2) Sex Education
Tante storie e tutte impeccabilmente rappresentatrici. Sex Education è la voce di ogni ragazzo e di ogni ragazza: non esclude nessuno. Parla di noi e ci racchiude in una cerchia piena di gente, ma in cui non stiamo mai stretti. Abbiamo tutti il nostro spazio.
A cominciare dal protagonista, Otis. Chiunque abbia bisogno di un aiuto per scoprire la propria sessualità si riconoscerà nel ragazzo che, all’inizio della serie, sembrerà assolutamente indifferente a qualsiasi tipo di piacere prendendo in considerazione l’idea di essere asessuale. Si studierà cercando di comprendere a cosa sia dovuto questo blocco, spiegando tramite le sue vicende che nulla di tutto questo può essere classificato come un problema: a volte è solo questione di tempo, un tempo che non va forzato.
Così come in Sense8, anche in questo caso il mondo omosessuale viene raccontato da più punti di vista. Eric è omosessuale e lo sa da sempre. Si è sempre accettato come tale e non ha mai nascosto a se stesso la gioia di viversi a carte scoperte. La stessa cosa però non può dire Adam, il giovane di cui si innamora e che diventerà il suo fidanzato soltanto alla fine della seconda stagione. Il modo in cui il ragazzo vivrà la propria omosessualità sarà completamente opposto a quello di Eric: pur di non accettarsi cadrà nella rabbia, nell’odio e in gesti vandalici.
Alla stessa stregua verrà raccontata la storia di Ola. Inizialmente innamorata di Otis a un certo punto si guarderà dentro scoprendo di essere pansessuale. Una storia, questa, che fa le veci di chiunque si sia scoperto quando era convinto di sapere tutto di se.
