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ATTENZIONE: non proseguite la lettura se non volete leggere spoiler su Ted Lasso

Alla conclusione del primo episodio di Ted Lasso (che trovi qui disponibile su Apple TV+) era davvero difficile immaginare che Jamie Tartt sarebbe diventato uno dei personaggi più amati della serie. Eppure, episodio dopo episodio, quel ragazzo ribelle è cambiato radicalmente. Oggi è difficile riconoscere in lui la persona che bullizzava Nate e ignorava totalmente i compagni.

Il personaggio di Jamie, come dichiarato da Phil Dunster stesso in un’intervista, è stato modellato sulla base della vita e delle sregolatezze di altri calciatori. Il pubblico lo vede come David Beckham soprattutto per lo stile e il modo di porsi e, ricordiamolo, lo Spice Boy è stato molto odiato e bersagliato dal pubblico inglese per un periodo, in particolare dopo il campionato mondiale di calcio del 1998. In maniera simile a Jamie, Beckham in seguito è stato rivalutato gradualmente dal pubblico grazie a prestazioni convincenti e all’impegno del giocatore. Tuttavia Phil Dunster ha dichiarato di ispirarsi soprattutto ad altri, come Eric Cantona, il quale ha avuto comportamenti in campo decisamente al limite. Tante ispirazioni diverse vanno a comporre l’animo di Jamie Tartt di Ted Lasso, concentrandosi in un giocatore che tecnicamente (ed esteticamente) è incredibilmente simile a Jack Grealish, la stella più recente del calcio inglese. Le ispirazioni sono tante perché, effettivamente, la stella del Richmond è cambiata così radicalmente da non sembrare più lo stesso.

In Ted Lasso contano i rapporti umani: l’allenatore protagonista cerca di formare prima di tutto l’uomo, poi il calciatore. Jamie Tartt è, prima di ogni altra cosa, cambiato radicalmente proprio come persona.

Jamie Tartt (640×360)

Nella prima stagione Jamie si distingue immediatamente per i suoi comportamenti e il modo di fare da primadonna. Ted Lasso capisce subito il valore del giocatore, comprende che si tratta del ragazzo di maggior talento della rosa, ma anche quello più problematico. Chiede continuamente di ricevere la palla, gioca costantemente in solitaria e guarda dall’alto verso il basso tutti i suoi compagni. Colui che più ne risente è Roy Kent, il veterano della squadra, anche lui caratterizzato da un temperamento focoso ma, al tempo stesso, da un’esperienza e da un ruolo di capitano che gli fanno comprendere quanto quel giovane ragazzo sia deleterio per l’umore dello spogliatoio.

Tartt non si limita a causare malumore, riesce anche a influenzare negativamente altri compagni. In un episodio diretto da Zach Braff, sempre attento a cogliere l’intimo dei personaggi sullo schermo, la stella del Richmond bullizza l’allora magazziniere Nate, causando lo sfogo di Roy Kent. Tra loro i rapporti si fanno sempre più tesi, mentre la squadra continua a ottenere risultati negativi. Per fortuna riescono a ottenere una tregua, eppure Jamie continua a comportarsi allo stesso modo, e il suo modo di fare lo condurrà a perdere Keeley e il posto da titolare. Sono questi eventi ad assestare un duro colpo alla giovane stella: ritenuto fino a prima indispensabile, in primis dai tifosi pazzi di lui, diventa chiaro come invece sia deleterio per la squadra, anche tatticamente. In questo momento, nel quale sembra inevitabile la rottura tra Jamie Tartt e il Richmond, emerge il piano di Ted Lasso. L’allenatore ha capito che, ferendolo nell’orgoglio, il fantasista del Richmond sarebbe diventato una persona diversa. Quando si presenta al rituale della squadra per spezzare una maledizione, è evidente che abbia fatto una cosa che non avrebbe mai pensato di fare prima.

Purtroppo però, a questo punto della storia, Rebecca ha ancora intenzione di mettere i bastoni tra le ruote a Ted Lasso. Decide quindi di forzare il rientro di Tartt al City, facendo perdere le staffe persino al calmo e serafico allenatore.

Ted lasso 3x10
Rebecca e Ted (1200×675)

Per un po’ Jamie Tartt compare meno in Ted Lasso. Lontano dal Richmond, facendo tesoro degli insegnamenti di Ted, riesce a ottenere un posto importante anche nel Manchester City allenato da Pep Guardiola. Nella partita finale dimostra di non essere più il giocatore egoista di un tempo, ed è davvero un peccato che Rebecca abbia preso quella decisione. Molto probabilmente il Richmond non sarebbe retrocesso con un Jamie simile tra le sue fila.

Eppure, all’inizio della stagione successiva, sembra fare nuovi passi indietro. Partecipa a un reality televisivo e la sua carriera, nonostante l’indiscutibile talento, sembra finita. Da subito la serie va a scavare nell’animo della persona, mostrando come Tartt prenda certe decisioni perché ancora, internamente, lotta contro l’ingombrante e tossico padre. Queste decisioni però hanno gravi conseguenze per la sua carriera. L’agente gli consiglia espressamente di valutare una carriera diversa, nessuna squadra vuole ingaggiarlo e il ritiro dal calcio giocato è un’opzione concreta. Ecco dunque che decide di tornare nell’unico posto disposto ad accoglierlo. La squadra ha molti dubbi, in particolare Sam, ma Jamie gradualmente dimostra di essere cambiato: è molto più altruista sia fuori sia dentro al campo.

Ecco che comincia la scalata del personaggio di Ted Lasso nei cuori degli spettatori. Sempre presente per i compagni, addirittura si avvicina all’odiato Roy Kent fornendogli consigli per la relazione con la sua ex compagna. L’abbraccio tra i due, quando Tartt scoppia in lacrime dopo aver ascoltato le parole terribili del padre, è la prova definitiva che non è più lo stesso uomo. Il rapporto che si sviluppa tra questi due personaggi nella terza stagione è semplicemente esilarante, ma al tempo stesso ben più profondo di quanto si possa pensare. Le strane coppie funzionano sempre sullo schermo, piccolo o grande che sia, e loro due decisamente lo sono. Roy Kent è sempre il burbero dal cuore d’oro, il quale comincia a rivelare aspetti intimi della sua vita (e di non essere mai andato in bicicletta!) mentre Jamie è oramai un ragazzo allegro e sempre vitale.

Il personaggio ha scelto definitivamente di diventare la stella della squadra e questo comporta un duro allenamento fisico, oltre alle inevitabili responsabilità morali. Su quelle però, oramai, è difficile dubitare.

ted lasso
Roy e Jamie (1200×675)

Ted Lasso è sempre stato un allenatore atipico. Le sue conoscenze calcistiche, nonostante sia oramai alla terza stagione in Inghilterra, continuano a essere modeste. Eppure, riuscendo a infondere il meglio di sé stesso negli altri, ha creato una squadra in grado di supportarlo e fornirgli ottimi suggerimenti continuamente. Jamie è un uomo squadra, ha buoni consigli da fornire che possono aiutare la squadra e, venendo ascoltato, si rivelano davvero fondamentali. Non reagisce in malo modo persino quando entra in squadra la figura ingombrante di Zava. Jamie continua a essere un ragazzo maturo e riesce a trasformare anche questa novità in un elemento di forza. Non lo combatte o fronteggia in alcun modo, ma decide di lavorare duro per diventare definitivamente la nuova stella del calcio inglese e superare persino il fuoriclasse Zava.

Non sappiamo cosa succederà in futuro nella sua carriera e nella storia del Richmond. Oramai però Jamie Tartt è una colonna della squadra di Ted Lasso. La convocazione in nazionale conferma che anche tutti gli altri si sono accorti di quanto sia cambiato. Da giocatore finito, apparentemente prossimo al ritiro, ora è la stella di una squadra che lotta per il titolo del campionato di calcio più difficile del mondo. Eppure, come Ted Lasso insegna, la cosa più importante è essere brave persone, prima che bravi giocatori. Jamie, il quale ha appena indossato il numero 24 in nazionale per onorare l’amico e compagno Sam, escluso dalla Nigeria per motivi eticamente ignobili, conferma che è diventato decisamente una brava persona. Grazie a Ted, il giovane ricorda ben poco il più animato Eric Cantona. Come successo a David Beckham, dopo un momento di odio nei suoi confronti, ha oramai conquistato il cuore di tutta la nazione. A proposito, vi lasciamo con la nostra recensione del documentario sul campione David Beckham.