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10 nozioni di cultura generale che ho imparato guardando le Serie Tv

Non si finisce mai di imparare e lo si può fare anche guardando Vikings. Noi amanti delle serie tv sappiamo benissimo che il tempo trascorso immersi nello streaming non è perso ma guadagnato e, vi dirò di più, non si impara solo dalle serie medical o da quelle storiche, ma anche dalle sit-com!

Ogni produzione è buona per scoprire qualcosa che possa risultare utile per arricchire il proprio bagaglio personale e anche per fare un figurone a cena.

Da Vikings a “The Crown“, da “Narcos” a “This is us“, ecco a voi le 10 nozioni di cultura generale che ho imparato guardando le serie tv.

10. Pablo Escobar usò soldi come legna – Narcos

Tanti sono i fatti storici realmente accaduti che la serie “Narcos“, con protagonista il più grande narcotrafficante della storia, racconta.

Tra i tanti c’è n’è uno che si ricorda facilmente per un gesto eclatante: nella seconda stagione assistiamo ad una scena in cui Escobar brucia dei soldi in uno dei suoi nascondigli per tenere al caldo sua moglie e sua figlia. L’episodio trae spunto da una intervista del figlio del narcotrafficante, il quale raccontò che quando si trovavano nascosti in una casa sulle montagne vicino Medellín, circondata dalla polizia, Escobar bruciò due milioni di dollari per evitare che la figlia sentisse freddo, perché non avevano altro in casa. 

E noi poveri comuni mortali a stendere al sole le banconote da 5 euro lavate per sbaglio insieme a jeans.

9. Effetto Doppler -The Big Bang Theory

Sheldon & friends dimostrano che la scienza può essere divertente: la serie è costellata di battute a carattere scientifico e sebbene alcune siano di difficile comprensione per chi, come me, la massima scienza che conosce è “il teorema di Pitagora”, di sicuro, per un motivo o per un altro si finisce per ridere.

Nell’episodio 6 della prima stagione Penny invita i vicini di casa alla sua festa di Halloween. Al party i ragazzi hanno qualche problema di socializzazione; ad esempio Sheldon non riesce a spiegare che è vestito da effetto Doppler ovvero “quel fenomeno fisico che si presenta con la propagazione delle onde quando la sorgente e/o l’osservatore sono in moto in direzioni differenti. Quando la sorgente e l’osservatore sono in moto in direzioni diverse, la distanza che li separa cambia nel tempo...”

Ecco, forse non tutti abbiamo capito con esattezza di cosa si tratti, ma, per lo meno, qualora qualcuno dovesse nominarlo, non penseremmo all’esame dei vasi sanguinei.

8. Il Grande Smog del 1952 – The Crown

The Crown” racconta la storia della monarchia inglese ma ci da anche l’occasione per scoprire interessanti avvenimenti storici.

Nel quarto episodio della prima stagione, quella che sembra solo una normale brutta giornata diventerà terreno di scontro politico tra Winston Churchill e i suoi detrattori, a causa delle ciminiere costruite dai conservatori e dall’assenza di una regolamentazione sullo smog

Nel dicembre del 1952, Londra fu colpita dal più grande evento di inquinamento atmosferico della storia del Regno Unito, che ha preso il nome di “Grande Smog“, una fitta coltre di nebbia densa e tossica che tra il 5 e il 9 dicembre coprì la città. Le rigide temperature che si abbatterono sull’Inghilterra durante i primi giorni di dicembre spinsero i cittadini ad aumentare il consumo di carbone ( di bassa qualità e ricco di zolfo) per riscaldare le proprie abitazioni e il cielo rimase grigio scuro per 4 giorni anche perché non si riusciva a ventilare la presenza continua del carbone.

I dati delle sostanze tossiche emesse in questi giorni erano spaventosi.

Questa catastrofe provocò circa 4000 morti ma fu l’occasione per iniziare ad avanzare studi in materia di sicurezza ambientale.

A dimostrazione che la questione ambientale ha rilevanza da decenni.

7. L’Eruv -Unorthodox

vikings

Un’altra curiosità, molto affascinante ce la regala “Unorthodox“, la miniserie ispirata alla storia vera di una ragazza che fugge alla comunità ebraica ultra ortodossa di Williamsburg.

Esty … non puoi andartene. L’eruv è rotto” dice il vicino di casa alla protagonista della minisere quando lei, durante lo Shabbat, cerca di scappare dalla comunità hassidica di Brooklyn per allontanarsi dal marito e trovare il suo posto nel mondo, ripartendo dalla Germania.

L’eruv è il filo sottilissimo quasi invisibile, che si intravede nei cieli di alcune città del mondo, pur non essendo universalmente riconosciuto, neppure tra gli ebrei osservanti, questo filo da pesca traslucido, fissato alle cime dei lampioni, abbastanza alto da essere praticamente impercettibile per i passanti, rappresenta un modo di adattare l’osservanza delle regole dello Shabbat alle esigenze di vita contemporanea. É un simbolo perché estende simbolicamente la zona domestica nella zona pubblica. Il termine eruv significa “mescolanza” e fa sì che l’area all’interno di quel confine sottilissimo diventi un unico domicilio comune nel quale spostarsi liberamente.

Affascinante, vero?

6. La Cakewalk -Dear White People

“Dear White People” è la serie tv che racconta la vita della minoranza di studenti afro-americani che frequentano un prestigioso college a maggioranza bianca e riflette su tematiche centrali della cultura americana quali l’integrazione razziale e la discriminazione.

Grazie a questa particolare produzione conosciamo la “Cake Walk“, il primo ballo dei neri americani ad essere stato assimilato dai bianchi negli Stati Uniti, diffondendosi poi in Europa.

Il nome deriva dalle torte che venivano date come premi ai migliori interpreti e, fun fact, l’espressione “it’s a piece of cake” che significa “è facile” deriva da questa danza.

In realtà, l’origine di questo ballo è tutt’altro che divertente: i proprietari degli schiavi li facevano vestire con costumi esagerati, che rimandavano agli abiti indossati dai bianchi, e gli ordinavano di ballare. I ballerini, di solito, si esibivano in un modo maldestro che parodiava la grazia delle danze europee e aggiungevano anche aspetti della danza tradizionale africana.

Paradossalmente il modo con cui i neri prendevano in giro i bianchi divenne poi il modo con cui questi ultimi ridevano dei primi in spettacoli teatrali, i minstrel shows, in cui, con le ormai vietate “black faces”, imitavano in maniera molto accentuata il modo di parlare e di muoversi dei neri, comprese le loro canzoni e i loro balli.

5. L’imbalsamazione (Six Feet Under)

Pur essendo girato per un pubblico di massa, “Six Feet Under” ( della cui eleganza senza tempo parliamo qui) tratta in modo esplicito, oltre che ironico, argomenti che oggi sembrano essere diventati tabù, come la morte e il cordoglio ma anche e soprattutto il dolore che ne consegue.

Grazie alla famiglia Fisher, proprietaria di una agenzia di Pompe Funebri scopriamo che in America è legale imbalsamare i corpi. Ve li ricordate David e Federico impegnati a “sistemare” i cadaveri?

Questi ultimi, anche nella realtà, vengono affidati alle cure di professionisti del settore, proprietari delle cosiddette “funeral home” che oltre ad organizzare la cerimonia funebre si occupano anche della “estetica” dei morti.

Dobbiamo aggiungere che l’imbalsamazione garantisce la massima sicurezza igienica perché il balsamo che si usa ha un potere biocida molto elevato.
Che invece i funerali nella cultura anglosassone fossero una specie di festa lo sapevo già.

4. Il Lupus ( Dr. House – Medical Division)

Dalle serie medical si impara tanto e sono pane quotidiano per noi laureati in medicina presso “L’Università dell’Ipocondria e di Yahoo Answer”.

“Non è mai Lupus”, direbbe Gregory House, celebre protagonista della serie TV statunitense “Dr. House – Medical Division”, ossessionato dall’idea di diagnosticarne uno.

E chi ne aveva ma sentito parlare prima? Ma soprattutto, cosa è? “Il lupus, è una malattia cronica autoimmune multisistemica, dovuta ad un’attivazione incontrollata del sistema immunitario che comporta un’infiammazione dei tessuti dell’organismo. È sostanzialmente una patologia del connettivo, caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose, sensibilità alla luce del sole e coinvolgimento sistemico di quasi tutti gli organi e apparati come il rene, le articolazioni, il sistema nervoso centrale, le sierose e il sistema emopoietico.”

In un episodio della quarta stagione, arriva finalmente un paziente affetta da lupus. Infatti nell’ottava puntata della quarta stagione di Dr. House un illusionista (Steve Valentine) viene colpito da un infarto nel bel mezzo del numero di magia: “la tortura cinese dell’acqua”. Dopo parecchie ricerche, e altrettante diagnosi, House scopre il motivo per il quale il sangue del paziente l’ha mandato fuori strada: il mago ha il lupus.

A sdoganare il Lupus ci ha poi pensato anche Selena Gomez ma non nei “Maghi di Waverly“.

3. “Il gambetto di donna” – La Regina degli Scacchi (non è una tecnica di guerra vista in Vikings)

Le serie hanno il potere di lanciare mode e pare proprio che grazie al successo della miniserie “La Regina degli Scacchi” la passione per l’antico gioco degli scacchi sia tornata in auge.

Grazie al suo titolo originale, “The Queen’s Gambit“, scopriamo che “il gambetto di donna” una delle più popolari aperture scacchistiche: “l’obiettivo del pedone bianco è quello di controllare il centro occupandolo con più pezzi possibile, per poi scatenare un attacco al re nemico. Non si tratta di un vero e proprio gambetto perché il bianco potrà recuperare il pedone ceduto in fase di apertura con lo sviluppo dei pezzi. Se il nero accetta il gambetto mangiando il pedone bianco in c4 il bianco ha diverse alternative”.

Utile per chi come me conosceva solo lo “scacco matto”.

2. La lotteria del Vietnam (This is us)

This is us“, la serie tv con l’amaterrimo Milo Ventimiglia, ripercorre un arco temporale che va dalla guerra del Vietnam al giorno d’oggi.

Della guerra del Vietnam si sa tanto, essendo stato un episodio molto buio nella storia dell’occidente, ma l’episodio 3×4 permette di scoprire qualcosa di cui ignoravo totalmente l’esistenza.

Negli Stati Uniti, durante la tristemente celebre guerra, vennero organizzate delle lotterie per il reclutamento di nuovi soldati: servirono per introdurre un sistema imparziale per scegliere gli uomini da inviare al fronte; con il sorteggio non sarebbe dovuta più esistere alcuna correlazione tra la leva e le caratteristiche personali degli individui, come classe sociale, razza, e altro ancora. Almeno in teoria.

Questa lotteria cambiò per sempre la vita di molte persone.

Sappiamo bene che la data di nascita del povero zio Nick fu estratta, tutto il resto sono lacrime.

1. I Vichinghi combattevano senza elmo (Vikings)

Vikings di Michael Hirst nasce con l’intento di essere una serie storica e come tale ci insegna e mostra varie cose sulle popolazioni norrene, alcune vere e alcune false, per esigenze di scena.

Le vicende raccontate in Vikings sono quindi, in linea di massima, veritiere ed anzi grazie a questa serie tv viene a cadere un luogo comune molto diffuso su questo popolo.

A partire dal Seicento, infatti, alcuni pittori iniziarono a dipingere i Germani in assetto da battaglia con elmi decorati con corna di animali ma pare che questo sia un grande equivoco storico.

Vikings mostra i guerriglieri vichinghi combattere senza elmo. Possiamo sempre vedere i loro (bei) volti con gli occhi dipinti di nero e i capelli intrecciati.

Vikings, infatti è una serie molto accurata nel raccontare l’estetica messa in scena.

Gli unici elmi muniti di corna venivano indossati per cerimonie e feste, mentre veniva bevuto idromele in corni di animali. Lo sapevate?

Si ringraiano Vikings e le altre serie citate per averci regalato piccole pillole di cultura generale.