Nelle sit-com la risata è (quasi sempre) assicurata. Eppure, tra un momento divertente e l’altro, nessuna di loro ha mai perso l’occasione di darci qualche notizia drammatica. La situation comedy è di per sé un genere leggero e spensierato. Tuttavia si è sempre divertita a inserire qua e là delle situazioni cariche di tristezza, capaci di incupire una vicenda, di base, umoristica. Perciò, curiosando tra le sit-com più popolari degli ultimi tempi, abbiamo scelto dei momenti non solo drammatici, ma davvero inaspettati. Tra quelli che abbiamo selezionato non troverete quindi quelli più tristi in assoluto. Di questo ci eravamo occupati, ad esempio, in questo articolo, in cui avevamo stilato la classifica dei 10 momenti più tragici nella storia delle sit-com. Una classifica che vede contendersi il podio tra Scrubs – con la sua inconfondibile sad melody – e How I Met Your Mother. Sicuramente due delle sit-com più recenti con una predominanza sconcertante di momenti strappalacrime. In quella classifica non poteva certo mancare l’addio a Carol Ann Susi di The Big Bang Theory e altri momenti dolorosi, da Willy, il principe di Bel-Air fino a quelli delle sit-com di Chuck Lorre, che ci hanno prosciugato di lacrime. In questa lista di 10 momenti estremamente drammatici che non avevamo visto arrivare, invece, abbiamo voluto selezionare delle scene forse meno ricordate di altre, tristi, e del tutto inaspettate. Un lutto o un addio, per loro natura, sono sempre dei momenti drammatici. Oggi, però, abbiamo dato spazio a situazioni magari meno irreversibili e tragiche, ma che di colpo hanno stravolto l’atmosfera della storia, facendoci esclamare basti: “no, questa non me l’aspettavo!”
Ecco 10 momenti delle situation comedy che, d’improvviso, ci hanno sorpreso e rattristato, come quella volta che Sheldon di The Big Bang Theory subì un duro colpo.
**Attenzione, saltate il punto dedicato alla serie tv menzionata se non volete imbattervi in SPOILER della serie trattata**
Futurama, Jurassic Bark (4×07)
Iniziamo questa lista con uno dei momenti più cupi, amari e commoventi di Futurama. Parliamo di quello che vede il protagonista alle prese con il fossile del suo amico a quattro zampe, Seymour. Un giorno, Fry trova i suoi resti fossili conservati in un museo. L’inizio dell’episodio è spensierato e ricco di flashback dei momenti felici trascorsi insieme al suo animale da compagnia. Nel momento in cui stanno per clonare il piccoletto, però, Fry ci ripensa e interrompe la clonazione, rompendo la macchina. È un cane, avrà pensato il protagonista, avrà dimenticato il suo padrone nel giro di qualche ora. Invece il piccolo fido lo ha aspettato fino a quando non si è spento. Era il 2 gennaio 2000. Le stagioni si sono alternate sullo sfondo dell’immancabile Panucci’s Pizza, da dove entravano e uscivano clienti soddisfatti. Seymour, fedele fino alla fine, non si è mosso di un centimetro e non ha nemmeno smesso di guardarsi intorno cercando, affranto, il suo padroncino. Un momento in stile Hachikō che non dimenticheremo mai: ci devastava da piccoli, ci uccide da grandi. Sulle note di I Will Wait For You, il finale dell’episodio è insostenibile, perfino per coloro che non hanno mai avuto un cane… o un cuore.
The IT Crowd, Jen The Fredo (04×01)
La crudeltà di questa scena è improvvisa e spudorata. Jen – un’autentica Fredo in stile “Padrino” – deve intrattenere un gruppo di dirigenti in visita alla Reynholm Industries. I gentleman però non sono in vena né di un intrattenimento convenzionale tantomeno di fare un gioco da tavolo. Tuttavia la donna non ha nessuna voglia di soddisfare le loro richieste e a corto di idee li affida alle cure di Moss e Roy. La soluzione che riescono a trovare per intrattenere i signori sarà dunque quella di organizzare una serata dedicata a Dungeons & Dragons, altrimenti detto D&D: un celebre gioco di ruolo fantasy di cui i due amici sono appassionati. Quel giorno, però, Roy non era in forma perché aveva subito un duro colpo: la sua fidanzata lo aveva lasciato. Moss, per aiutare l’amico a superare la rottura con l’amore della sua vita, escogita una soluzione tanto brillante quanto perversa. Un momento catartico, con dei testimoni davvero bizzarri, in cui le risate di sottofondo non fanno altro che accrescere la drammaticità del momento. Dovremmo ridere? Sì, in parte ridiamo, ma stiamo ridendo di una persona distrutta che sta implorando Moss di non riaprire quella ferita. Una puntata – come sempre – piena di black humor, sarcasmo e follia intermezzata da un momento, che non avevamo visto arrivare, estremamente drammatico, disorientante eppure irresistibilmente comico, arricchito dalla recitazione impeccabile di Chris O’Dowd.
The Office US, Goodbye, Michael (07×23)
Lo abbiamo detestato a lungo fino a quando non abbiamo iniziato a vederlo con altri occhi. Così anche noi gli abbiamo voluto bene. Michael Scott è cambiato tanto nel corso delle stagioni. Per anni i suoi subordinati hanno sperato di toglierselo di torno. Eppure, quando quel momento è arrivato, le cose erano già cambiate. E anche noi eravamo cambiati. Dopo l’annuncio del suo fidanzamento con Holly Flax, il manager della Dunder Mifflin aveva comunicato la sua decisione di lasciare il lavoro per trasferirsi con la sua futura moglie in Colorado. Shock e sgomento! Cosa ne sarebbe stato di The Office senza il suo muro maestro? Nel suo ultimo giorno – in un addio molto poco convenzionale – assistiamo al cambiamento più grande di Michael. Invece di sfruttare quella situazione per canalizzare ancora una volta l’attenzione su sé stesso, con un ennesimo capriccio infantile (come avrebbe fatto qualche anno prima), l’autoproclamatosi World’s Best Boss decide di non rivelare che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno. Mente, ma per una giusta causa. Un gesto maturo e inaspettato che ci ha provocato la pelle d’oca. Mentre si prepara a lasciare per sempre l’ufficio, con una scusa, invece, si dilegua. Una decisione presa per mettere tutti al riparo da dolorosissimi addii. Nel finale dell’episodio (per qualcuno, la fine stessa della serie), Pam lo rincorre all’aeroporto, si toglie il microfono e lo abbraccia per l’ultima volta. Forse una delle scene più toccanti di The Office US.
Malcolm in the Middle, Hal’s Christmas Gift (06×06)
A corto di soldi, Hal e Lois – che ha rotto l’auto – decidono che quest’anno i regali di Natale saranno dei “doni fatti in casa”, come suggerisce il titolo italiano. Un’idea geniale che maschera il conto in rosso con una finalità educativa. Così i ragazzi si adopereranno con le loro manine e il loro ingegno per confezionare degli oggetti belli e premurosi. Invece Hal, che ha sottovalutato ancora una volta i suoi figli, si è limitato a pensare a dei “buoni abbraccio”. Così, quando il padre realizza che i doni dei ragazzi non solo sono fatti a mano, ma sono realizzati anche con il cuore, si sente in colpa e va nel panico. Invece di spiegare la situazione e trovare un modo più onesto per recuperare, Hal annuncia che il vero regalo è nascosto da qualche parte. Dopo essere stato escluso perfino dai suoi fratelli, la famiglia scopre la carta di credito segreta dei risparmi di Malcolm, con cui ha acquistato i regali, e gliela ruba per pagare le vacanze in montagna. Questo è stato di gran lunga il più basso dei colpi bassi dello show. E forse uno dei peggiori Natale che la serialità abbia mai visto; e non certo per l’albero di Natale di carta e il pasto a base di fiocchi d’avena e hot dog.
Superstore, Employee Appreciation Day (04×22)
Superstore, così come The Big Bang Theory, non scherza. Gli archi narrativi struggenti non mancano in entrambe le storie. Ma nella sit-com creata da Justin Spitzer, una delle storyline più drammatiche è senz’altro quella di Mateo Fernando Aquino Liwanag e il fatto di essere immigrato illegalmente negli USA. L’episodio in cui la ICE lo porta via, nel furgone blindato mentre i suoi colleghi lo guardano impietriti, è una delle scene più dure da guardare e che i fan ancora non riescono a digerire. La scena è carica di tensione e amarezza. Prima c’è sgomento, poi arriva la rassegnazione, con il tentativo vano di salvare un amico. Un momento davvero inaspettato, carico di tristezza e incertezza. Quando potremo rivederlo? L’azienda aveva scoperto l’irregolarità dei documenti dell’impiegato e aveva inviato l’Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti a prelevarlo sul posto di lavoro. Mateo, alla fine, si arrende e a testa bassa segue gli ufficiali, dando vita a una scena dove la musica, il colore e i dialoghi colpiscono dritti allo stomaco. Trattenere le lacrime è stato impossibile. Un momento devastante che mette in risalto anche molte contraddizioni sociali.
Brooklyn Nine-Nine, Show Me Going (05×20)
A partire da Scubs, le situation comedy non si sono più accontentate solamente di farci ridere. Anche quelle degli anni Ottanta o Novanta, ovviamente, non hanno perso occasione di far scendere allo spettatore qualche lacrima, ma in quelle più recenti la combinazione di dramma e commedia raggiunge dei livelli rarefatti. Sebbene Brooklyn Nine-Nine ci abbia conquistato soprattutto per la sua verve comica e per le situazioni esilaranti, in realtà nasconde molti più momenti di preoccupazione e tristezza di quanto possiamo immaginare. Nel corso delle 8 stagioni abbiamo vissuto insieme ai protagonisti molti addii, rotture, annunci improvvisi e situazioni strappalacrime di vario genere. In questa lista, però, abbiamo voluto ricordare quella volta che Rosa Diaz ci ha fatto morire di crepacuore, e insieme a noi Jake Peralta, impotente e terrorizzato. Ci troviamo nei primi cinque minuti della ventesima puntata della quinta stagione. Dopo un inizio spensierato, il team viene travolto da una notizia terribile: Rosa potrebbe essere bloccata in Brolyn Heights dove un uomo armato sta seminando il panico. Un episodio in cui tocchiamo con mano la pericolosità del loro lavoro poiché, spesso, tra battute e risate, tendiamo a dimenticarcene. Il resto della squadra non può intervenire. L’unica cosa che può fare è sperare che le cose vadano per il meglio. Sentendosi impotente, Jake si adopera in ogni modo per rendersi utile, tra crisi esistenziali dei suoi colleghi e water rotti.
Modern Family, Baby on Board (03×24)
Mitch e Cameron sono indaffarati per i preparativi del ballo di Lily quando ricevono una telefonata inaspettata, ma tanto attesa. Una madre, finalmente, li ha scelti per adottare il suo bambino. La donna sta per partorire, ma è in Calexico, California. I due lasciano Lily alle cure di Jay e Manny e partono con Gloria, in veste di interprete di lingua spagnola. Dopo una serie di imprevisti, i tre arriveranno di corsa in ospedale. Il bambino è nato, ma la nonna rivendica il diritto di crescere suo nipote. Sarà questa ennesima delusione che porterà Mitch e Cameron a sospendere i loro piani di adozione. La corsa frenetica, la gioia di vedere i loro sforzi ricompensati e poi quel rifiuto improvviso ci hanno sconvolto. Abbiamo vissuto con loro un caleidoscopio di emozioni solo per vederci strappare tra le mani un sogno. Sebbene la tristezza del momento, l’episodio terminerà con un colpo di scena piuttosto piacevole. Il season finale della terza stagione è stato acclamato sia dal pubblico che dalla critica. La maggioranza dei critici, infatti, lo ha definito come uno dei momenti più alti della stagione, elogiandone sia la combinazione di umorismo ed emozioni, sia la profondità introspettiva della storyline di Mitchell e Cameron.
It’s Always Sunny in Philadelphia, Mac Finds His Pride (13×10)
Nel finale di stagione di It’s Always Sunny in Philadelphia 13, Mac fa coming out. Durante l’esibizione, però, suo padre se ne va mentre Frank – il quale si era reso conto che Mac non sarebbe mai stato sicuro di sé se prima non avesse fatto coming out con suo padre – commosso, guarda il giovane danzare. Fino a quel momento l’intensità della narrazione era stata quella di un normalissimo episodio dello show. Poi quella danza di coppia: da quel momento tutto cambia. Il balletto è struggente e grazie alla musica dei Sigur Rós veniamo irrimediabilmente pervasi dai brividi. Il padre di Mac, però, si alza e lascia la sala, deluso. Il ragazzo si blocca. Inizia a piangere mentre la ballerina lo supporta e lo incita a proseguire. La bellissima esibizione, tra schizzi d’acqua e tuoni, continua davanti alla bocca spalancata del pubblico ammutolito. Frank Reynolds è amareggiato dall’abbandono di un padre che non riesce ad accettare il proprio figlio. Saranno le lacrime e la mimica facciale di Danny DeVito a emozionarci davvero e a sbloccare qualcosa dentro di noi. It’s Always Sunny in Philadelphia ci ha regalato tanti momenti commuoventi, ma questo non lo avevamo visto arrivare. Frank guarda Mac mentre le lacrime gli rigano il viso: “I get it!”
The Big Bang Theory, New Girl e The IT Crowd: tante risate, ma spesso fin troppo amare.
New Girl, Engram Pattersky (07×08)
Come in Brooklyn Nine-Nine e The Big Bang Theory, anche la leggerezza di New Girl è stata spazzata via in più di qualche occasione. Inutile ricordare i funerali, gli addii e le complicate prese di coscienza che i protagonisti hanno dovuto affrontare per 7 stagioni. Abbiamo vissuto con loro il viaggio, malgrado l’ultimo capitolo abbia lasciato insoddisfatto più di qualche fan. Tuttavia il finale di serie è riuscito a commuoverci e a farsi perdonare delle debolezze dell’ultima stagione. Nell’ultimo episodio, intitolato Lo sfratto, appena un mese dopo il matrimonio, Jess e Nick vengono sfrattati all’improvviso da un tipo di nome Engram Pattersky. L’accaduto ci destabilizza, ma innesca una giostra di ricordi dei momenti passati in quel loft. Mentre impacchettano le loro cose, i ragazzi decidono di giocare, per l’ultima volta, a True American, un gioco alcolico inventato da Nick, Winston, Schmidt e Coach. Dopo un susseguirsi di momenti emozionali, alla fine, scopriremo che lo sfratto altro non era che uno scherzo. Decisamente eccessivo. Finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo. Invece Nick e Jess annunceranno la loro decisione di trasferirsi comunque, chiudendo così un’era. No, non ce lo aspettavamo!
The Big Bang Theory, The Commitment Determination (08×24)
Well, Gollum. You’re an expert on rings. What do I do with this one?
The Big Bang Theory, 08×24
Chiudiamo con l’ultimo momento tanto inaspettato quanto triste. Non ci aspettavamo che Sheldon Cooper trovasse l’anima gemella. Poi è arrivata Amy. Non ci aspettavamo nemmeno che sarebbe durata. Eppure – sebbene il 90% della popolazione non avrebbe resistito un giorno davanti a cotanta maniacalità – i due sembrano essere fatti l’uno per l’altra. Poche persone possono vantare un partner con la pazienza della neuroscienziata di The Big Bang Theory. Qualcuno disposto a vivere una relazione come se fosse un rogito di una casa. Amy Farah Fowler è una perfetta alleata, amica e compagna. Qualcuno che non solo accetta l’eccentricità e i difetti del proprio partner, ma li ama. È rimasta accanto a lui nei momenti più difficili, è vero, ma anche lei ha un limite. Ha sempre desiderato di più da quella relazione perciò, nell’ultimo episodio dell’ottava stagione, rassegnata, metterà per la prima volta sé stessa al primo posto annunciando a Sheldon una pausa. In quel momento abbiamo provato una grande stima nei confronti di Amy. Tuttavia la reazione di Sheldon ci ha spezzato il cuore. Forse ci aspettavamo l’ennesimo capriccio. Oppure che mettesse mano al contratto in cerca di un cavillo burocratico che impedisse al partner di prendersi una pausa senza inviare prima una Pec. Invece, con un atteggiamento mesto, Cooper chiude la chiamata. Poi si rivolge alla statuetta di Gollum chiedendogli cosa avrebbe dovuto fare con l’anello di fidanzamento che aveva comprato per Amy proprio il giorno in cui lei lo ha lasciato.
Non sarà stato il momento più drammatico di The Big Bang Theory, ma di certo nessuno lo aveva visto arrivare.
Non c’è dubbio che The Big Bang Theory, così come le altre sit-com che abbiamo menzionato o quelle che abbiamo escluso, presentino dei momenti ancor più strazianti di questa lisa. In più occasioni ci siamo ritrovati con morti, perdite e altri avvenimenti dolorosissimi. I 10 momenti che abbiamo raccolto in questa lista, dunque, non sono i più drammatici, ma di certo sono quelli che, tra i tanti, ci hanno colto di sorpresa facendoci esclamare basiti: “no, questa non me l’aspettavo!”
