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Blindspot e la rinascita di Jane Doe

Noi telefilm addicted ne abbiamo vista di acqua passare sotto i ponti e quasi diventiamo scettici quando ci arriva la notizia di una nuova serie Tv di genere poliziesco.
Di conseguenza, per sorprendere gente come noi, c’è bisogno di sostanza: un contenuto eccellente ed una forma altrettanto perfetta.
Blindspot è un prodotto che sin dall’inizio regala quella forma e quel contenuto che sono propri del meglio del repertorio americano.

Blindspot si presenta come si presentano tutte le serie con ottime potenzialità di riuscita. Basta solo saperle sfruttare al meglio.

Insomma, Blindspot ha tutte le carte in regola per diventare un cult. Gli elementi che servono per trasformare un pilot discreto in qualcosa di geniale ci sono tutti.
La novità introdotta che ci permette di dire tutto ciò con cognizione di causa è la progressiva modulazione della vicenda. La prima puntata ci ha portati là dove Jane è stata ritrovata, ci ha fatto conoscere Kurt, l’apparente agente freddo e calcolatore e ha messo sul tavolo vari spunti di riflessione.

Blindspot KurtLa verità è qualcosa che deve essere scoperta in maniera lenta e precisa, Blindspot è stato costruito interamente su questo metodo di indagine: piccole verità che vengono pian piano scoperte episodio dopo episodio e una grande, direi immensa, verità che avrà risposta soltanto quando si riusciranno a mettere insieme una miriade di tasselli chiave.

Uno dei problemi che Blindspot potrebbe avere è la risoluzione di queste verità, cosa accadrà dopo essere riusciti a capire da dove vengono quei tatuaggi? La serie continuerà ad appoggiarsi in eterno sulle indagini sui tatuaggi di Jane diventando così un poliziesco alternativo, ma pur sempre un poliziesco?! Tante domande che avranno risposta nel tempo.

L’innocenza di Jane e la bonaria aggressività di Kurt vanno d’accordo su molti fronti e dopo aver scoperto ulteriori verità sull’identità di Jane, lavorare insieme non fa che rafforzare questo rapporto. Un rapporto che avrà una svolta fin da subito, ma che deve, tuttora, affrontare degli ostacoli e deve sopravvivere nonostante le tante bugie e le tante omissioni.

Blindspot Kurt WellerJane e Kurt, due personaggi strani, che hanno tanto da raccontare ma che preferiscono essere schivi riguardo la propria vita privata e in generale, riguardo la loro sfera interiore.
Jane si ritrova a dover fare i conti con una realtà che non le appartiene, a dover lavorare con persone che sono tutto fuorché accondiscendenti. Viene ritrovata nella stazione centrale di New York dentro un borsone, ricoperta di tatuaggi dei quali non si sa assolutamente nulla, se non che serviranno all’FBI per risolvere casi importanti. Insomma, non è per lei una situazione vantaggiosa nè stabile. Ed è chiaro che qualunque reazione avrà al mondo è in un certo senso giustificata.

blindspotGli elementi da sviscerare sono tantissimi, la storyline è soggetta a stravolgimenti e flashback che non guastano mai.
Blindspot è una serie Tv nuova, nel vero senso della parola. Trasporta il telespettatore in una dimensione reale ma tutt’altro che tranquilla: ricca di suspance e dinamicità. Gli sviluppi per ora sono interessanti, ma manca ancora qualcosa, c’è ancora bisogno di qualche dettaglio per far decollare la narrazione.

Bindspot JaneUna cosa bisogna dirla, Jane rientra in quella categoria di donne con gli attributi che negli ultimi anni ha investito totalmente l’ambiente delle serie Tv, di questo non ne avremo mai abbastanza. E’ simbolo di un cambiamento nel settaggio seriale, di un ribaltamento dei personaggi e delle ambientazioni. Una delle tante modifiche che è giusto apportare e che dopotutto migliorano la qualità di una serie.

L’unica cosa che ci è concessa fare adesso è aspettare ed essere diretti testimoni degli sviluppi dell’intera vicenda, nella speranza che tutti questi elementi vengano sfruttati al meglio!