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Il diavolo veste Waltz

Si insinua diabolico tra le falle di un meccanismo apparentemente perfetto, viscido scivola tra le tubature ed esce dalle fogne, quando nessuno guarda, subentra nelle vite delle sue vittime creando una necessità e, contestualmente, fornendo una soluzione immediata quanto estrema. Non si pò dire di no a Regus Patoff, il villain di The Consultant, magistralmente interpretato dal solito, inarrivabile Christoph Waltz, che con questa prova conferma di essere uno dei migliori heel della storia del cinema, e non solo.

L’angelo caduto

Con tale termine si indica un angelo decaduto dal suo stato di grazia e per questo motivo allontanato dal paradiso. Spesso, tale esilio, risulta essere una forma di punizione per aver disubbidito o essersi ribellato alle leggi divine, o a Dio in prima persona. Per il cristianesimo, l’espressione “Angelo caduto” è direttamente riconducibile alla figura di Lucifero, il demonio in persona, che continua a muoversi sulla terra fino al giorno del Giudizio universale, quando verrà esiliato definitivamente nell’Inferno.

the consultant
Christoph Waltz (640×360)

The Consultant, tratta dall’omonimo romanzo di Bentley Little, è una serie che analizza, tramite citazioni, metafore e riferimenti, il tema del capitalismo moderno e dell’arrivismo sociale che travolge piccole e medie imprese statunitensi (e non solo, ovviamente), ovvero tutte quelle realtà che rappresentano al meglio, seppur nel loro piccolo, la reale essenza dell’uomo-lavoratore, capace di compiere gesti inimmaginabili per il proprio io, pur di raggiungere l’obiettivo prefissatosi. The Consultant fa proprio questo, perché il consulente, Regus Patoff, sigla di REG. U.S. PAT. OFF, ovvero Registered U.S. Patent Office (registrato nell’ufficio brevetti negli Stati Uniti), incarna quella diabolica proiezione mentale del lavoratore medio, includendo anche i più deboli, i meno scontati. Patoff crea una necessità, quella di eccellere, di competere con gli altri per dimostrare di contare più di tutti, e contestualmente genera una soluzione a questa domanda, portando le sue vittime a diventare soldati in una guerra perpetua e senza esclusione di colpi. Regus Patoff è come un demone, invisibile e irrintracciabile per Elaine e Craig; quest’ultimo in particolare finisce per imbattersi in una inquietante verità: Patoff non è umano, bensì un prototipo demoniaco interamente composto di oro puro (motivo per cui è incapace di salire le scale come un essere umano), simbolo del capitalismo, incapace di provare emozioni o sentimento alcuno, costruito pezzo per pezzo, osso per osso, dalle abili mani di un orefice inconsapevole, il signor Florez, indirettamente commissionato di tal opera diabolica da una misteriosa equipe medica.

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The Consultant (640×320)

Patoff è l’abile manipolatore di The Consultant, capace di portare l’azienda presa in gestione da vittima a carnefice, sbarazzandosi dei pesi morti e guidando i sopravvissuti verso una nuova era di grandezza, svettando dalla scala rossa che rappresenta una discesa (e una salita) verso gli inferi, il regno dei demoni e delle perversioni americane. I riferimenti alla cultura religiosa si sprecano, in particolare le dirette citazioni all’inferno dantesco, leggibili come una rappresentazione del modus operandi di Regus, che trasforma le aziende in cui si insinua in veri e propri inferni, manipolando i dipendenti per gradi, fino ad arrivare a interferire nella cerchia privata dei più duri a morire, riuscendo però corrompere anche le loro anime. Patoff si muove nei gesti, nelle allusioni e persino nei sogni delle sue vittime, manovrandole senza che se ne rendano conto e trasformandole in macchine da guerra totalmente disumanizzate e private delle proprie unicità, in favore di un’omologazione profittevole quanto spaventosa.

Se non puoi batterli, unisciti a loro

The Consultant (640×360)

Craig ed Elaine ci provano, il primo più della seconda, fino all’ultimo. Regus Patoff è un indecifrabile elemento a metà tra il maligno e il reale, apparentemente (ed effettivamente) inumano. Elaine, all’inizio di The Consultant, è una dipendente che si muove tra gli alti ranghi gerarchici dell’azienda senza apparenti meriti sportivi, ha un titolo pressoché insignificante, che serve solo per giustificare la sua presenza all’interno dell’impero del sig. Sang. Craig, invece, è un talentoso ma svogliato genio, capace a sua insaputa di risollevare l’azienda dalla desertica melma in cui stagnava, ma incapace di prendersene i meriti, probabilmente vittima di sé stesso nel momento in cui verrà arrestato per aver violato la privacy degli utenti, e anche in questo caso sembra essere più ammaliato dalla scoperta che Patoff è realmente composto d’oro, piuttosto che preoccupato dalla fine del suo imminente matrimonio e della sua libertà. Il passaggio demoniaco del consulente porta dunque a una severa lezione, impartita come una vera e propria legge di sopravvivenza applicata al contesto lavorativo: o sei abbastanza forte da sopravvivere e unirti al maledetto meccanismo, o perisci miserabilmente. A compiere la scelta è l’animo di chi subisce il passaggio di Patoff, perché laddove c’è un minimo spiraglio di corruzione, stai certo che The Consultant riuscirà a insinuarsi, ammaliando o illudendo il prossimo di essere nel giusto, in modo subdolo, satanico. Christoph Waltz è probabilmente il miglior interprete possibile per un ruolo simile, trascendendo dalle indiscusse capacità attoriali; infatti, pochissimi attori godono di uno sguardo così magnetico, contestualmente elegante ed ammaliante ma freddo e penetrante. Il Regus Patoff di Christoph Waltz è il prototipo del Satana moderno, che si muove tra gli uffici e i corridoi come Lucifero faceva tra le vie infernali, seminando panico e corruzione in un mondo che pende sull’orlo del baratro.

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