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5 Serie Tv di Disney Channel che sono meno infantili di quello che sembrano

Tanti sono stati i pomeriggi della nostra infanzia, passati davanti alla TV a guardare le serie tv di Disney Channel. Erano prodotti allegri, pimpanti e divertenti, pieni di personaggi comici, quasi caricaturali, che vivevano grottesche e strane avventure, ma che ci facevano sbellicare dalle risate. Sognavamo di vivere in un hotel come Zack e Cody, di avere i poteri di Raven o di avere il meglio di due mondi come Miley Stewart alias Hannah Montana. In realtà se guardiamo attentamente quei prodotti, c’è molto di più dietro l’apparenza comica. I temi affrontati in molti casi sono complessi e delicati, ma perfettamente consoni a un pubblico che stava crescendo, al quale così sono stati forniti messaggi positivi e costruttivi

In questo pezzo sono presenti 5 serie tv di Disney Channel che non sono così infantili come sembrano, ma nascondono una certa profondità. Andiamo a vederle insieme.

1) Raven

Serie tv Disney

Raven è stata una rivoluzione per Disney Channel, poiché ha dato spazio a una delle prime protagoniste appartenente a una minoranza etnica. Viene rappresentata la quotidianità di un’adolescente di colore che, per di più, è diversa dagli altri a causa delle sue visioni del futuro, quello che tenta di cambiare peggiorando solo le cose. Nonostante non interpreti sempre bene i segnali della vita, Raven non si abbatte mai perché il trionfo è sempre possibile. Lo dimostra, ad esempio, quando non accetta che il suo corpo venga modificato per apparire più magra o quando sfila in passerella anche se non rispetta i canoni standard di bellezza. Si può dire che Raven sia una delle prime paladine del body positive: insegna così alle bambine – e a tutti – ad accettarsi per come sono.

Tanti sono i temi affrontati e le lezioni che ci ha dato: dall’ambientalismo di Chelsea al razzismo su Raven. Quest’ultima, infatti, non viene assunta per un lavoro solo perché nera. Un episodio arricchito dalla sottotrama di Cory, intento a imparare la storia afroamericana, diventando così un grande e necessario momento di verità.

Ma Raven non ha finito nel 2007 di stupire. Nel sequel/spin-off A Casa di Raven ritroviamo le due inseparabili amiche. Sono sempre loro, energiche, con più responsabilità e magari ammaccate dalla vita, ma con il solito spirito ottimistico e la solita voglia di vivere, da trasmettere stavolta ai figli. E ci insegnano che di famiglie ce n’è tante, non solo quella composta da mamma e babbo.

2) I Maghi di Waverly

Serie tv Disney

Già il fatto che I Maghi di Waverly (uno dei rari spettacoli Disney ad aver vinto un Emmy) sia incentrato su tre fratelli che, alla maggiore età, devono competere per diventare il mago di famiglia ci fa capire che questa serie tv di Disney Channel non è così infantile. Certo, le risate non mancano grazie ai Russo, una famiglia importantissima per la sua multietnicità: Italia, Messico e Stati Uniti si incontrano in un bellissimo mix di culture.  

Ad esempio la parte messicana emerge quando Theresa prepara la Quinceanera per Alex in un episodio che ci permette di conoscerla meglio. Alex è pigra, sarcastica, egocentrica e spesso si comporta male, soprattutto con i fratelli. Ma per loro, così come per i genitori e per gli amici, farebbe di tutto: infatti regala alla madre la festa che aveva sempre voluto, scambiando i loro corpi con una magia. Cuore d’oro per uno dei personaggi più realistici e potenti di Disney Channel. Non è la classica ragazzina stereotipata interessata solo ai trucchi e ai vestiti, anzi “le cose da principessina” non fanno proprio per lei. Sono più una prerogativa di Harper, altro personaggio che ci insegna che va bene essere diversi se vuol dire essere sé stessi.

Alle volte combina pasticci ma Alex non ha bisogno di essere salvata perché è lei l’eroina della storia, ribaltando il cliché della damigella in pericolo. E in fondo le prove a cui i tre fratelli sono sottoposti li fanno apparire come adolescenti comuni, seppur nella loro unicità.

3) Andi Mack

Disney

Andi Mack potrebbe essere la serie tv Disney Channel più progressista finora, grazie al modo con cui rappresenta accuratamente la vita dei giovani adolescenti al mondo d’oggi.

Nata nel 2017, questo spettacolo ha come protagonista Andi, una ragazzina asioamericana che, nel primo episodio, scopre che sua madre è sua nonna e sua sorella Bex è sua madre. Di conseguenza lo show non solo ci regala la rappresentazione di un’altra minoranza, ma ci porta a ragionare sulle gravidanze adolescenziali e sulla responsabilità che comporta diventare mamma così giovane, dato che è proprio in quel periodo che Bex è rimasta incinta. Ed è chiaro che, data la giovane età, si sia sentita inadeguata per questo importantissimo ruolo.

Si affrontano temi complessi come gli attacchi di panico, i genitori militari e la sicurezza delle armi: in un episodio uno degli amici di Cyrus, infatti, aveva portato a scuola una pistola carica.

Ma la più grande novità è la presenza del primo personaggio omosessuale adolescente nella storia di Disney Channel: Cyrus. Erano già apparse due madri lesbiche in Buona fortuna Charlie, ma nessuno aveva mai pronunciato le parole “sono gay”. Per la prima volta si narra la storia del viaggio di accettazione e di scoperta di sé stesso di un ragazzino dichiaratamente omosessuale. Un percorso che non sarà senza conflitti, ma che lo condurrà al riconoscimento della propria identità.

4) Hannah Montana

Serie Tv Disney

Hannah Montana è stato un successo mondiale, anche perché riesce a trattare senza ipocrisie temi non scontati. Ad esempio quando Oliver si sente invidioso dei successi di Miley e glielo confessa, oppure quando la ragazza gli consiglia di non badare troppo all’aspetto fisico e poi lei si sente a disagio a un appuntamento con un ragazzo più basso. Senza contare che Hannah Montana riesce a parlare con leggerezza di tematiche legate all’accettazione di sé: canzoni come Who Said e Nobody’s Perfect dicono alle bambine che possono essere quello che vogliono e che, banalmente, la perfezione è sopravvalutata.

Lo spettacolo si concentra soprattutto sul tema dell’identità della protagonista, divisa tra la liceale imbranata Miley e la popstar elegante Hannah, confine che qualche volta rischia di confondersi. Un escamotage che permette di riflettere sul prezzo della fama e il conseguente sacrificio di parte della propria privacy: Miley, infatti, deve nascondere la sua identità per vivere un’infanzia normale, scelta che le costerà a lungo andare.

In più, si affronta il dolore di una famiglia alle prese con la perdita di un loro caro, in questo caso la madre di Miley e Jackson, alla quale la ragazza dedica la struggente I Miss You. Se ci pensiamo è un’argomento piuttosto profondo per una serie tv Disney, ma è anche per questo che Hannah Montana ha fatto la differenza.

5) Lizzie McGuire

lizzie mcguire

Chiudiamo con un’altra serie tv di Disney Channel che ha fatto storia.

Lizzie McGuire non ha poteri, né una doppia vita. È semplicemente un’adolescente nella media alle prese con i problemi tipici di quell’età, rappresentando in maniera originale, sincera e onesta le lotte dei bambini che diventano teenager. In Lizzie ci si può facilmente identificare, così come in Miranda e Gordo. Attraverso loro, ad esempio, si raccontano storie sull’insicurezza e l’immagine del corpo. Il ragazzo ha problemi a gestire i sentimenti riguardo alla sua altezza, Miranda invece, in una puntata, lotta contro un disturbo alimentare. Inizia a saltare i pasti perché vuole perdere peso prima di girare un video musicale. Lizzie interviene per mostrarle che è bella così com’è e che le diete estreme sono pericolose.

Rivoluzionario fu pure l’episodio dove Lizzie e Miranda vogliono comprare il loro primo reggiseno, un normale rito di passaggio per le ragazze ma una cosa di cui la Disney non voleva parlare: infatti la parola reggiseno viene inclusa solo due/tre volte e l’indumento non poteva essere mostrato da vicino. Tutte le emozioni e i pensieri di Lizzie, sia per questa puntata che per tutte le altre, vengono esternati dalla sua controparte animata, dicendo esattamente quello che tutti noi pensiamo.

Lizzie McGuire, dunque, tratta tematiche spinose con leggerezza e lo fa anche nel film, dove si sottolinea l’importanza di coltivare il proprio talento senza ingannare o mentire. E poi Gordo è la prova che si può uscire dalla friendzone, innamorandoci non del belloccio di turno ma dell’amico che ci è sempre stato accanto.

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