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La classifica delle Serie Tv Marvel di Disney+ del 2021

Dopo la lunghissima pausa dovuta alla pandemia globale, il 2021 è stato un anno davvero florido per le produzioni Marvel della Fase 4: al cinema abbiamo potuto visionare ben quattro film (Black Widow, Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, Eternals e Spider-Man: No Way Home) mentre Disney+, aprendo per la prima volta ai collegamenti tra pellicole cinematografiche e serie tv, ci ha intrattenuti con ben cinque show, da WandaVision fino a Hawkeye. Sperimentando un nuovo tipo di narrazione incrociata, la Marvel di Kevin Feige sta compiendo una vera e propria rivoluzione nel campo dell’intrattenimento, una tendenza che non solo non si appresta a fermarsi, ma che anzi, prevede di diventare sempre più ambiziosa.

Ma dopo un anno di serie Marvel su Disney+, qual è il bilancio finale? Quali sono stati i meriti e i demeriti di queste produzioni seriali? Cosa ci ha convinto e cosa no? È quello che ci siamo chiesti oggi per arrivare a stendere quella che è la nostra personale classifica di questi show. Per fare ciò abbiamo scelto di analizzare le premesse, gli obiettivi, i punti di forza e le debolezze di ciascuno di essi.

NB: Chiaramente vi avvertiamo che nell’articolo seguiranno grossi spoiler su tutte le serie Marvel del 2021, siete avvisati!

WandaVision
WandaVision

Ma procediamo con ordine e cominciamo a parlare di quella che è stata la prima serie Marvel di Disney+, ossia WandaVision, un prodotto che già dai trailer aveva lasciato tutti i fan del MCU tra l’incantato e il perplesso.

Trovate visive coraggiose e di grande impatto, soluzioni narrative capaci di creare atmosfera, ma anche un grande senso di piacevole straniamento per lo spettatore, misteri da svelare… Sembrava tutto perfetto, e in grande parte lo è stato: i primi episodi sono stati infatti davvero ottimi e hanno settato un pubblico sempre più desideroso di scoprire come il tutto sarebbe andato avanti. Interpretazioni magistrali, situazioni iconiche e un approfondimento psicologico dei due protagonisti da manuale.

Tutto davvero ben progettato e orchestrato, fino ad arrivare però a una sequela di situazioni che riportano la serie, fino ad allora originale e fresca, sui binari più consueti del MCU. Quando diciamo addio all’aurea di mistero e di surrealismo, WandaVision infatti finisce per perdere parte del suo fascino: uno scontro finale piuttosto blando e soluzioni semplicistiche e scarsamente spiegate su questioni che avevano portato i fan a speculare più del dovuto. Al di là di difetti nella scrittura di personaggi secondari (come Hayward, prototipo di cattivo inconsistente) e di qualche ingenuità, Wandavision centra l’obiettivo di puntare il focus su due personaggi che fino a questo momento non avevano avuto modo di essere esplorati a sufficienza.

Il viaggio emotivo di Wanda e il suo lungo percorso di accettazione del lutto ripaga però il pubblico con gli interessi di tutte le possibili delusioni. Grande merito della serie è stato quello di introdurre nuovi personaggi di cui sicuramente sentiremo ancora parlare, come Monica Rambeau e i figli di Scarlet e Visione.

The Falcon and The Winter Soldier 1x06

Dopo WandaVision è invece arrivata The Falcon and The Winter Soldier, serie tv di stampo molto più action che sicuramente partiva con un inferiore tasso di hype, ma che comunque prometteva di regalare una storia forse più terra terra ma non per questo meno interessante. Il centrale tema dell’eredità dello scudo di Capitan America, simbolo di qualcosa di molto più profondo, viene approfondito a dovere e riesce a fornire interessanti riflessioni.

Il duo protagonista funziona a dovere, regalando ottime interazioni, le scene di combattimento sono ben coreografate e il comparto tecnico regala delle vere e proprie eccellenze, rarissime in ambito seriale e anche le tematiche trattate sono di grande spessore. È proprio quest’ultimo aspetto a interessare maggiormente, regalando profonde riflessioni sulla società americana e sul razzismo. Ma se alcuni personaggi riescono ad essere esaltati dalla narrazione (uno tra tutti lo sfaccettato John Walker), altri rimangono solo sullo sfondo e si rivelano utili solo a sbloccare alcuni snodi della narrazione. A deludere sono più che altro alcuni risvolti di trama: impossibile non citare la scelta di rendere Sharon Carter una vera e propria villain senza un’adeguata preparazione o quella di modificare sostanzialmente il personaggio di Zemo.

Pregi e difetti che minano in parte la godibilità di una serie che comunque rimane di buon livello, ma che sicuramente non resterà nella memoria dei fan al pari di altri prodotti.

WandaVision

Seguendo l’ordine di pubblicazione arriviamo ora a Loki, che a differenza delle due precedenti serie, poteva contare su un personaggio non solo amato, ma praticamente idolatrato dai fan che non avevano accettato la sua morte in Infinity War e che dopo Endgame non vedevano l’ora di rivederlo da protagonista in una produzione seriale. Ecco quindi il dio degli inganni ritornare nelle vesti di una sorta di Doctor Who supereroistico alle prese con viaggi e paradossi temporali. Una trama parecchio complicata ma che prometteva grandi risvolti, e così è stato: l’introduzione a concetti come il Multiverso e alla centrale figura di Kang saranno infatti fondamentali per il futuro del MCU.

Un umorismo calzante, ottime interpretazioni da parte dei protagonisti Tom Hiddleston, Owen Wilson e Sophia Di Martino, fantastici effetti speciali e una fotografia davvero ben fatta, eppure non tutto è perfetto. Perché Loki, pur introducendo elementi di vitale importanza, risulta a tratti eccessivamente confuso nella spiegazione, a tratti eccessivamente didascalico, portando la narrazione a risentire in quanto a ritmo. Puntate lente e in cui succede poco e nulla si alternano infatti a episodi così frenetici che avrebbero meritato maggior approfondimento e tempo per essere esplorati al meglio.

Al netto di alcuni difetti nella sceneggiatura e di alcune scelte discutibili a seconda del gusto personale (come la scelta di creare una narcisistica romance tra il protagonista e la sua controparte femminile Sylvie), Loki rimane un prodotto molto godibile, che ha soddisfatto la maggior parte dei fan della Marvel.

Dopo Loki, ecco ora il turno di What If…?, prima serie animata del MCU, un esperimento che ha in generale soddisfatto le aspettative, ma che in fin dei conti non si è rivelato tanto trascinante come le serie tv live action di casa Marvel. Sperimentale in tutto, What If…? si conferma come un piacevole passatempo, un divertissement capace di catturare l’attenzione a seconda delle puntate. Se da un lato possiamo infatti trovare episodi davvero di alto livello come quello dedicato a Doctor Strange, dall’altro ci ritroviamo a dover vedere puntate mediocri o poco apprezzabili come quella incentrata sull’ormai tristemente famoso “Party Thor“. Narrazioni tanto diverse per tono e per intenzioni da non riuscire a creare uno stile uniforme e riconoscibile, almeno dal punto di vista narrativo. Se sulle animazioni della serie infatti è praticamente impossibile muovere alcuna critica, è su quello della trama che arrivano i dolori: anche quando la narrazione verticale convince, gli elementi della sottesa trama orizzontale, dati da finali tronchi e anticlimatici, non convincono a dovere.

Il finale della prima stagione che riunisce molti dei personaggi visti in precedenza è infatti di scarso impatto e presenta al suo interni numerosi errori di continuità rispetto a elementi esplicati in precedenza. Insomma, una visione tutto sommato piacevole che però per sua stessa natura non riesce a prendere come le altre serie proposte e che spesso finisce per auto contraddirsi.

Eccoci arrivati infine all’ultima tra le proposte dell’anno di casa Marvel: stiamo parlando di Hawkeye serie tv che approfondisce uno dei primi eroi introdotti nel MCU, l’uomo del popolo Clint Barton e ne introduce uno tutto nuovo. Le avventure del famoso arciere degli Avengers e della sua nuova partner Kate Bishop non sembrava avere grandi pretese: voleva solo essere un divertente action dalle sfumature natalizie con il classico umorismo per tutta la famiglia a cui Disney ci ha abituato e le premesse sono state ripagate.

La narrazione di Hawkeye scorre liscia come l’olio, le scene d’azione sono spettacolari, la chimica tra i due protagonisti assoluti è innegabile e l’approfondimento dei personaggi regala ottimi picchi emotivi capaci di scaldare il cuore allo spettatore.

Certo, il turning point che dà il via alla trama risulta piuttosto debole, così come alcune forzature che permettano il dipanarsi della storia ma, al di là di questi difetti, la visione di Hawkeye risulta scorrevole e divertente, probabilmente il prodotto seriale che meglio ripropone su schermo l’atmosfera classica dei film sui supereroi. I grandi ritorni della Yelena Belova di Florence Pugh, sempre apprezzatissima e del Kimping di Vincent D’Onofrio (seppur ridimensionato in quanto a gravitas) promettono grandi cose per il futuro del Marvel Cinematic Universe!

Insomma, se dovessimo fare un bilancio di queste cinque serie tv potremmo definirci globalmente abbastanza soddisfatti, eppure siamo certi che la Disney possa fare ben più di quanto propostoci finora! Se infatti questi show si sono dimostrati nel complesso piacevoli da seguire, è anche vero che probabilmente è mancata quella scintilla in più che li avrebbe resi ancora più godibili. Date queste premesse e tenendo conto del bilancio dei pregi e dei difetti di queste serie tv, abbiamo steso la seguente classifica.

  1. WandaVision
  2. Hawkeye
  3. Loki
  4. The Falcon and The Winter Soldier
  5. What If…?

E voi siete d’accordo? Quale avete preferito tra le serie tv Marvel di Disney+ di questo 2021?

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