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La classifica dei 7 migliori legal drama presenti attualmente su Netflix

Il grande successo di Avvocato di difesa, da poco approdata su Netflix e ancora nella top ten dei titoli più visti della piattaforma, è un’ulteriore conferma di quanto i legal drama sappiano ancora intercettare i gusti di un pubblico estremamente variegato, grazie a una sceneggiatura carica di plot twist, intrighi, mistero e risvolti inaspettati. Le serie tv ambientate nelle aule di tribunale hanno da sempre esercitato un certo fascino sugli spettatori. Il successo di prodotti come The Good Wife, Law&Order, The Practice, American Crime Story e tanti altri è legato a una combinazione di fattori, che spaziano dall’interesse per il singolo caso giudiziario all’evoluzione dei personaggi all’interno del contesto delle aule di giustizia o in relazione alla loro vita privata. In questa classifica, proviamo a pescare i 7 migliori legal drama di Netflix, prendendo in considerazione tutti i titoli disponibili sul catalogo, non solo gli Originali della piattaforma.

E si può parlare di legal drama di Netflix senza menzionare Bob Odenkirk e il suo meraviglioso Jimmy McGill?

Better Call Saul è una serie tv che ruota attorno alla vita di un avvocato, delle sue grane personali e dei suoi casi giudiziari. Potremmo definirlo un legal drama, ma non è solo questo. Quando Breaking Bad ha chiuso i battenti con l’ultima straordinaria stagione, molti fan erano rimasti perplessi rispetto alla notizia di uno spin-off incentrato sulle vicende dell’avvocato Saul Goodman. E invece, Better Call Saul è stata in grado di superare persino la serie madre. Stiamo parlando di un’opera straordinaria, della quale abbiamo abbondantemente scritto nelle recensioni alla sesta stagione. Eppure, Better Call Saul non lo troverete in questa classifica. Non perché non meriti un posto tra i migliori legal drama di Netflix, ma perché è impossibile catalogarla in un solo genere. Lo show di Vince Gilligan è una serie sugli avvocati, ma non è solo quello. È anche e soprattutto altro. In questa classifica abbiamo invece scelto di far riferimento solo ai drammi giudiziari puri, tralasciando dalla selezione anche le docuserie, che pure meriterebbero un posto in lista.

Scorrendo il catalogo della piattaforma, saltano all’occhio diversi titoli. Spicca anche l’italiana Il processo, il primo legal drama made in Italy con Vittoria Puccini tra i protagonisti, che non ha avuto molta fortuna al suo debutto su Canale 5 ed è stata ripescata di recente da Netflix. Oltre ad Avvocato di difesa, a numerose docu-serie e ad alcune proposte asiatiche, il cerchio dei legal drama presenti sulla piattaforma si stringe attorno ai titoli presenti in questa classifica.

7) Anatomia di uno scandalo

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È uno degli ultimi titoli sbarcati su Netflix, a firma David E. Kelley, che ha ripreso il soggetto dell’omonimo romanzo di Sarah Vaughan e ne ha fatto una miniserie in sei episodi. Anatomia di uno scandalo è incentrata sulla storia di James Withehouse, parlamentare britannico del Partito conservatore la cui relazione clandestina con la sua assistente viene scoperta e posta immediatamente sotto i riflettori. Whitehouse non deve difendersi però solo dallo scandalo, ma anche dalle accuse della ragazza che lo denuncia per abusi sessuali. La serie prova a ricostruire il caso pezzo dopo pezzo, mettendo insieme i particolari raccontati dalla vittima e testimone chiave del processo e dalla difesa. Il processo è anche l’occasione per fare un po’ di chiarezza nel passato di Whitehouse e nella sua vita da libertino ai tempi dell’università. Passato e presente si fondono dunque in un unico racconto che, accanto al caso giudiziario in sé, si sofferma sulle vecchie relazioni dei personaggi, sui rapporti personali tra coniugi, sulle ambiguità della figura pubblica di Withehouse e del Primo ministro. Il creatore è lo stesso di The Undoing, altro legal drama incentrato attorno a uno scandalo. In entrambe le serie, Kelley mostra come la figura di un rispettabile personaggio pubblico possa distruggersi a causa di una rete di bugie, ambiguità e pulsioni nascoste.

6) Tokyo Trial

Meno conosciuta è invece Tokyo Trial, una miniserie giapponese in quattro episodi co-prodotta insieme a case di produzione olandesi e canadesi. Nel 2017 la serie diretta da Pieter Verhoeff e Rob W. King ha ricevuto una nomination agli Emmy, senza però vincerli. La storia ruota attorno ad una vicenda realmente accaduta: siamo nella primavera del 1946, a guerra appena conclusa. I giudici di undici nazioni alleate si ritrovano a discutere sui crimini di guerra perpetrati dai giapponesi durante il conflitto.

Tra i tanti legal drama di Netflix, questo è forse uno dei meno conosciuti attualmente disponibili sulla piattaforma.

Il dramma giudiziario si intreccia col racconto storico e diventa un period legal drama in cui le stanze di un albergo di Tokyo si trasformano nelle aule di giustizia in cui vengono ascoltati testimoni e imputati, in quello che è a tutti gli effetti un processo all’esercito giapponese uscito sconfitto dalla Seconda guerra mondiale.

5) For Life

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Di tutt’altro spessore For Life, una serie che ha avuto nuova vita proprio grazie a Netflix. Lo show era uscito un po’ in sordina nel 2020, trasmesso da ABC negli Stati Uniti e su Rai4 in Italia. Ma da quando Netflix ha deciso di ospitarlo sulla sua piattaforma, il fenomeno è esploso. For Life, come Tokyo Trial, è basato su un’incredibile storia vera, quella di un uomo di colore condannato per un reato non commesso, che all’interno dalla prigione cerca un riscatto studiando legge e riuscendo a diventare avvocato. Si tratta di un legal drama un po’ atipico, perché l’imputato principale è già dietro le sbarre e il suo compito è quello di riaprire vecchi fascicoli per potersi definitivamente scagionare da accuse ingiuste. Anche in questo caso, siamo difronte a una commistione di generi: prison drama e legal drama sono intersecati, scorrono di pari passo, scandendo le varie tappe di una storia dolorosa e agghiacciante che però sa punzecchiare fino in fondo lo spettatore, che riesce a instaurare un legame diretto col protagonista e con gli altri personaggi.

4) Unbelievable

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Anch’essa ispirata a fatti realmente accaduti, Unbelievable è una miniserie in otto episodi andata in onda nel 2019 su Netflix. Il caso giudiziario al centro delle vicende narrate è complesso e traumatico. Una serie di stupri riportano a galla vicende archiviate e riaprono il caso della giovane Marie Adler, una ragazza orfana e problematica che aveva denunciato il suo aggressore ma non era riuscita a ottenere giustizia. Unbelievable è una serie che si guarda tutta d’un fiato, perché è troppo forte il desiderio di capire quale epilogo gli sceneggiatori hanno scelto per le sue protagoniste. Ma al di là del caso giudiziario che appassiona e sconvolge, riaprendo vecchie ferite e andando al di là delle aule di giustizia, quello che colpisce lo spettatore e lo disorienta è il carico di sofferenze, bugie e travagli che i personaggi si trovano a dover fronteggiare. Unbelievable è una serie che incide nel profondo, che spinge a riflettere e lascia attoniti rispetto a un dramma personale che non può lasciare indifferenti. Grande prova attoriale di Kaitlyn Dever e del resto del cast – quasi tutto al femminile – che è riuscito a rendere questa serie estremamente credibile.

3) Suits

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Sono esattamente dieci anni, invece, che Suits è approdata in Italia, con un anno di ritardo rispetto alla messa in onda negli Stati Uniti. Si tratta di un legal drama dai toni molto più rilassati rispetto ai titoli precedenti. Nove stagioni, uno spin-off e un remake coreano per uno show che nel corso degli anni ha ottenuto un grande successo di pubblico. Un successo dovuto innanzitutto alla grande alchimia del duo di protagonisti: Harvey, un avvocato di spicco di New York, cinico e arrogante, e Mike, un giovane che ha brillantemente superato l’esame di ammissione all’albo ma che non sarebbe abilitato ad esercitare la professione perché non laureato.

Suits è tra i più popolari legal drama di Netflix.

Ogni stagione è impostata su episodi autoconclusivi, che però seguono anche una trama più verticale, che cresce dalla prima all’ultima puntata. Ma è la contrapposizione dei due personaggi principali, il loro modo di relazionarsi e di interpretare la professione, che costituisce la vera essenza dello show e che gli ha dato popolarità e fama per dieci anni.

2) When They See Us

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Al secondo posto in classifica troviamo invece una nuova storia vera riadattata sullo schermo. When They See Us parla di un caso giudiziario che è stato per anni sulle pagine dei quotidiani americani. I cosiddetti Cinque di Central Park sono i protagonisti di una vicenda giudiziaria profondamente ingiusta, superficiale e sbrigativa. Il caso della jogger aggredita nel 1989 nel parco di New York fece molto discutere in città. Le condanne vennero emanate in maniera approssimativa, tenendo conto più degli umori della piazza e dei risvolti politici e mediatici del caso che non degli elementi di prova. Quasi quindici anni più tardi, le confessioni del vero colpevole dell’aggressione scagionarono i Cinque che intanto avevano trascorso la loro giovinezza in prigione. When They See Us è un’opera atroce e sconvolgente, che anche grazie alle performance dei suoi protagonisti è riuscita immediatamente a captare le sensibilità del pubblico, spiazzato dinanzi a una vicenda giudiziaria di cui in Italia si sapeva ancora poco.

1) How to Get Away with Murder

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Primo posto invece per How to Get Away with Murder, il legal drama prodotto da Shonda Rhimes e ideato da Peter Nowalk. Annalise Keating è la protagonista della serie, un avvocato e docente di diritto della Middleton University, che raccoglie attorno a sé gli studenti più meritevoli per lavorare ad alcuni dei suoi casi. La caratterizzazione dei vari personaggi è uno dei punti di forza della serie, che indaga molto la psicologia dei singoli soggetti e gioca con lo spettatore, mostrandogli solo lo stretto necessario e tenendolo sulle spine dal primo all’ultimo episodio con una narrazione carica di tensione, suspance, misteri e colpi di scena. How to Get Away with Murder è scritta in maniera impeccabile, col giusto bilanciamento di fiction e realtà, di drammaticità e naturalezza, al punto che, una volta iniziata, non è semplice interromperla senza scoprire come va a finire. La serie affronta una vasta gamma di tematiche e approfondisce sentimenti e stati d’animo come l’amicizia, l’amore, la vendetta. Il carisma della sua protagonista e l’impostazione delle storie, sempre contorte e complesse, ne fanno il miglior legal drama attualmente disponibile su Netflix.

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