Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » SERIE TV » Lettera di Stanis La Rochelle a Stannis Baratheon

Lettera di Stanis La Rochelle a Stannis Baratheon

Ipotizziamo che Stanis La Rochelle di Boris, preso da un raro afflato di altruismo, scriva una lettera a Stannis Baratheon di Game of Thrones. Quali errori evidenzierebbe e che consigli gli darebbe?

Scopriamolo in questa improbabile lettera scritta a cuore aperto da un quasi omonimo all’unico vero Re dei Sette Regni, che poteva iniziare solo così:

Caro Stannis,

Signore della Casa Baratheon, di Capo Tempesta, Signore di Roccia del Drago… va beh, io ti chiamerò Roccia. Prima di tutto, grazie per essere così poco italiano.

Ti scrivo perché da unico vero Re della fiction italiana ho l’obbligo morale di aiutarti. Ho sentito che hai combinato delle sciocchezze clamorose e voglio darti qualche dritta. Ti starai chiedendo perché Stanis La Rochelle perda tempo a dare consigli. Vedi Roccia, noi siamo simili: anche io sono amato dalle masse e odiato dai potenti perché sono un personaggio scomodo in un Paese pieno di mediocrità. Quelli come noi sono troppo avanti per la propria era e corrono il rischio di non essere capiti, ma soprattutto di perdere l’attenzione degli abbronzati e abbienti, cioè i ricchi.

Ma salterei le presentazioni e andrei subito al sodo.

Ottima mossa quella di puntare sul gossip per screditare l’avversario. Che inventiva mettere in giro le voci sulla biondona acida che se la fa con il fratello, il biondone con una mano sola. Che genio che sei, Roccia! In effetti i due si somigliano, anche se la trovata dell’incesto mi sembra un tantino eccessiva. Ecco, dopo questa mezza cosa riuscita bene non ne hai indovinata più una.

Il primo errore lo hai fatto con questa tipa tutta vestita di rosso. Hai controllato con il tuo agente se c’erano gli estremi per un flirt? Queste sono cose delicate che poi vanno a finire male. Ti capisco, le conosco bene queste donne focose. Una volta ho fatto l’amore con una che era una tigre: mordeva, urlava e invocava Satana. Qui il problema è che ti sei preso una che ti ha messo delle strane idee in testa. Un uomo del tuo livello che si mette a fare questa pagliacciata dei sacrifici, della magia nera e dei falò sulla spiaggia che, abbi pazienza, ma sono molto italiani.

La prossima volta che cerchi il brivido, manda un messaggino al tuo amico Stanis. Conosco una contessa un po’ permalosa che farebbe proprio al caso tuo.

Roccia, fai attenzione a chi frequenti! Non capisco proprio perché sei andato ad aiutare quei morti di f**a, quei pezzenti malvestiti che vivono in quel posto squallido. Perché un conto è andare fino a Campione d’Italia per la settimana bianca, un altro è andare a giocare tra i ghiacci, con le spade e gli zombie. Piuttosto esci con quella biondina bona amica dei barbari. Lo so che tra voi ci sono delle inimicizie e dei dissapori, ma sono storie vecchie, chi se ne frega. Non le hai mica ammazzato la famiglia?! Pensa che i sondaggi dimostrano che il popolino va matto per i colpi di scena e i perdoni immotivati. Invece Jonny mi piace. Con quell’accento buffo e l’aria timida mi ricorda Seppia, il mio amico proletario.

Poi, Roccia, ogni tanto fattela una risata. Vivi la vita! Hai solo due espressioni: triste e basito.

Vuoi essere un Re amato, ma poi litighi con tutti. Parliamo della gelosia e del risentimento che hai per tuo fratello. Non quello grande e grosso, quello piccoletto. Forse non ti sei accorto che polso, che piglio tutto anglosassone che ha il riccetto. Il pubblico lo ama perché lui è uno sciolto. Non è mica come te, sempre imbalsamato a fare queste cose strane che mettono tutti a disagio. Lui è raffinato, si diverte e frequenta la gente giusta. A proposito, organizziamola una festa ogni tanto. Penso a tutto io. Ho un villino a Sabaudia che è un gioiello; al contrario di quella fortezza buia che ti sei comprato, piena di sassi che se vengo a trovarti mi graffiano la Jaguar.

Con la storia della controfigura che va ad uccidere tuo fratello, hai proprio toppato. Ora cortesemente spiegami come ti è venuto in mente di mettere in giro questa voce. Va bene esagerare con la stampa, anche io lo faccio ogni tanto. Stannis, questa è roba grossa, roba che scotta! Se si diffonde questa faccenda ti serviranno avvocati seri, mica quel tipo barbuto della classe operaia che ti porti ovunque. Magari questa storia può piacere ai ricchi, che stanno a rota di sangue, ma qui rischi di perderti il popolino, quello delle massaie e degli artigiani che le cattiverie alla Erik non le digerisce.

Ma torniamo alle cose serie. Provo un profondo imbarazzo nel vedere a che punto ti stai riducendo con questa mania dei Sette Regni e ‘sto benedetto trono. E basta! Sta diventando un’ossessione insopportabile, ma creati un regno tutto tuo. Ricorda, se non c’è un ruolo per Stanis, Stanis se lo crea da solo. Ti metto in contatto con Tino Tini, stai tranquillo che risolviamo anche questa.

E poi non puoi morire così. Stan(n)is non deve morire! Abbi pazienza, mi hanno detto che ti sei fatto ammazzare da quella svedese. Incredibile! Queste cose spiacevoli succedono perché non prendi lezioni di Ju-Jitsu e invece continui a trascinarti dietro quello spadone pesante che non ti slancia neanche la figura.

Boris

Ho sentito che hai fatto qualche altra cavolata, sempre con questa fissa dei falò.

Ho capito solo che ti sei fatto prendere la mano da queste cose macabre che fa la signora in rosso e hai bruciato tutto. Sei proprio un pazzo scatenato! Per caso anche tu conosci Mariano? Anche lui ha il vizietto del fuoco. Onestamente credo che siano solo brutte voci messe in giro da certi ambienti politici molto discutibili. La verità è che siamo circondati dall’invidia. Noi facciamo la storia ma la gente ci rema contro. È dura avere talento.

Ci sforziamo, maturiamo ma tanto alla fine arriva uno a caso e ci ruba il ruolo della vita. Stai sicuro che il tuo trono lo daranno al primo ragazzino scappato di casa, magari anche uno strano. Ma ci rimpiangeranno, Roccetta: quello che abbiamo fatto noi rimarrà per sempre.

Tu surfi, Stannis?

Io e te dovremmo andare in America, magari lì risolviamo anche questa brutta faccenda della morte e ti rimettiamo in sesto. Così poi andiamo a surfare, solo io e te, contro il mondo devastato da questi maledetti toscani.

P.S. I Sette Regni sono vicino al Darfur, vero?

Thank you for being so not italian. Your friend Stanis with only one N.

LEGGI ANCHE Stanis La Rochelle: l’uomo e il divo