagione di The Gilded Age ci mostrerà quanto questo trionfo possa cambiare il destino del ragazzo.

In casa van Rhijn, dopotutto, non mancheranno le frizioni.

Agnes e Ada continuano a litigare sempre per lo stesso motivo: i soldi. O meglio, il ruolo di comando in casa. Agnes è stata spodestata di fatto, ma continua a esercitare una certa influenza sulla servitù e si riserva il diritto di metter bocca nelle scelte scriteriate della sorella, che ha contattato una sorta di medium per parlare con il marito defunto Luke. I dissidi tra le due donne continuano a essere uno dei nervi centrali di The Gilded Age (che ha la tipica classe delle serie HBO). Più defilata dal caos della vita mondana, c’è invece la love story di Peggy, che a Newport sta approfondendo la conoscenza del dottor William Kirkland.

Una storia d’amore senza ostacoli e impedimenti di ogni sorta non sarebbe allettante per una serie come The Gilded Age.

Per cui, ecco subito spuntare le prime complicazioni nel rapporto tra Peggy e il dottor William. Complicazioni che riguardano essenzialmente il rapporto difficile tra i genitori, in particolare con la madre di William, una donna spigolosa e piena di pregiudizi che sicuramente vorrà influenzare le scelte di vita di suo figlio. Non abbiamo visto Arthur Scott in questo episodio, ma sappiamo che è la sua condizione di schiavo liberato che crea imbarazzo nella signora Kirkland. Finirà con un cambio di vedute e un’apertura da parte della donna o si arriverà a uno scontro irrimediabile tra le famiglie?

Sarà la seconda parte della stagione a dircelo. Come pure ci darà qualche dettaglio in più sulla relazione tra Larry e Marian (che aveva gettato i suoi presupposti già nella seconda stagione), non più così” clandestina“ come i due immaginavano. Archiviato il matrimonio di Gladys, The Gilded Age andrà avanti esplorando questi due filoni romantici e focalizzandosi sugli ostacoli del progetto di George Russell. C’è ancora tanto materiale di cui parlare nella terza stagione. Nell’attesa dell’episodio di lunedì prossimo, vi lasciamo con le novità più interessanti di questa settimana.