4) Il treno di Snowpiercer

Torna lo scenario apocalittico, con in Silo. E torna anche un’ambientazione estremamente affascinante, maggiormente spoglia però di una delle componenti che abbiamo visto sinora. In Snowpercier troviamo un modo caduto in una nuova era glaciale e i sopravvissuti alla catastrofe si trovano su un treno che viaggia in maniera perpetua attraverso le distese di ghiaccio. Quella componente che viene un po’ meno è quella del mistero, meno centrale rispetto alle ambientazioni che abbiamo visto in Lost, From o nella stessa Silo.
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Non di meno, però, uscire dal treno di Snowpiercer è impossibile. Questo, proprio come le altre cornici che abbiamo visto, crea una vera e propria micro-società, la cui instabilità finisce al centro del racconto. Le differenze tra i vari passeggeri che si trovano sul treno diventano presto motivo di tensione, fino a esplodere in aperti scontri. La serie tv trae spunto dal fumetto francofono Le Transperceneige ed è andata avanti per quattro stagioni. Il suo percorso, purtroppo, non è sempre filato liscio. A dispetto di ottime potenzialità, col passare del tempo la serie ha vissuto qualche intoppo di troppo, arrivando a conclusione senza troppo clamore. La quarta e ultima stagione, ad esempio, in Italia è rimasta inedita.
Non mancano però gli spunti d’interesse in Snowpiercer. L’ambientazione suggestiva è uno degli elementi più riusciti, ma in generale il racconto è estremamente godibile. Dall’opera originale è stato tratto anche un film del 2013, diretto dal regista premio Oscar Bong Joon-Ho, al debutto in lingua inglese proprio con questo lavoro. La serie tv si pone come un prequel della pellicola, raccontando gli eventi a partire da otto anni prima rispetto a ciò che abbiamo visto nel film.