Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » SERIE TV » 4 personaggi delle Serie Tv in cui ho rivisto davvero me stesso

4 personaggi delle Serie Tv in cui ho rivisto davvero me stesso

Parlare di colpo di fulmine è sempre pericoloso perché per molti può avere un significato vuoto, essere una scusa a una mancanza di argomenti ma è dai colpi di fulmine che nasce la passione: per informazioni, chiedere a Ted Mosby e ai suoi continui “questa è la ragazza giusta”.

Cosa succede allora se le Serie Tv incontrano i colpi di fulmine? Si creano i personaggi preferiti, si ha la possibilità di rimanere impressionati da loro, guardare oltre la semplice storia proposta e, soprattutto, riuscire ad immedesimarsi in loro con un altro punto di vista, quello emotivo.

Non ci sono regole a riguardo: anche il peggior villain, la persona che vorresti odiare con tutto te stesso può diventare di colpo una presenza indispensabile e guadagnarsi il centro delle tue attenzioni. E’ il loro lavoro: recitare per conquistarti, farsi odiare o amare, attirare in noi spettatori emozioni che non dovrebbero uscire per una serie che non ha niente di reale.

Una ragione per queste emozioni però c’è ed è proprio in noi stessi: ci affezioniamo ad un personaggio che ha sempre qualcosa che ci rappresenti, ci rivediamo in loro e formiamo inevitabilmente un legame. Questa volta toccherà a me presentarveli, prima di farlo però è necessario un disclaimer: nessuno sarà la riproduzione perfetta di noi stessi, per questo leggerete di dettagli, caratteristiche e comportamenti in cui mi sono rivisto.

ECCO A VOI I 4 PERSONAGGI DELLE SERIE TV IN CUI HO RIVISTO DAVVERO ME STESSO

1) Ted Mosby (How I Met Your Mother)

ted mosby breaking bad

Parlando di colpi di fulmine, nessuno ne ha avuti quanti Ted Mosby e sapete anche come la maggior parte di loro fossero soltanto dei presentimenti, lontani anni luce dalla realtà.
Lunatico, sognatore, sempre disposto a dare una seconda possibilità e alla ricerca perenne dell’amore della sua vita. Immagino tantissime persone abbiano rivisto almeno una volta se stessi guardando le azioni di Ted o le sue riflessioni che la serie ci lanciava di tanto in tanto.
Le 9 stagioni offrono fin troppi momenti di connessione tra personaggi e pubblico a casa, non è un mistero: How I Met Your Mother punta sulla comicità della sitcom per filtrare dei messaggi importanti ed è uno dei motivi principali del suo successo, non si prende troppo sul serio ma quando lo fa è matura e dentro degli spazi di manovra ben delineati.

Tra mille relazioni ed eventi il punto di incontro tra me e Ted Mosby è stata la caduta dell’Arcadian: un palazzo storico con cui non ha legami affettivi ma è l’occasione ideale per proiettare su schermo la dualità tra amore e carriera, tra due sogni che non vanno mai di pari passo e ti costringono a prendere una decisione che sai già essere dolorosa. Ci ritroviamo immersi nel dubbio dell’architetto e nell’impossibilità di avere tutto dalla vita: per andare avanti è necessario sacrificare una parte importante, sta a te decidere quale.
Le difficoltà nello sciogliere il dubbio che lo ha attanagliato per settimane mi ha fatto rivivere le stesse sensazioni del passato e lasciato con la stessa solita domanda: sarà stata la scelta giusta?

2) Matt Murdock (Daredevil)

daredevil

Restiamo nel tema della dualità e spostiamoci dall’architetto Ted Mosby all’avvocato Matt Murdock e cambiamo l’aria nella stanza, si fa più pesante e con essa si scuriscono gli argomenti. Daredevil è noir, cruda e ingiusta nel vero senso della parola, per questo la figura di Matt Murdock è cosi d’ispirazione nella sua battaglia continua contro la criminalità organizzata.

Il vigilante Daredevil non è nelle mie grazie: la necessità di usare ogni mezzo pur di salvare la propria casa è giustificata ma non vale tagliare ogni tipo di relazione che Matt Murdock aveva.

Essere disposti a sacrificare tutto per gli altri è onorevole e degno di un “eroe” ma non sono i momenti da vigilante che mi hanno catturato per le tre stagioni andate in onda su Netflix: ciò che davvero ha fatto rivedere me stesso in Daredevil è la capacità dell’uomo, dell’avvocato di catalizzare la propria difficoltà e sfruttarle come forza.

La sua infanzia, il suo turning point, oltre a essere stato raccontato benissimo con i classici toni scuri che caratterizzano lo show è servito a me nell’identificarmi, nel concepire come riuscire a far diventare la mia debolezza anche la mia forza. Un carattere chiuso, turbato dal grande peso che trasporta ma geniale nel suo essere: Matt Murdock può essere allo stesso tempo il peggior e miglior esempio da seguire, combattere le giuste battaglie con i giusti mezzi è una delle difficoltà più grandi per un uomo, figuratevi per una persona che ha sofferto cosi tanto.

3) Neal Caffrey (White Collar)

Neal Caffrey
Neal Caffrey

Potrei elencarvi mille motivi per cui Neal Caffrey è un personaggio che adoro: dal suo inimitabile stile fino all’ ingegno con cui affronta ogni situazione che si presenta davanti ai suoi occhi. Certamente non è un esempio da seguire quando si tratta di rispettare le leggi e il protocollo, allora come ho fatto a rivedere me stesso nella bellissima interpretazione di Matt Boomer?

Non sicuramente nella bellezza: Matt è rinominato e conosciuto come un’icona di stile e assoluto charme e fa parte di una elité ristrettissima. La verità è che Neal Caffrey ha dimostrato, nel corso di tutta la serie, una capacità di adattamento impressionante che molto rispecchia il mio modo di vivere le situazioni. Calmo, rilassato ma sempre con il cervello in funzione: sono pochi i momenti in cui il ladro gentiluomo viene preso di sorpresa e anche quando ciò succede riesce sempre a trovare l’idea geniale. È uno show e come tale non può essere applicato troppo alla realtà ma la prontezza mentale è una qualità indispensabile nella vita di oggi e una di quelle che vanno sviluppate il più possibile. Essere sempre pronti a qualsiasi evenienza, adattarsi e mai agire senza un’adeguata riflessione. Camaleonti non si nasce però.

4) Crystal (Heels)

Cambiamo rotta: passiamo da figure carismatiche, leader o grandi sognatori a chi non è niente di tutto questo. Un sogno c’è ed è quello di ogni ragazzo o ragazza con una passione nel cuore.
Nel caso di Crystal, personaggio di spicco nella serie Heels, si tratta del wrestling e della possibilità di far parte di una vera federazione.
Heels è una delle piccole perle del 2021: la serie pubblicata sulla piattaforma Starz ha riscosso un successo inatteso per un genere che definire di nicchia è riduttivo. Il wrestling, specialmente in Italia, è passato di moda e servono altre caratteristiche per farlo splendere. Heels usa il wrestling come facciata per riportarci alla realtà cruda che viviamo tutti i giorni, quella in cui non è possibile avere fiducia e bisogna sudare per ogni passo avanti.

Crystal è il simbolo della serie e uno dei personaggi femminili con cui mi sono più rivisto nel corso delle puntate. Umiltà, dedizione al lavoro e determinazione per raggiungere il proprio sogno senza mai una volta mettere un dito fuori posto o parlare fuori dagli schemi. Non esiste un segreto per il successo e non c’è nessuna tavola apparecchiata ad aspettarci.
Bisogna conquistarsi ogni singolo centimetro e il suo mantra dovrebbe essere un monito per tutti i sognatori. Silenzio, lavorare e succedere!.

LEGGI ANCHE – Ted Mosby: quando l’amore diventa ossessione.