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La commovente evoluzione di Carl Gallagher in Shameless

Attenzione! Evitate la lettura del seguente articolo su Carl Gallagher se non avete visto l’ultima stagione di Shameless

Shameless ci ha fatto ridere, piangere, emozionare e infuriare in più di un’occasione. I Gallagher ci hanno accompagnato per ben undici anni e, tra alti e bassi, li abbiamo visti tutti crescere e cambiare, chi in bene e chi in male. Abbiamo visto Lip “accontentarsi” di una vita mediocre quando poteva aspirare al meglio, e Debbie passare da essere una bambina dolce e amorevole a diventare un personaggio che la maggior parte di noi non sopporta.

L’evoluzione che ci ha sorpresi di più e che sicuramente non ci aspettavamo, tuttavia, è senza ombra di dubbio quella del nostro Carl Gallagher.

Carl ci viene presentato come un bambino un po’ singolare, quasi sociopatico, con insoliti istinti violenti e che sembra quasi non avere una vera e propria coscienza. All’inizio è uno dei più piccoli di casa Gallagher, quindi non ha un ruolo principale all’interno della serie, ma sembra quasi già destinato a essere un vero e proprio delinquente senza troppe speranze. Con il trascorrere degli episodi e delle stagioni, però, inizia a diventare sempre più importante e noi abbiamo modo di conoscerlo meglio. A poco a poco, abbiamo iniziato a capire che sotto l’aspetto da bulletto c’era in realtà un ragazzino davvero affezionato alla sua famiglia e in modo particolare a sua sorella maggiore Fiona.

Scopriamo che Carl Gallagher, oltre a non essere (almeno apparentemente) molto assennato, sarebbe disposto a fare di tutto pur di aiutare i Gallagher: ricordate, per esempio, quando ha tentato di uccidere il cugino Patrick utilizzando del veleno per topi? È infatti proprio la terza stagione quella che sembra non lasciare più dubbi: l’idea che Carl, crescendo, potesse diventare un membro rispettabile della città di Chicago ci sembrava sempre più lontana dalla realtà. Ma non avevamo idea di quanto ci stessimo sbagliando!

Il carattere ribelle, coraggioso e da “testa calda” che caratterizza il personaggio lo porterà inizialmente a prendere delle strade decisamente sbagliate. Dapprima inizierà a spacciare droga all’angolo delle strade, suscitando l'”orgoglio” di papà Frank, per poi finire per un anno in carcere minorile. Anche in quest’occasione, tuttavia, abbiamo avuto modo di notare la singolarità di Carl Gallagher: in tribunale, dove avrebbe potuto tentare il tutto per tutto pur di non essere arrestato, ha deciso di non tradire i propri “valori” (altamente discutibili) e andare contro la legge a testa alta. Dopo la detenzione di un anno lo abbiamo visto ritornare dalla propria famiglia cambiato fisicamente, ma non molto (almeno apparentemente) dal punto di vista caratteriale. Ci ha infatti dimostrato di essersi fatto rispettare anche in prigione, dove gli altri detenuti lo hanno salutato a suon di “White boy Carl!”, ed è tornato a casa dalla propria famiglia.

Una volta “libero” non ha di certo smesso di coltivare i propri “talenti”, tutt’altro: semplicemente, invece di spacciare ha deciso di buttarsi nella vendita illegale di armi. Sembrava non volerne sapere di avere una vita normale, finché non è andato incontro alla realtà dei fatti. Quando il suo amico ha ucciso un bambino, semplicemente perché quest’ultimo gli aveva rubato la bicicletta, ha capito davvero che il mondo in cui si stava facendo strada non era adatto a lui.

In questa tragica occasione, Carl Gallagher ha messo da parte la propria corazza da ragazzino forte e si è rifugiato tra le braccia di sua sorella Fiona, che dopo avergli detto di essere fiera di lui lo ha aiutato a rimettersi sulla giusta strada. Ed è da questo momento in poi che, a poco a poco, è stato modellato il personaggio meraviglioso che abbiamo avuto modo di conoscere e amare.

Carl, dopo aver conosciuto la bella Dominique e aver sofferto per amore, ha avuto modo di entrare in contatto anche con il padre della ragazza: sarà proprio Luther Winslow che, inaspettatamente, spingerà il ragazzo verso un futuro roseo e assolutamente lontano da tutto ciò che aveva conosciuto fino a quel momento. Il padre di Dominique, infatti, farà scoprire a Carl il mondo della giustizia e quest’ultimo, decidendo di buttarsi a capofitto in una nuova avventura, s’iscriverà dopo poco in un’accademia militare.

I Gallagher, sorpresi ma allo stesso tempo emozionati esattamente come noi, vedranno dopo qualche mese tornare a casa un uomo decisamente differente rispetto a quello che avevano “lasciato”: Carl ci appare subito responsabile, diligente e serio. Chi mai avrebbe potuto prevedere un tale cambiamento? Shameless ci ha dimostrato in più di un’occasione che niente è come sembra e che tutti possono passare in pochissimo tempo dalle “stelle” alle “stalle”, ma Carl Gallagher ha voluto intraprendere la direzione contraria. E ci è riuscito a dir poco egregiamente.

Con il trascorrere degli episodi lo vedremo impegnarsi realmente per costruirsi un futuro dignitoso – spesso anche con più costanza rispetto a tutti i suoi fratelli – fino a diventare un poliziotto. Sin dai primi giorni di lavoro, tuttavia, si troverà a fare i conti con la realtà dei fatti: lui non è come i suoi colleghi. Carl, infatti, non riesce a trattar male e arrestare i membri del South Side che stanno semplicemente cercando di sopravvivere come possono: soltanto fino a qualche anno prima, infatti, lui era come loro. E non lo ha di certo dimenticato.

La carriera nelle forze dell’ordine mette un po’ in crisi il personaggio, ma ancora una volta il ragazzo troverà il proprio equilibrio e capirà come sfruttare al massimo sia il proprio ruolo da cittadino che la sua natura non “da ricco”. Sarà infatti proprio verso le persone benestanti che, negli ultimi episodi dell’undicesima stagione di Shameless, che Carl porta avanti una sorta di guerra personale. Ha dimostrato in più di un’occasione di non sopportare i privilegiati, i ricchi e coloro che non apprezzano ciò che hanno: un altro atteggiamento che, ancora una volta, non ha fatto altro che dimostrarci quanto è cresciuto il bambino che abbiamo conosciuto nella prima stagione e quanti passi da gigante ha fatto.

Anche se probabilmente non avremmo scommesso nulla su Carl, dunque, quest’ultimo ha avuto il proprio riscatto. Durante il finale di Shameless è uno dei pochi personaggi a essersi realmente realizzato, ad aver messo a posto tutti i tasselli della propria vita e a prepararsi ad andare incontro a un bel futuro. L’evoluzione di Carl è semplicemente meravigliosa perché, nonostante si sia deciso di far cambiare totalmente il personaggio, quest’ultimo non è stato assolutamente “snaturato”: non c’è stato nessun cambiamento drastico, il tutto è stato graduale ed è sembrato tutto incredibilmente naturale. Ed è anche questo che, in una serie come Shameless, fa la differenza.

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