Ci sono molte sit-com vintage che da piccoli ci facevano ridere tantissimo. Queste erano la cornice delle nostre giornate, eppure nel cuore della loro comicità c’era qualcosa che le rendeva malinconiche, anche se non ce ne rendevamo conto. Certo erano fatte per divertirci, ma se si guardano bene queste storie nascono sempre da un dramma. Per questo abbiamo fatto una lista di 7 sit-com del genere, che sono molto più drammatiche di quanto facciano apparire.
1) Happy Days
Una delle sit-com vintage per eccellenza è sicuramente Happy Days, che racconta le avventure della famiglia Cunningham e del famoso Fonzie, personaggio eterno (qui una lista di 9 personaggi che come Fonzie sembrano fermi nel tempo). La sitcom è divertente e leggera, ma nel retro di queste risate si intravede l’ombra della guerra (in Vietnam) e la voglia di una spensieratezza che in quei tempi in realtà non c’era. Fonzie in particolare è il personaggio più comico, ma prestando attenzione è un ragazzo solo con un lavoro precario che viene accolto dalla famiglia Cunningham nel loro garage. Insomma, non è tutto oro ciò che luccica.
2) Willy il principe di Bel-Air
Willy il principe di Bel-Air è la storia di Willy che va a vivere a Bel-air dai suoi zii benestanti. In questo caso non c’è bisogno di fare troppa introspezione, perché già la sigla si rivela in tutta la sua cruda tristezza insita. Willy vive solo con la madre in un ghetto ed è quindi povero, senza istruzione e prossimo alla delinquenza. La madre per garantirgli un futuro lo spedisce dagli zii rinunciando a vivere con lui per allontanarlo dal ghetto. Insomma, non c’è bisogno di ulteriore analisi.
3) Otto Sotto un Tetto
Otto Sotto un Tetto è una sit-com vintage che racconta della famiglia Winslow. Nonostante la semplicità di una famiglia perbene, c’è qualcosa nella trama che ci rattrista ed è proprio il vicino di casa. Steve è un personaggio estremamente comico, nerd e impacciato; indossa bretelle e occhiali vistosi, per non parlare della sua voce nasale. Ma Steve è anche un personaggio drammatico, perché i suoi genitori lo lasciano da solo e i suoi coetanei lo prendono in giro, per questo lui cerca conforto nei vicini di casa. Bullismo e solitudine fanno da sfondo all’apparente normalità.
4) Mork & Mindy
Un’altra sit-com vintage per antonomasia è sicuramente Mork & Mindy con protagonista il fantastico Robin Williams. Mork è un alieno del pianeta Ork che è venuto sulla terra per studiare gli umani e viene ospitato da Mindy, che si preoccupa per lui. La storia è quasi buffa, ma se la guardiamo da un altro punto di vista non è poi così comica. Immaginate di essere catapultati in un altro pianeta con usi e costumi completamente diversi dai vostri; pensate al senso di solitudine che proveremmo a stare in un posto che non capiamo. Io ci ho visto questo malinconico dramma, dietro Mork & Mindy.
5) Il mio amico Arnold
Questa è una delle serie più drammatiche dei tempi. Arnold e Willis Jackson sono due bambini afroamericani che perdono la madre e vengono adottati dal ricco Philipp Drummond. La sitcom si concentra su Arnold, ma ha anche il coraggio di raccontare il dramma di due bambini poveri rimasti orfani. Oltretutto Arnold è un bambino con una fisicità minuta, perciò riceve discriminazione sotto diversi campi. Ad accentuare il dramma di questa serie c’è anche la prematura scomparsa dell’attore di Arnold (Gary Coleman) per via dei suoi problemi di salute.
6) Super Vicky
Super Vicki racconta di un robot con sembianze da bambina che vive nella famiglia Lawson. Vicki è stata creata dal signor Ted Lawson per aiutare i bambini con disabilità. La sitcom è simile a Mork & Mindy perché Vicki, come Mork, cerca di adattarsi al mondo terrestre con un linguaggio diverso, in questo caso cibernetico. Forse Vicki è anche più drammatico di Mork & Mindy, perché Mork alla fine riesce ad adattarsi vivendo emozioni umane, mentre Vicki è sempre limitata dalla sua incapacità di provare sentimenti.
7) La Tata
Francesca Cacace è una ragazza italoamericana (di famiglia ebraica nella versione originale) che diventa la tata dei figli di Maxwell Sheffield. La sitcom è irriverente proprio come la protagonista, e i tempi comici sono veloci e ben studiati. La Tata racconta in realtà il dramma di più persone divise dalla loro classe sociale. Francesca è una ragazza di umili origini che dietro la forza del sorriso nasconde la lotta per la propria sopravvivenza. Dall’altra parte il ricco Maxwell è rimasto vedovo ed è incapace di comunicare con i figli. E ovviamente c’è il dramma dei giovani Maggie, Brighton e Grace che hanno perso la madre e vivono con un padre distaccato.