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5 momenti in cui i personaggi delle Serie Tv sono stati la voce del pubblico

Quando guardiamo le nostre serie tv preferite, gran parte del piacere sta nel seguire la storia dei personaggi. Osservare la loro evoluzione è affascinante, oltre che un modo per analizzare le infinite sfumature dell’essere umano, capace di mutare così come di commentare il mondo che lo circonda con intelligenza e sarcasmo. Difatti, molte delle personalità che abbiamo incontrato nella serialità si sono distinte per le loro brillanti osservazioni che, in certi casi, hanno dato voce al pensiero degli stessi spettatori. Situazioni che si sono verificate in diversi tipi di show, a partire dalle argute battute di Buffy (qui troverete 5 serie tv da guardare se ne siete in astinenza) fino ad arrivare ai meta-commenti di Supernatural. E oggi vi vogliamo parlare proprio di quelle occasioni in cui i protagonisti e non ci hanno sorpreso esprimendo esattamente ciò che stavamo pensando.

Vediamo dunque insieme 5 momenti in cui i personaggi delle Serie Tv sono stati la voce del pubblico.

1) I commenti di Darcy (WandaVision)

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Con WandaVision (qui troverete un Behind the Series dedicato allo show), i Marvel Studios si sono avventurati nel loro primo esperimento seriale. Un racconto di grande intensità capace di dare finalmente spazio a Wanda e Vision, due personaggi che non erano mai stati analizzati a fondo. La miniserie ci ha trasportato in un viaggio narrativo originale sull’elaborazione del lutto, contornato da omaggi alle grandi sitcom, diversi easter egg e riferimenti al mondo Marvel. Come molti di voi sapranno, la forza dello show sta principalmente nella protagonista, una figura complessa e dolorosamente umana. È nella sua storia, e in quella di Visione, che lo show ha saputo dare il meglio di sé, tanto che la storyline al di fuori di Westview ha perso progressivamente mordente con il passare delle puntate.

Tuttavia, è proprio al di fuori dell’Hex creato da Scarlet Witch che troviamo un personaggio che si è fatto portavoce del pubblico. Stiamo parlando di Darcy Lewis, già conosciuta nei film dedicati a Thor. Intercettato il segnale generato dall’anomalia Westview, l’astrofisica riuscirà a collegarlo a una televisione via cavo, attraverso la quale avrà accesso alla realtà alternativa creata da Wanda. Una sitcom con protagonisti due Avengers, che la donna commenterà esattamente nello stesso modo in cui si sono ritrovati a fare molti spettatori. Il sorpreso “It’s a sitcom. A 1950s sitcom.”, il concitato “What? I’m invested”, fino ad arrivare al perplesso “She recast Pietro?”. E che dire dei suoi commenti sull’amore genuino e reale condiviso da Wanda e Vision? Che fosse nella struttura della S.W.O.R.D. o all’interno dell’anomalia, Darcy ha dato voce a molti dei nostri pensieri con spontaneità e trasporto.

2) Le osservazioni di Sansa (Game of Thrones)

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Sansa ha subito una delle migliori evoluzioni in Game of Thrones. Da ragazza fragile e ingenua (e a tratti piuttosto irritante) si è infatti trasformata in una leader forte e risoluta, capace di grande saggezza. Vittima di abusi sia psicologici che fisici, la Lady di Grande Inverno non si è mai piegata ai suoi aguzzini, dimostrando una forza di volontà ammirevole. Forgiata dalle sue terribili esperienze, con il passare delle stagioni Sansa ha imparato ad approcciarsi al mondo di Westeros con diplomazia e intelligenza, sfruttando la sua abilità politica e una sicurezza di sé che non l’ha mai fermata dall’esprimere il suo pensiero. Audace e anche sarcastica, la giovane Stark ci ha infatti offerto osservazioni brillanti (che sono passate anche nella nostra mente), così come commenti pungenti su coloro che le stavano intorno.

Basti pensare al modo in cui sfida Joffrey alla fine della prima stagione, suggerendo che forse sarà Robb a regalarle la sua testa mozzata. O alla consapevolezza di essere stata terribile durante l’infanzia passata con Jon, così come quella dei veri motivi che hanno spinto il fratello a inchinarsi a Daenerys. Diventata una vera e propria consigliera per il Re del Nord, Sansa esprimerà le stesse preoccupazioni del pubblico, ovvero vedere Jon commettere gli stessi errori del padre e del fratello che, per quanto onorevoli, non erano stati abbastanza astuti nelle loro azioni. Ultimi ma non meno importanti sono i commenti rivolti a Tyrion ed Edmure: con “I used to think you were the cleverest man alive” e “Uncle, please sit”, Sansa non ha potuto che farsi voce di tutto il pubblico.

3) Dean e Becky (Supernatural)

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Nel corso delle sue 15 stagioni, Supernatural ha usato più volte la meta-narrazione, commentandosi e prendendosi in giro attraverso i suoi personaggi (così come è successo in Buffy). Questa tecnica narrativa ha iniziato ad avere una grande importanza con la reintroduzione di Chuck, creatore non solo dell’universo ma anche delle linee narrative nelle quali abbiamo visto barcamenarsi i protagonisti. Ma ancor prima che Dio diventasse una parte integrante della storia, lo show ha sfruttato altri personaggi per commentare diverse scelte narrative. Prendiamo Dean: in “Yellow Fever” il più grande dei fratelli Winchester viene colpito da una febbre da fantasma, un male che colpisce i “bulli” e che porta inevitabilmente alla morte. Spaventato sempre di più da ogni cosa, Dean si lascerà andare a un monologo esilarante in cui sottolinea quanto la vita da cacciatore sia pericolosa e assurda.

Dare la caccia ai fantasmi, cercare di proposito mostri che vogliono ucciderli (o mangiarli), il pessimo cibo dei fast food e la vita in motel. Tutti elementi che abbiamo imparato ad associare alla vita dei due Cacciatori ma che, se visti da una prospettiva esterna, sono effettivamente la ricetta per un’esistenza distruttiva. Come afferma lo stesso Dean, chi vorrebbe una vita del genere? Il flusso di coscienza dell’uomo è esilarante, ma anche lo specchio di quello che molti di noi hanno pensato. Al contrario, il personaggio di Becky incarna una parte specifica del fandom di Supernatural: tutte quelle fangirl fin troppo entusiaste, che spesso hanno mostrato atteggiamenti tossici. Fortunatamente, con il passare delle stagioni la ragazza è cresciuta e migliorata, pur continuando a offrirci meta-commenti interessanti. Basti pensare alla 15×04, episodio in cui esprimerà il suo disappunto per il finale oscuro e stantio scritto da Chuck, in cui non c’è alcuna traccia di Castiel o di rock classico.

4) Dawn è nei guai. Deve essere martedì! (Buffy)

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Once More with Feeling è sicuramente uno dei migliori episodi di Buffy.

Una puntata che ha saputo sfruttare la musica sia per analizzare i personaggi che per portare avanti la storia. Difatti, questa parentesi musicale non è stata fine a se stessa, ma ha portato a sviluppi importanti nelle storyline di diversi personaggi: Buffy rivela finalmente alla Scooby Gang di essere stata sottratta dal Paradiso, Tara scopre che Willow le ha cancellato la memoria per farle dimenticare un litigio, Giles si rende conto di dover abbandonare la sua Cacciatrice. E che dire dell’attesissimo bacio fra Buffy e Spike? Ogni elemento di Once More with Feeling è stato costruito con intelligenza e maestria, dando così vita a un piccolo capolavoro.

Contraddistinto da una scrittura intelligente e consapevole, lo show ha potuto sempre contare su dialoghi brillanti, ricchi di neologismi e di riferimenti alla pop culture. Così come di meta-commenti che hanno reso lo show ancor più interessante. Uno dei casi più eclatanti lo troviamo proprio in questo episodio della sesta stagione: “Dawn’s in trouble. Must be Tuesday” potrà sembrare un commento casuale, ma non è così. Difatti, quando Buffy è andata in onda per la prima volta, gli episodi uscivano di martedì, sia su UPN che su WB.

Dunque ci troviamo di fronte a una battuta che, per chi ha seguito Buffy in diretta, avrà sicuramente fatto esclamare ‘È esattamente ciò che stavo pensando!’.

5) L’inevitabile attrazione fra Fleabag e il Prete Sexy (Fleabag)

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Uno degli aspetti più interessanti di Fleabag è sicuramente la costante rottura della quarta parete da parte della protagonista. Grazie a questo escamotage, il pubblico ha potuto sentirsi parte integrante della storia della stravagante Fleabag, costantemente in lotta con i suoi demoni. Difatti, nel corso di due stagioni l’abbiamo vista oscillare fra una sarcastica rabbia e un sensuale dolore, fra il desiderio di migliorarsi e la convinzione di non essere degna di redenzione. Tuttavia, nonostante tutto, la protagonista alla fine ha trovato il modo di crescere e migliorarsi, soprattutto grazie al profondo legame instaurato con il Prete Sexy.

Per quanto fosse proibito, il loro amore sarà infatti capace di guarire Fleabag, di farle rendere conto quanto possa finalmente voltare pagina e affrontare il prossimo capitolo della sua vita. Sin dall’inizio della seconda stagione era chiaro che i due protagonisti avrebbero condiviso un momento di intimità, e le nostre supposizioni hanno trovato conferma nel quinto episodio. Ancor prima che il Prete esordisse con “We’re going to have sex, aren’t we?”, tutto il pubblico stava già pensando alla stessa identica cosa. Un risvolto piuttosto scontato, ma che non ha comunque tolto nulla né alla scena né allo show nel suo complesso.

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