5) House of Cards
La realtà supera la fantasia. Trump ne è un esempio lampante… forse anche troppo. Stavolta non ha cercato dettagli particolarissimi e selezionatissimi nelle serie, in questo caso gli è servito imitare direttamente le gesta del protagonista. Frank Underwood è il presidente che dopo essere stato eletto si è ritrovato una folla di manifestanti contro. Ma questo potrebbe comunque rientrare nella normalità. Nella quinta stagione di House of Cards, la relazione con la Russia diventa strettissima… forse anche troppo. E il nocciolo sta proprio qui! Nell’ironico ‘forse anche troppo!’ Frank Underwood che distrae il popolo americano alzando polveroni su questioni di importanza meno rilevante rispetto ad altro, è evidentemente troppo. Umiliare gli oppositori politici attraverso dichiarazioni assurde e terrificanti è troppo come è particolarmente evidente nella 5×02 di HoC e in vari momenti della presidenza attuale. La decenza e la professionalità che una carica di quel genere comporta, si trasforma in mediocrità. Senza obblighi o divieti, nella realtà seriale come nella seria realtà. Donald Trump è per molti, moltissimi aspetti, l’equivalente reale di una fantasia che fantasia non è più da tempo.
6) Oz
Il disordine, non quello poetico da cui prendi ispirazione, non quella dimensione mentale che a volte ti salva dalla realtà. Quello in cui il mondo sta annegando ora, come anni fa. La storia si ripete e il risultato ad alcune azioni sarà sempre lo stesso. Se inciti all’odio, sarà quella l’unica aspirazione che il popolo sognerà. In un’evidente prigione fallita e desolante come nel mondo contemporaneo. La miccia di Oz che precede ritorsioni, disastri interni ed esterni è quella che sembra aver estrapolato Donald Trump.
Troppo seria?
Se la vita americana fosse una Serie Tv, avete ragione, l’unica cosa che rimarrebbe da fare sarebbe ridere…
