Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di alcune delle più belle serie tv sulla terza età come Grace and Frankie, Il Metodo Kominsky, Wanderlust, Derek, Only Murders in the Building, Golden Girls, Jake Whitehall: Travels with My Father, Vicious
Chi lo ha detto che il racconto della vecchiaia deve essere semplice e banale, magari anche noioso? Il segreto per far piacere una serie tv sulla terza età, anche ad un pubblico giovane, è l’originalità. Quando una storia è interessante, coerente e in linea con ciò che vuole dire, è anche in grado di arrivare a chiunque. Tra le serie tv sulla terza età, ce ne sono tantissime che non solo raccontano una storia unica ma che vanno a scandagliare le emozioni umane. Che siano divertenti o riflessive, le serie tv sulla terza età, in questo articolo le più belle, ci raccontano il mondo da un punto di vista diverso. E ci insegnano che la narrazione non è sempre quella che ci aspettiamo, non è sempre la soluzione più prevedibile. Perché in età avanzata di certo non si appassisce, semmai si acquisisce una consapevolezza tale da rifiorire, ancora e ancora.
1) Grace and Frankie
Baluardo delle serie tv sulla terza età, Grace and Frankie è il prodotto che più di tutti ha raccontato le sfumature della vecchiaia e della crescita emotiva, con una narrazione ironica e sarcastica ma anche molto diretta e dolce. Grace e Frankie sono due donne che si sono odiate per una vita ma che si ritrovano a convivere, per uno strano scherzo del destino. Scoprono, infatti, che i loro mariti sono amanti e che hanno intenzione di uscire allo scoperto e vivere insieme. E così faranno, sposandosi e lasciando le loro vecchie case.
Le due donne, una severa e ansiosa, interpretata da Jane Fonda, e l’altra energica e leggermente sopra le righe, Lily Tomlin, si ritroveranno a conoscersi come fosse la prima volta. Conoscersi fra di loro e nel loro intimo personale, riscoprendo le loro doti e le loro pulsioni. Con una sottilissima ironia che non stanca mai e una riflessione necessaria sul tema dell’erotismo in veneranda età, Grace and Frankie è la serie tv sulla terza età che più delle altre esplora le paure ma anche le risorse che solo una grande consapevolezza può dare.
2) Il Metodo Kominsky
Sandy Kominsky, interpretato da un fantastico Michael Douglas è, ne Il Metodo Kominsky, un attore ormai consolidato, giunto ormai al capolinea della sua carriera. Per evadere al senso di vuoto che quest’ultima ha lasciato, insegna recitazione in una classe di aspiranti commediografi e attori, con un piglio piuttosto severo e quasi respingente. Come se non fosse realmente appagato da questa sua nuova occupazione, Sandy getta le sua frustrazioni in pasto a chiunque incontri, rendendosi una persona alquanto sgradevole da avere intorno. Norman è il suo ex agente, anche lui in pensione, amico di una vita (Alan Arkin). Quest’ultimo affronta una grave malattia dell’amata moglie con dolcezza e molta malinconia.
Entrambi un po’ soli, ognuno col suo modo di fare, cercano di sopravvivere a un mondo che comincia a star loro stretto. Ma hanno intenzione di farlo insieme, anche se sembrano reticenti all’idea. Con una scrittura eccellente e diretta, Il metodo Kominsky è una delle serie tv sulla terza età che meglio inquadra la frustrazione e la voglia di fare ancora la differenza. Anche quando nessuno se lo aspetta. Sandy e Norman sono l’emblema della resistenza e della speranza, portate avanti con sarcasmo e tantissimi sforzi emotivi.
3) Wanderlust
Per quanto riguarda Wanderlust (qui per leggerne a proposito) il discorso è leggermente diverso, ma affine almeno sul tema della riscoperta di se stessi e delle proprie prerogative sessuali e non. La protagonista, Joy, è una donna di mezza età che si sta riprendendo da un incidente in bicicletta che le ha fatto aprire gli occhi sull’andamento della sua vita. Joy è anche una terapeuta ed è abituata ad analizzare la vita sotto una lente di autocritica e osservazione delle circostanze. È una donna che non si lascia sorprendere. Ma a sorprenderla sarà un senso di oppressione legato al suo matrimonio con Alan, il quale soffre della stessa sensazione di monotonia e avversione al cambiamento.
I due coniugi decideranno, quindi, di affrontare il tema della scarsa inibizione sessuale, aprendosi a nuove strade, mettendosi in gioco per la prima volta nel loro matrimonio. Wanderlust affronta il tema importantissimo della routine, dell’abitudine consolidata nel matrimonio che non necessariamente deve sfaldarsi al primo intoppo, soprattutto se risolvibile lavorando su se stessi. I due protagonisti, rivoluzioneranno la loro storia sentimentale, affrontando paure e dubbi ma anche scoperte e emozioni diverse.