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5 presunte nuove Game of Thrones che hanno toppato miseramente

Il 19 maggio 2019 veniva trasmessa, su Sky Atlantic la puntata finale di Game of Thrones, il colossal delle serie tv che ha portato aria nuova al genere fantasy, richiamando a sé gli appassionati della saga di romanzi da cui è tratta e attirandone altrettanti che non avevano mai letto i libri.

Sembra ormai passata una vita da quel lontano 2011 in cui tutto ha avuto inizio. Nessuno, neanche i produttori o lo stesso Martin, avrebbe mai potuto immaginare l’incalcolabile successo di questa serie tv, che ha demolito definitivamente il divario qualitativo tra il piccolo e il grande schermo, realizzando un prodotto che non ha niente da invidiare alle più celebri saghe fantasy del cinema. Naturalmente gli echi di Game of Thrones hanno viaggiato in questo decennio, facendo sì che altre produzioni prendessero avvio proprio per il desiderio di rispondere a questo grande successo, magari attingendone pure in parte.

Un po’ per sfortuna, un po’ per la pretesa di eguagliare una cosiddetta isola a parte – perché è così che si può definire Game of Thrones – le serie tv elencate in questo articolo si sono rivelate un tentativo misero di emulazione, almeno per quanto riguarda la loro affermazione nel mondo televisivo.

Vediamo quindi 5 eredi di Game of Thrones che non ce l’hanno fatta.

1) Camelot

Camelot

Camelot è una serie tv basata sulla leggenda di Re Artù e andata in onda, per una sola stagione (di 10 puntate) nel 2011. Proprio nello stesso anno che ha visto il lancio di Game of Thrones. La storia porta sul piccolo schermo il romanzo arturiano scritto da Thomas Malory. La trama si concentra sulle imprese di un giovane Artù e il suo tentativo di affermarsi come nuovo re dopo la morte del padre Uther. A contrastarlo c’è però la sorella, Morgana, interpretata da una fantastica Eva Green.

Nonostante l’accuratezza dei costumi, l’ottima fotografia e la ricostruzione abbastanza fedele delle atmosfere, lo show non è decollato. La colpa è in parte della scelta stilistica di narrazione che si allontana parecchio dai toni epici che ci si aspettano da un prodotto del genere, mentre si avvicina più a un dramma sentimentale che vede Artù più nei panni di un giovane Casanova che in quelli di un futuro grande re. Anche la scelta di proporre un Merlino completamente distaccato dalla figura classica non funziona sino in fondo. Al posto del saggio vecchio barbuto, troviamo un uomo dal fisico atletico che ha in sé le debolezze di qualsiasi comune mortale e veramente poco della saggezza del mago più famoso di sempre.

L’unica punta di diamante di Camelot è Morgana, caratterizzata in modo molto preciso e con un background chiaro. Ma nonostante Eva Green, questa serie tv non è riuscita a convincere il proprio pubblico e molto probabilmente proprio perché commette l’errore, fatale, di relegare alla cornice il carattere epico che invece è la vera forza trainante per un fantasy storico. Insomma, poche battaglie e troppi litigi inconcludenti.

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