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7 bellissime Serie Tv che erano state accolte inizialmente con grande diffidenza

Avete mai avvertito un certo brivido dietro la schiena in seguito all’annuncio di una serie tv? Quel sano timore di un progetto che non convince a pieno, vuoi per pretese magari troppo elevate o per riferimenti un po’ difficili da emulare. Alzi la mano, ad esempio, chi credeva che la magnificenza di Breaking Bad non potesse mai essere raggiunta da un suo spin-off o o chi, tornando a Westeros, non ha avvertito, insieme all’impazienza, un senso di paura per non riuscire a vivere l’esperienza desiderata. Eppure, Better Call Saul è stata una serie grandiosa e House of the Dragon ha iniziato alla grande il percorso per esserlo.

Insomma, nel mondo delle serie tv non è raro che le aspettative vengano completamente travisate. Spesso accade in modo negativo, con serie dall’alto potenziale che si rivelano incredibili delusioni, ma alcune volte abbiamo assistito anche allo scenario inverso, alla realizzazione di serie tv bellissime che inizialmente erano state accolte con grandissima diffidenza dal pubblico. Nella maggior parte dei casi questo sentimento avverso è nato da precedenti illustri, come possono essere Breaking Bad e Game of Thrones nel caso di Better Call Saul e House of the Dragon, altre volte hanno concorso altri fattori a creare questa condizione. Andiamo, dunque, alla scoperta di sette serie tv che, a dispetto dell’iniziale diffidenza con cui sono state accolte, si sono rivelate bellissime e amatissime.

1. Better Call Saul

8 febbraio 2015, una data che forse a molti non dice nulla, ma che risulta molto evocativa per i fan di Breaking Bad. L’amatissima serie creata da Vince Gilligan era terminata da quasi due anni e col primo episodio di Better Call Saul si tornava, non senza preoccupazione, nel mondo di Walter White. Come accade quasi sempre per le produzioni legate a serie di assoluto successo, l’esordio di quell’imprevedibile spin-off dedicato a Saul Goodman suscitava ben più di un pensiero ai fan, timorosi di vedere quell’apparato narrativo che avevano tanto amato deteriorato da una nuova narrazione. La storia è stata poi ben diversa.

Raggiungere i livelli di Breaking Bad era difficile, quasi impensabile: Better Call Saul non solo ci è riuscita, ma secondo molti li ha anche superati. Un risultato andato, forse, ben oltre le più rosee aspettative anche dei fan più ottimisti. Quest’anno la serie incentrata su Saul Goodman ha terminato la sua corsa, un viaggio bellissimo lungo sette anni e sei stagioni, impreziosito da un numero vertiginoso di premi e riconoscimenti. Better Call Saul è la dimostrazione vivente di come ogni previsione iniziale può contare davvero poco quando in campo c’è una produzione di livello che sa cosa vuole mettere in scena e quali obiettivi raggiungere.

2. Andor

Andor è una delle più grandi rivelazioni del 2022. La serie tratta dall’universo di Star Wars è arrivata in sordina, un progetto a cui pochi hanno prestato attenzione, per diversi motivi. Innanzitutto il protagonista, un personaggio decisamente secondario della saga di Star Wars, apparso in un solo film, peraltro spin-off della serie originale. Stiamo parlando, naturalmente, di Cassian Andor in Rogue One. Per di più, la serie si proponeva di indagare un periodo oscuro della storia della galassia, poco affrontato nelle altre produzioni, più che altro in quelle live action, e privo di personaggi iconici. Infine, ciliegina sulla torta, Andor ha seguito due serie abbastanza deludenti, The Book of Boba Fett e soprattutto Obi-Wan Kenobi. Insomma, in pochi avrebbero scommesso su Andor, ma quei pochi avrebbero vinto tantissimo.

Al contrario della serie con Ewan McGregor sopracitata, partita con aspettative altissime e decisamente deludente, Andor ha dovuto fare i conti con la diffidenza iniziale, allontanandola però già dopo le primissime puntate. La serie di Disney Plus è un unicum nell’universo di Star Wars, una serie matura e impegnata, che sa arricchire l’intera narrazione del franchise sia a livello tematico che soprattutto concettuale. Per la prima volta, con Andor, si ragiona sulle ideologie che connotano la Ribellione e l’Impero, le due grandi forze del mondo di Star Wars, e per la prima volta vediamo una storia collettiva, più umana, volta all’identificazione con la realtà. Andor è una gemma inaspettata nell’universo di Star Wars: arrivata tra la diffidenza generale, rischia di essere una delle migliori serie del franchise, al pari di The Mandalorian.

Better Call Saul
Andor (640×340)

House of the Dragon

Qui siamo davvero all’apice della diffidenza. Il finale di Game of Thrones è uno dei più discussi di tutta la storia delle serie tv, capace di gettare addirittura un’ombra su una delle produzioni più amate e riuscite di sempre. Game of Thrones è stata forse la serie col più ampio seguito mediatico degli ultimi anni e il finale ha fatto così tanto rumore da inficiare anche i progetti successivi. Da qui venivano molte delle perplessità che hanno circondato House of the Dragon, primo dei molti spin-off che animeranno il franchise. A questo si aggiunge la paura di non poter raggiungere i livelli altissimi che hanno contrassegnato gran parte del percorso di Game of Thrones e così otteniamo la miscela di diffidenza che ha accolto la nuova serie tratta dai libri di George R. R. Martin.

È bastato, però, soltanto il primo episodio a spazzare via tutti i timori del lancio. La prima stagione di House of the Dragon è stata semplicemente grandiosa, in ogni suo aspetto. Dalla trama, alle ambientazioni fino al cast sensazionale: un tripudio vero e proprio per una serie che promette di dominare la scena negli anni avvenire. Chiaramente, House of the Dragon, a differenza di Better Call Saul, è chiamata ancora alla prova delle stagioni successive, ampiamente superata dallo spin-off di Breaking Bad. La diffidenza che ha circondato l’esordio della serie, però, non si respira più e House of the Dragon è già un trionfo, in attesa di tornare a Westeros e riprendere le fila della storia di Rhaenyra e Daemon. Solo il tempo, poi, dirà se questo spin-off raggiungerà i livelli di Game of Thrones o se addirittura riuscirà a fare meglio.

Better Call Saul e le altre bellissime serie: Skam Italia

Siamo davanti al primo, e spoileriamo unico, prodotto italiano di questa lista. Questo perché Skam Italia è davvero un unicum nella serialità italiana, occupa uno spazio tutto suo, che si è guadagnato dovendo vincere moltissime diffidenze. Intorno alle serie italiane, soprattutto qualche anno fa, aleggiavano ancora moltissimi stereotipi legati a una produzione classica, in stile fiction, priva di quel rinnovamento che invece stava segnando il cinema. Un rinnovamento che invece ha finito per invetrire anche il mondo delle serie tv, con produzioni sempre più ambiziose e spregiudicate, di cui Skam Italia rappresenta una sorta di bandiera.

A far crescere la diffidenza c’era anche l’originale da cui la serie di TIMVision (poi portata avanti da Netflix) prendeva spunto, quel format norvegese che ha saputo raccogliere un successo globale. In pochi pensavano che anche l’Italia avrebbe saputo raccontare i tormenti e i disagi del mondo adolescenziale con la cura e il tatto propri di Skam, ma non solo c’è la fatta, bensì si è spinta anche più avanti. Skam Italia è andata oltre il suo originale norvegese, con una quinta stagione completamente inedita, che rappresenta la ciliegina sulla torta di un lavoro magnifico. La serie ha saputo affrontare tematiche molto delicate con efficacia, senza stereotipi o discorsi patinati. È riuscita a fotografare il mondo degli adolescenti nei suoi aspetti più problematici come mai fatto in Italia, diventando un vero e proprio punto di riferimento per migliaia di spettatori. Un successo dovuto anche a un grande cast, capace di lanciare nuove stelle che ora stanno splendendo con forza, da Federico Cesari a Ludovico Tersigni e Ludovica Martino. Il lavoro di Skam Italia è stato semplicemente eccellente, soprattutto considerando le enormi diffidenze di partenza.

Hannibal

Una delle paure più grandi di appassionati di serie tv e cinema è quella di vedere personaggi amatissimi con volti nuovi. È il cruccio che segue interpretazioni iconiche: qualcun altro riuscirà mai a rendere nuovamente giustizia a quel personaggio?Probabilmente nel 1991 nessuno pensava che il volto di Hannibal Lecter potesse essere diverso da quello di Anthony Hopkins, ma col tempo il pubblico ha dovuto fare i conti con nuove versioni dello spietato killer e ha anche imparato ad amarle.

Questo è ciò che è successo, in particolare, con Mads Mikkelsen, interprete di Hannibal Lecter nella serie Hannibal, in onda con tre stagioni dal 2013 al 2015. Qui le diffidenze sorgevano da diversi fattori, non solo dal volto nuovo del protagonista, ma anche dal punto di vista secondo cui la storia veniva raccontata, all’impronta della collaborazione tra il killer e un ambizioso profiler dell’FBI: Will Graham. Una narrazione inedita, che ha ben presto conquistato gli spettatori. Hannibal è stata una serie amatissima, capace anche di ottenere diversi riconoscimenti, molti dei quali proprio grazie a Mads Mikkelsen, che ha raccolto al meglio l’onere d’interpretare uno dei personaggi più iconici dell’intera cinematografia mondiale, senza sentirne eccessivamente il peso.

Better Call Saul
Hannibal (640×340)

Better Call Saul e le altre bellissime serie: Sherlock

Il discorso fatto sopra per Hannibal può essere ripreso, e anche ampliato, per Sherlock. Siamo davanti a uno dei personaggi più iconici e amati della letteratura mondiale, ovviamene Sherlock Holmes, e già renderlo in live action comporta una serie di rischi. Sherlock non solo si cimenta in questa impresa, ma decide anche di cambiare completamente periodo storico, calando le avventure del detective nei nostri giorni. Il tutto, inoltre, quando un anno primo al cinema è uscito un film molto ambizioso proprio su Sherlock Holmes, con Robert Downey Jr nei panni del protagonista. Insomma, da queste premesse possiamo capire chiaramente quanta diffidenza circondasse Sherlock al suo esordio nel 2010, ma i risultati della serie sono stati sensazionali.

La produzione di Steven Moffat e Mark Gatiss ha saputo rompere ogni schema convenzionale, non solo a livello narrativo, ma anche formale, puntando su stagioni da appena tre episodi, lunghi però 90 minuti. Come fossero una serie di trilogie. Un format inusuale, soprattutto per il tempo, che ha conquistato gli spettatori. A contribuire al successo di Sherlock ci ha pensato anche il cast, con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman spettacolari nei ruoli di Holmes e Watson. Sherlock è stato un grandissimo successo, riconosciuto anche da moltissime candidature agli Emmy, e la dimostrazione che con le giuste idee ogni standard può essere abbattuto e rivisitato.

Cobra Kai

Chiudiamo questa rassegna con una delle serie che forse ha suscitato più diffidenza in assoluto al suo annuncio: Cobra Kai. In pochi avvertivano l’esigenza di un sequel del franchise di Karate Kid, considerando anche che l’ultimo film del franchise, il remake del 2010 Karate Kid – La leggenda continua, aveva completamente cambiato rotta introducendo il kung fu al posto del karate. Insomma, alla sua uscita nel 2018 Cobra Kai aveva suscitato più di qualche perplessità e soprattutto il timore che i fasti della saga originaria non potessero essere ripercorsi. Nulla di più sbagliato.

Cobra Kai è stata una delle serie più sorprendenti degli ultimi anni. In quattro anni, dal 2018 al 2022, sono uscite ben cinque stagioni della serie, segno dell’enorme vena creativa che c’è dietro la produzione. Cobra Kai ha saputo riprendere gli stilemi e i toni della saga originaria e applicarli a nuove storie e personaggi inediti, rinnovando così un franchise molto amato, ma pesantemente ancorato al passato. La forza di Cobra Kai è stata proprio quella di saper coniugare innovazione e tradizione, dando ai fan ciò che volevano, ma occupando un posto ben definito e riconoscibile nel panorama odierno. Scommessa vinta, quindi, con Cobra Kai, che come tutte le altre produzioni di questa lista, da Better Call Saul fino ad Andor e House of the Dragon, ha saputo vincere la diffidenza iniziale e diventare una serie tv bellissima e di assoluto successo.