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La classifica delle 4 migliori Serie Tv da sole due stagioni che puoi trovare su Netflix

Impegnati costantemente come siamo nel voler trovare a tutti i costi la serie tv perfetta per il momento perfetto a volte non ci resta che rimanere catatonici davanti all’homepage di Netflix, inermi e senza idee. Se l’aiuto del pubblico non sempre arriva puntuale, ecco invece chi non manca un appuntamento: siete pronti a scoprire quali sono le migliori serie Netflix composte da due sole stagioni?

Tra serie tv cult lunghe 7 stagioni e miniserie di successo, a volte la risposta sta nel mezzo, e in questo caso proprio nelle serie tv scelte per comporre questa classifica. Non sempre ci si trova nella predisposizione d’animo adatta per imbarcarsi in un viaggio lungo 10 stagioni, a volte siamo semplicemente in cerca di una piccola e bellissima evasione dalla realtà in formato 20 episodi, e questo è proprio il caso delle 4 migliori serie Netflix di sole due stagioni che abbiamo selezionato e poi stilato sotto forma di classifica in questo articolo.

Di serie tv brevi però il panorama televisivo ne è costellato: tra esperimenti che non hanno avuto un buon seguito e show che aspettano ancora l’ultima parola sul loro epilogo, non è affatto un segreto dire che di serie tv da sole due stagioni potremmo elencarne a bizzeffe. Siamo ben certi però, che queste siano sicuramente le migliori che potete trovare su Netflix: scopriamo insieme la nostra top 4!

4) The OA

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State pur certi che non avete mai visto niente di minimamente paragonabile a The OA, la serie quasi creatrice di un genere a parte, il suo.

Sconvolgente ed eccentrico, lo show Netflix mischia paranormale e horror addentrandosi profondamente in molteplici realtà parallele dove la protagonista viaggia e si ritrova immergendosi costantemente in un universo in continua espansione.

Dopo la prima puntata, la seconda e poi la terza non si può che rimanere attoniti di fronte al racconto onirico e a tratti rarefatto che vediamo riprodotto sul nostro schermo, tanto da uscirne confusi come dopo un film di Lynch, ma proprio come nel caso delle opere del regista, mai sazi.

The OA si concentra sulla vicenda di Prairie Johnson, la quale ritorna a casa dopo un’assenza lunga sette anni ritrovando la vista e riemergendo da un mondo sconosciuto di cui non vuol fare parola con nessuno, se non con un gruppo di 4 prescelti fino a poco prima sconosciuti.

Sfidando continuamente lo spettatore in un cambio repentino di situazioni di volta in volta sempre più contorte e distopiche, The OA apre una nuova dimensione nel mondo delle serie tv restituendoci 16 episodi di puro delirio dai quali riuscirete difficilmente a togliere gli occhi di dosso.

3) Derek

derek

Sicuramente l’avrete già riconosciuto dalla foto, ebbene sì, il protagonista di Derek è proprio lui: Ricky Gervais.

Se siete rimasti rapiti da After Life e dal suo secondo capitolo disponibile su Netflix dal 24 aprile 2020, non potete affatto esimervi dalla visione di Derek, una serie tv meravigliosa e dolcissima che anche questa volta vi farà piangere un sacco.

Derek Noakes è un uomo sulla cinquantina affetto da un non ben specificato problema di natura mentale che lavora in una casa di riposo. Seguendo il suo speciale motto: ‘meglio essere gentili che intelligenti o di bell’aspetto’, Derek crea un microcosmo fatto di amore e rispetto dove nessuno si sente escluso e ognuno ha un posto speciale nel suo grande cuore.

Tra una giornata passata a vedere video di gattini su Youtube e pomeriggi interi trascorsi a fare domande impossibili ai suoi strambi amici, Derek vive con semplicità e dolcezza ogni attimo della sua vita rendendo l’esistenza degli ospiti della casa di riposo più lieta, divertendoli con le sue vicissitudini.

Emarginato a causa della sua goffaggine, Derek trova nel suo posto di lavoro e nelle persone che lo frequentano un luogo perfetto dove poter essere sé stesso.

Se After Life vi ha fatti piangere, Derek vi obbligherà a comprare un reggimento di fazzoletti.

2) She’s Gotta Have It

she's gotta have it

Basato su Lola Darling, film del 1989 scritto e diretto da Spike Lee, She’s Gotta Have It nasce come versione seriale del film per restituirci in modo sempre autentico e ancora più attuale la storia di Nola Darling come solo Spike Lee avrebbe mai potuto fare.

Pittrice alla ricerca della propria affermazione professionale, Nola vive rivendicando la propria libertà e rifiutando di essere catalogata in qualsiasi stereotipo. Con uno sguardo ravvicinato alla sua esistenza, Nola ci accompagna in un viaggio allo scoperta dei suoi desideri attraverso tematiche care alla lotta femminista come l’oggettificazione del corpo, la libertà sessuale, la parità di genere e una costante e sempre attiva affermazione della propria emancipazione.

Sicuramente una delle migliori serie Netflix da sole due stagioni, bella a tal punto che definirla un’opera d’arte non è nient’altro che restituire la verità.

Una dramedy politica che fa di Nola Darling la sua bandiera, un grido di coraggio e autodeterminazione a cui dovremmo ispirarci.

Se a tutto questo andiamo poi ad aggiungere la scrittura e la regia di Spike Lee e una colonna sonora a dir poco pazzesca immersa nella cornice di una Brooklyn raccontata da chi la vive per davvero, allora sì, She’s Gotta Have It è un’opera d’arte che dovreste senza dubbio ammirare.

1) Sense8

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Non poteva che essere Sense8 la prima tra le migliori serie Netflix composte da sole due stagioni!

Lo show Netflix vincitore di una lunga lotta combattuta dai suoi innumerevoli e affezionatissimi fan, trova il suo finale mancante nel film da 150 minuti pubblicato un anno dopo la cancellazione della serie.

Che il solo calore del pubblico, armato di affilatissime petizioni, sia riuscito a far tornare addirittura il grande colosso dello streaming sui suoi stessi passi, è sicuramente indicativo del coinvolgimento emotivo che Sense8 ha innescato in moltissime persone in tutto il mondo. E questo non è di certo un fattore che possiamo sottovalutare.

Sense8 facendo dell’empatia il superpotere più bello che esista ha conquistato fin dal primo ciack un numero sempre più folto di fan che sono riusciti ben presto a immedesimarsi negli otto protagonisti della serie e nel loro costante bisogno di connettersi gli uni con gli altri.

Rapporti umani, legami indissolubili: Sense8 è questo e molto altro ancora. In un rapporto di fiducia con lo spettatore, la serie apre le porte dell’anima liberando le proprie emozioni e coinvolgendo chi guarda in un viaggio attraverso le sensazioni di cui di certo vorrebbe essere partecipe.

Che si tratti di una commovente comedy come nel caso di Derek o di un coinvolgente drama a tinte fantasy come quello di Sense8, in entrambi come in tutti gli altri precedenti casi, due stagioni si sono rivelate sufficienti per permettere alla serie di emozionarci e al pubblico di amarla.

Ora non vi basta che decidere da quale piccola e bellissima evasione dalla realtà volete farvi trascinare!

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