L’eccesso, spesso, conduce all’opposto.
Spiega quell’estremo nella maniera in cui sarebbe stato altrimenti impossibile spiegarlo, se non ridimensionandone il significato.
Un’illustrazione geometrica che assume la forma di un’iperbole che curva all’eccesso, esagerando, creando un percorso bilaterale con due punti intoccabili, diametralmente antistanti ed intangibili, ma terribilmente vicini.
Questo è il modus operandi di Stanley Kubrick: la ricerca dell’esagerazione, visiva e concettuale, per far luce su un traguardo tridimensionale, cominciando da una partenza poligonale, e percorrendo un insieme di segmenti costituenti.
Il cinema diviene così un’opera plastica, con una struttura solida di una geometria che fornisce “punti di riferimento” altrimenti assenti.
Come forma procedurale di un atto di “costruzione”, la ragione prende il posto della geometria strutturale che forma lo scheletro dell’opera per poi venire snaturata con la curva necessaria a descrivere il processo che porta alla pazzia.
La trasposizione visiva diviene così sintetizzabile in una singola stringa binaria, in un codice, riciclabile all’infinito per rendere visibile ogni tipo di trasformazione.
Così, nell’esagerazione e nell’eccesso, Kubrick sintetizza la “sezione aurea” del cinema e la adorna con l’angosciante imperfezione umana rendendo vivibile il disagio in maniera socialmente condivisa.
Poiché si sa che “se può essere scritto, e pensato, può essere filmato“.
L’ascissa della pazzia e l’ordinata della ragione formano i cinque punti di congiunzione dello sconfinato diagramma delle serie televisive, per offrire una proposta “pentagonale”:
queste sono le cinque serie televisive da non perdere se sei un fan di Stanley Kubrick.
1. Mr Robot
Un thriller-drama che tratta le vicende di Elliot Alderson, giovane ingegnere informatico che lavora presso l’azienda Allsafe.
Il profilo psicologico di Elliot è tendente alla devianza sociale, condita da stati d’ansia e sociofobia, che sublima nell’azione svolta tramite il suo lavoro: fuori dalla Allsafe, Elliot assume il ruolo volontariamente acquisito di investigatore hacker al fine di snodare gli intricati e scabrosi segreti e vizi incarnati nella società dalla quale si sente visceralmente soppresso.
La trama di “Mr Robot” emerge con la stessa esplosione utile ad evitare un’implosione: la necessità di insurrezione.
Elliot riceverà una sorta di “chiamata alle armi”, venendo avvicinato da Mr Robot, una misteriosa identità anarchica, parte degli hacktivisti, intenta a disarmare il potere ladro e dominante delle multinazionali e di chi destreggia il potere.
Kubrick è apertamente considerato l’esempio principale dello stile ed il pensiero di Sam Esmail, il quale ha avuto l’artistica accortezza di tributarlo in numerose riprese, tra cui, in maniera più evidente, i frame degli opening credits di prima e quinta puntata (omaggi evidenti a Shining) della prima stagione.
“Arancia Meccanica” è indubbiamente il capolavoro che più ha condizionato l’opera di Esmail: l’elemento dell’oppressione sociale repressa, sublimata in violenza e reiterazione di proteste a voce alta di chi, già per indole poi per indotta sudditanza, è a riserva di decibel e cerca in maniera talvolta autodistruttiva un mezzo di espressione alternativo.