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Cosa abbiamo scoperto dal panel di Sherlock al Comic-Con 2016

Mi batte ancora forte il cuore mentre scrivo questo pezzo. Domenica al San Diego Comic-Con 2016 si è tenuto il panel di Sherlock. In vista della quarta stagione, soprattutto. E’ stato un meraviglioso regalo per i fan. Dopo averlo guardato con attenzione, vogliamo raccontarvi cosa abbiamo scoperto.

Sarebbe difficile riassumere tutto in poche parole e coincise. L’attesa per il ritorno di Sherlock è quasi una malattia ormai. Ogni seppur minima indiscrezione manda l’intera fandom in visibilio. Sappiamo che sarà nel 2017, presumibilmente a gennaio. Consapevoli della fibrillazione degli spettatori, il cast e la produzione hanno deciso di presentarsi al Comic-Con. Nonostante manchino ancora due settimane alla fine delle riprese, Moffat Gatiss Cumberbatch Vertue Abbington hanno preso un aereo e ci hanno donato due ore del loro prezioso tempo. Come se non bastasse, il teaser della stagione in arrivo è stato rilasciato lo stesso giorno. Noi abbiamo visto, ascoltato, analizzato e raccolto gli innumerevoli spunti emersi da questa ricca domenica. E abbiamo deciso di riassumerli per voi, provando a leggere tra le righe.

Sherlock

 

COME SARA’ LA QUARTA STAGIONE

Le aspettative su come sarà la nuova stagione di Sherlock sono altissime. Fino ad ora nessuno è rimasto deluso. Credo che con il quarto capitolo non andrà molto diversamente. Ci troveremo di fronte alla fase più cupa della vicenda narrativa, nata dalle sapienti mani del duo Gatiss-Moffat. Le battute come al solito non mancheranno ma non bisogna confidare nella spensieratezza dei primi due episodi della terza stagione. E se uno dei personaggi principali dovesse morire? Qualcuno ha mai considerato questa evenienza? Scherzosamente ci viene fatto notare di non dare per scontato che tutti sopravvivano alla quarta stagione, per non attendere invano la quinta. Il battito cardiaco qui è aumentato, speriamo davvero sia solo uno scherzo.

LO SPECIALE NATALIZIO E’ STATO UNO SPASSO

Sul set di Sherlock la vita deve essere proprio divertente. Questo fatto emerge senza ombra di dubbio dalla faccia di tutti i presenti al panel. Specialmente quando si parla di The Abominable Bride. Girare un’episodio nell’epoca vittoriana ha unito anima e cuore sia della produzione che del cast. Se Cumberbatch confessa di rimpiangere ancora oggi il suo taglio ottocentesco, la passione dei due scrittori per quell’epoca storica era già stata resa nota nei loro lavori precedenti. Unica nota dolente: i costi. E’ Gatiss stesso a ribadire un paio di volte quanto salato sia stato il conto da pagare per produrre lo speciale natalizio. Speriamo questo non significhi non rivedere mai più i nostri beniamini nelle loro vesti originali, così immaginate da Sir Arthur Conan Doyle.

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