Mentre moltissime serie tv lasciano che a parlare siano solo i fatti, sappiamo bene che altre hanno dato questo importante compito a una Voce. Questa può avere molteplici funzioni: introdurci di volta in volta a quello che è l’incipit dell’episodio, riassumere quanto verificatosi nel corso della puntata, magari fornendoci una morale, oppure semplicemente dare il proprio commento o opinioni non richieste sull’operato dei personaggi. Possono essere dei narratori onniscienti, che tutto vedono e sanno come in Jane The Virgin, oppure essere parte integrante e attiva della storia come il Ted Mosby di How I Met Your Mother o a J. D. di Scrubs. Talvolta ironici e sarcastici, altre volte saggi e capaci di spingerci a riflettere. Oggi vogliamo parlarvi di dieci iconiche voci narranti delle serie tv che, per un motivo o per un altro, sono divenute indimenticabili e hanno segnato la storia delle serie tv.
Ovviamente, trattandosi di una lista di soli dieci punti, siamo stati costretti a fare una selezione: menzioni onorevoli vanno quindi a Meredith Grey di Grey’s Anatomy e Carrie Bradshaw di Sex and the City. Per non parlare di Veronica Mars, Lady Whistledown di Bridgerton e Joe Goldberg di You.
Da Ted Mosby a John McEnroe fino a Dexter Morgan, ecco quelle che per noi sono le 10 migliori voci narranti delle serie tv.
Ron Howard (Arrested Development)
Il pubblico italico lo ha ignorato per anni: alcuni lo hanno scoperto solo quando il suo personaggio ha fatto effettivamente una comparsa all’interno della serie. Stiamo parlando di Ron Howard, famosissimo attore e regista che, nella comedy Arrested Development, offre la sua ironica e attenta visione della caotica e disfunzionale famiglia Bluth. La sua voce calda e amichevole, caratterizzata al contempo da un tono sarcastico, che si prende gioco dei personaggi della serie si fonde perfettamente con lo stile comico della serie, contribuendo a creare un’atmosfera unica e memorabile. I suoi buffi commenti mentre ricostruisce i movimenti dei protagonista e li giudica nemmeno troppo silenziosamente sono diventati uno degli aspetti più popolari della serie.
Ted Mosby (How I Met Your Mother)
Ma arriviamo ora a parlare di uno dei narratori delle serie tv più famoso di sempre: Ted Mosby, protagonista di How I Met Your Mother.
La celebre comedy ha infatti fatto la propria fortuna grazie al tipo di narrazione che sceglie di seguire, quella di ripercorrere a mo’ di flashback il passato del protagonista grazie a racconto di chi ha vissuto quei fatti in prima persona. Sebbene Josh Radnor interpreti la versione giovane di Ted Mosby durante gli episodi della serie, è infatti la voce dell’attore Bob Saget a ricoprire il suo ruolo in età matura. Con fare più consapevole e vissuto egli racconta dunque ai propri figli la lunga e travagliata storia di come ha incontrato la loro madre. La sua voce, oltre a introdurre i principali risvolti di trama della serie, ci ha regalato nel corso degli anni tante perle di saggezza. L’uomo ha infatti rievocato con grande nostalgia le più grandi avventure da lui vissute insieme ai suoi amici, regalandoci imprescindibili lezioni di vita.
“E questa, ragazzi, è la storia di come ho conosciuto vostra madre“
Ted Mosby
John McEnroe (Non ho mai)
Ma dopo Ted Mosby eccoci pronti a parlare di uno tra i narratori più strani delle serie tv.
La voce narrante a cui ci stiamo riferendo è infatti uno sportivo di fama internazionale. Stiamo parlando del celebre tennista John McEnroe, un atleta noto per il suoi carattere forte e impulsivo, soggetto spesso e volentieri a improvvisi attacchi d’ora. In un gioco di contrasti, l’uomo diviene infatti narratore delle vicende di un’adolescente in preda agli ormoni, la caotica Devi, protagonista di Non ho Mai. L’idea che questo burbero tennista, il preferito del padre della protagonista, ormai morto, racconti le turbe mentali e psichiche di una ragazza in cerca di popolarità fa già di per sé sorridere. Tuttavia, scoprire come il tennista non sia a conoscenza solo dei principali risvolti narrativi della serie, ma anche dei pensieri, dei sogni e delle recondite speranze della giovane e irruenta protagonista ci diverte davvero tantissimo.
I suoi commenti a volte burberi, a tratti da “fanboy“, hanno dato a Non ho mai quel quid in più che l’ha resa diversa da tanti prodotti teen.
J. D. (Scrubs)
Zach Braff dà vita al personaggio di J.D. e alla sua voce narrante in Scrubs (disponibile solo su Disney+). La sua voce, infatti, fornisce uno sguardo intimo e spesso comico sulla vita del giovane medico e dei suoi amici e colleghi. La sua narrazione, ricca di saggi ma anche di stralunati commenti fantasiosi, si integra perfettamente con il tono surreale della serie, conferendole una dose ancora maggiore di divertimento e di profondità emotiva. La voce narrante trasmette inoltre nel miglior modo possibile il senso di meraviglia e di disorientamento tipico di J.D. di fronte alle sfide. Questo lo rende un narratore istantaneamente simpatico e amabile, che conquista il cuore degli spettatori in un nonnulla.
“Fin da piccolo ho sempre dormito a dispetto di tutto, tempeste, sirene, qualunque cosa… la scorsa notte non ho dormito. Divento un po’ scemo quando sono nervoso. Sapete, oggi non è soltanto un altro giorno, oggi è il mio primo giorno, e quattro anni di studi, quattro di tirocinio e mucchi di rate da pagare mi hanno fatto capire una cosa: non so un cavolo“
J.D., Scrubs 1×01
Malcolm (Malcolm in The Middle)
Malcolm in The Middle, o più semplicemente Malcolm, vede l’omonimo e geniale protagonista, interpretato da Frankie Muniz, agire come narratore delle sue avventure familiari. La sua iconica modalità di rivolgersi direttamente alla telecamera, rompendo così la quarta parete per fornire al pubblico informazioni relative a sé o ai suoi folli familiari, è diventata istantaneamente iconica. Tramite le sue confessioni al pubblico, il giovane Malcolm riesce infatti a instaurare con esso una sorta di legame istantaneo, coinvolgendolo nelle sue elucubrazioni e nei suoi piani volti a farlo sopravvivere nel caos della sua pazza famiglia. La sua voce cattura perfettamente il mix di frustrazione, saggezza e umorismo che caratterizza il personaggio di Malcolm, regalandoci un personaggio fantastico.
Dexter
La voce interna dell’indimenticabile Dexter Morgan, protagonista dell’omonima serie e interpretato in maniera eccelsa da Michael C. Hall, fornisce al pubblico un accesso privilegiato alla sua complessa e oscura mente. La sua narrazione fredda e metodica di quanto si verifica nella serie svela infatti i tenebrosi pensieri e i reconditi motivi che spingono il personaggio a procedere nella propria opera. Hall dona a Dexter una voce controllata e inquietante. Essa riflette infatti la sua dualità: da un lato come assassino seriale, dall’altro come esperto forense. Un voice-over che ci permette una maggiore connessione con il personaggio, che sembra quasi confidarsi con noi, tenendo segreta agli altri la propria attività.
Elliot Anderson (Mr. Robot)
Rami Malek dà voce ai pensieri turbolenti del protagonista di Mr. Robot, Elliot Anderson. Trattasi di un giovane programmatore che lotta con problemi di salute mentale, offrendo uno sguardo intimo nella sua lotta interiore. La sua voce riflessiva e tormentata aggiunge un elemento di suspense psicologica alla serie, contribuendo a creare un’esperienza televisiva avvincente e coinvolgente. Rami Malek trasmette la complessità emotiva di Elliot con una voce intensa, che cattura la sua disillusione e il suo desiderio di radicale cambiamento. Attraverso la narrazione offerta dalla serie, gli spettatori riescono ad avere una visione privilegiata nei confronti della sua lotta con la propria identità e il suo rapporto conflittuale con la società e la tecnologia.
Earl Hickey, (My Name Is Earl)
La voce narrante di Jason Lee guida gli spettatori attraverso il viaggio di redenzione del protagonista Earl Hickey in My Name Is Earl. Tale narrazione funge infatti come una sorta di guida morale. Essa illustra infatti al pubblico il tentativo dell’uomo a impegnarsi a completare la sua lista di buone azioni per compensare i suoi passati cattivi comportamenti. Pur insistendo molto su tematiche come la ricerca del perdono e di un karma positivo, la narrazione di Earl di caratterizza per una forte componente ironica e umoristica, che rende i suoi discorsi davvero esilaranti. Jason Lee dona infatti a Earl una voce affabile e divertente. Essa riflette la sua personalità spericolata e il suo cuore d’oro, riscuotendo così subito la simpatia e le risate del pubblico.
“Avete presente quel tipo di soggetto che fa una bastardata dopo l’altra e a un certo punto si meraviglia che la sua vita fa schifo? Bene, quello ero io. Ogni volta che mi capitava qualcosa di buono, qualcosa di cattivo era in agguato dietro l’angolo. È il Karma: ecco perché ho deciso di cambiare. Ho fatto una lista di tutte le mie cattive azioni e da allora cerco di rimediare agli errori che ho commesso; mi sto solo sforzando di essere una persona migliore. Il mio nome? Earl!“
Gossip Girl
La misteriosa e provocatoria voce di Gossip Girl, all’interno dell’omonima serie tv fornisce uno sguardo spietato sulle vite viziose e capricciose dell’élite dell’Upper East Side. La sua narrazione, che non risparmia nessuno criticando aspramente chiunque, è divenuta uno dei punti di forza della serie. Insomma, una vera e propria icona della cultura pop! L’identità segreta di Gossip Girl, doppiata in lingua originale da Kristen Bell, crea un’aura di mistero che ha tenuto in sospeso gli spettatori per anni. Nonostante la rivelazione sulla sua identità non sia stata apprezzata da chiunque, quella di Gossip Girl è sicuramente una delle narratrici più iconiche di sempre.
Latin lover (Jane the Virgin)
La voce narrante di Jane The Virgin, conosciuta tra i fan come il Narratore Latin Lover, è una delle caratteristiche più distintive dello show. Grazie alla sua personalità vivace e alla sua voce accattivante e talvolta melodrammatica ed espressiva, l’uomo cattura l’attenzione degli spettatori fin dal primo episodio, adattandosi perfettamente allo stile da telenovela di Jane The Virgin. I suoi commenti circa il destino della protagonista, le sue battute, ma anche il suo tifo e astio nei confronti di determinati personaggi e/o situazioni sono davvero fantastici. Il narratore, infatti, finisce talvolta per interagire direttamente con i personaggi, rompendo in questo modo la quarta parete in modi creativi e imprevedibili.
Nonostante la sua costante presenza per tutta la serie, il pubblico potrà conoscere la sua vera identità solo nell’ultimissimo episodio. Una sorpresa che ci ha fatto sgranare gli occhi per la meraviglia!