Il settimo episodio di Shantaram ci pone faccia a faccia con la potenza delle scelte e con le loro conseguenze. Come sempre nella serie tv di Apple Tv Plus, c’è un personaggio che spicca più degli altri e sul quale viene puntato l’occhio di bue. Se nell’episodio della scorsa settimana è toccato a Didier, questa è la volta di Abdel Khader Khan, il carismatico e pericoloso gangster di Bombay.
Lin Ford, protagonista di Shantaram interpretato da un incredibile Charlie Hunnam (il Jax Teller di Sons of Anarchy) cade facilmente nella rete di Khader Bhai.
Il male assume sfumature bizzarre nella serie Apple Tv Plus. Diventa una danza, a tratti macabra, tra dare e ricevere, tra vita e morte. Ogni compromesso è fatto allo stesso tempo da amicizia e tornaconto. Bombay si nutre di queste dinamiche ed equilibri. La città vive sulle sue regole non scritte.
Lin Ford, nel caos di Shantaram, è come un bambino che impara a colorare rimanendo nei bordi. Ma lui diventa claustrofobico tra le sbarre e i confini. La fuga è ancora una volta a un passo da lui, ma Bombay non vuole lasciarlo andare per nessun motivo.
Così, si illude di non avere scelta se non quella di barattare la libertà di Sagar Wada in cambio di acqua e vita. Nonostante Khader Bhai gli faccia notare che abbiamo sempre la facoltà di scegliere. Ed è proprio questo il punto focale di Shantaram 1×07.
Nello slum Prabu è disperato, perde il lume della ragione e si sente responsabile della vita di Parvati. Tra la nebbia della paura e la sensazione di impotenza si rivolge a Lin come il possibile risolutore della questione. Perché Lin non è come Prabu, e questo Prabu lo sa, e lo sa anche Lin anche se cerca di mentire a se stesso.
Quando realizza il ruolo chiave che, ormai, ricopre nella comunità di Sagar Wada, Lin Ford ritorna da Khader Bhai in contrasto con le disposizioni e le raccomandazioni di Qasim Ali (capo dello slum).
Qasim conosce bene Khader Khan, sa cosa il gangster di Shantaram è capace di fare nascondendosi dietro la gentile facciata di amicizia e magnanimità.
Dietro le quinte Khader Khan sa come essere spietato. Se il fine giustifica i mezzi, infatti, sono gli abitanti dello slum a dover fare i conti con i ricatti futuri che si annidano sul fondo di quelle taniche di acqua potabile. Il personaggio di Charlie Hunnam, infatti, aspetta solo il suo passaporto nuovo di zecca per poter chiudere nuovamente il suo zaino e fuggire verso un nuovo futuro ignoto.
Eppure, un altro aspetto che emerge dal settimo episodio della serie targata Apple Tv Plus, è il ritornare sempre al punto di partenza ogni volta pensiamo di aver voltato pagina per sempre.
Ne è l’esempio lampante Lisa Carter (un plauso all’attrice Elektra Kilbey, che dà il meglio di sè in questa puntata). Lisa è uno spirito libero che per la felicità sarebbe disposta a sacrificare tutto. Per tutti è semplicemente un oggetto del desiderio, un giocattolo con cui divertirsi per qualche ora, per poi gettarlo nel cesto del dimenticatoio con gli altri giocattoli usurati.
Lisa, sotto l’apparente vulnerabilità, è il personaggio più forte di Shantaram. Abbiamo sempre facoltà di scelta. Lisa ha scelto di liberarsi dalla prigionia della prostituzione e dalla prigionia della droga.
Finalmente il mondo è un posto da esplorare per i suoi colori e i suoi odori, l’amore è un letto caldo e una colazione in compagnia. La Bombay che vediamo attraverso gli occhi di questo incredibile personaggio è bellissima. Ci sono i bambini intenti a giocare per le strade, frutta fresca e profumata, spezie, sorrisi, gioia.
L’obiettivo di Lisa è semplice: vuole essere felice per le piccole cose della vita, vuole godere di una giornata di sole e bere una tazza di tè in quelle di pioggia. Lisa è bella con e senza trucco, è sincera e determinata. Così determinata che non accetta la debolezza del suo compagno.
Una notte, vestendo di nuovo i panni di un oggetto, è il compromesso a cui sottostare pur di avere accesso alla libertà. Voltare pagina è un gesto semplice e istintivo, ma non per Lisa. Ogni passo verso quella vita di piccole gioie è costituito da sacrifici e dolore.
Quella città colorata e armoniosa che vediamo nei suoi occhi al mattino si dissolve nell’apatia rassegnata del suo sguardo nella notte. Shantaram è anche questo: luci e ombre. Dare e avere.
Lisa, come il personaggio di Charlie Hunnam, sceglie il suo destino e ne accetta le conseguenze. Un’opzione diversa c’è sempre, ma cosa avrebbe comportato?
L’illusione che il fine giustifica i mezzi è l’oppio di ogni singolo personaggio di Shantaram. Anche di Karla, che accetta le scelte di Khader Bhai e vede un’altra ragazza innocente immolarsi su un altare che non le appartiene. Karla si vanta di non dipendere da nessuno, ma è proprio Madame Zhou a sbatterle in faccia la realtà senza troppi giri di parole.
Le due donne, nella penombra di una stanza, rivelano se stesse senza veli e bugie. Per una volta. Allo specchio della verità chi è buona e chi è cattiva?!
In questo stesso specchio, al termine di questo episodio di Shantaram, chi siamo noi?
