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Il villain perfetto

Una motivazione valida

villain

A proposito dell’essere malvagi perché si sono subite cose malvagie, una delle caratteristiche non può assolutamente mancare al villain perfetto è una motivazione solida, valida e concreta alla sua cattiveria. O almeno alle sue azioni oscure.

Anche questo aspetto può sembrare molto più facile a dirsi che a farsi, ma in realtà è una delle componenti fondamentali. Non solo perché non riusciamo a non perdere la testa di fronte a un cattivo che riesce a farci riflettere e, magari, a farci stare anche un po’ dalla sua parte (ma attenzione alla differenza tra comprendere e giustificare!).

Di fatto, è proprio l’avere una motivazione plausibile, logica e strutturata a dare uno scheletro, contenuto e spessore al personaggio (altrimenti perché continueremmo a fare ancora infiniti focus sulla psiche di una figura come quella di Hannibal Lecter?). E quanto è più affascinante trovarsi di fronte a un personaggio complesso e articolato, invece che a una sagoma scelta a caso come il cattivo, perché c’era bisogno di designare un villain e lui era il primo che passava di lì?

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