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Ho visto la prima puntata di Riverdale: ecco cosa ne penso

Ogni tanto mi rendo conto che tutti hanno visto una Serie Tv appena uscita e io sono l’unico che proprio non ne ha sentito parlare. Ad esempio è successo con American Vandal. Quindi mi ci sono messo di buona volontà e l’ho finita in un paio di giorni per poi guardare negli occhi gli amici e mentire dicendo che l’avevo vista prima di loro sennò se ne escono con: “eh, lo fai pure per lavoro, ti pare che non l’hai vista?” “Eh no ragazzi, ho una vita pure, esistono anche gli amici e le ragazze, i viaggi, ecc” ma questa risposta non posso darla. Una sera mi parlano di questa Riverdale, un crime che è anche un teen drama che è anche scritto bene, molto meglio di questo, molto meglio di quello e così via.

Questa volta ho ammesso la mia ignoranza e anzi mi sono ripromesso di vedere almeno la prima puntata e di destrutturarla a dovere. Ed ecco cosa penso del pilot di Riverdale.

1) Ambientazione, o meglio furbata numero 1

La cittadina americana standard dove abbiamo visto It, stand By me, Pet Sematary, insomma il non luogo dove dei poveri adolescenti finiscono tra le grinfie dei torbidi piani di Steven King. Che poi è la stessa cittadina dei Goonies, o di E.T., di Breakfast Club oppure, più recentemente, la stessa cittadina di 13 Reasons Why e di American Vandal. O la stessa di tutti gli episodi di Nightmare o di Venerdì 13. Questo per dire fondamentalmente che a Riverdale qualunque maniaco di film/Serie Tv si trova perfettamente a casa e a suo agio.

Funziona per attirare l’esercito di appassionati del genere, che siano americani, italiani o di qualunque altro stato civilizzato. Perché fin da bambini siamo abituati a vedere storie di bambini/adolescenti alle prese con il soprannaturale o il thriller in quest’arena e finisce che ci sembra di aver vissuto quelle storie, ci sembra la nostra adolescenza stessa sia avvenuta in un posto così. Quindi, anche se Riverdale ha come protagonisti dei liceali, noi trentenni finiamo per seguirla ed immedesimarci lo stesso proprio grazie all’ambientazione. Chiaramente una cosa molto paracula, ma non c’è niente da fare, funziona e devo chinare il capo. E questo vale per Riverdale come per tutte le Serie Tv con un’ambientazione simile che saranno fatte da ora in avanti fino al collasso del nostro pianeta. Perché fin dal primo fotogramma della prima puntata, che mostra la cittadina vista dall’alto con voce fuori campo che ci guida come fossimo in Gossip Girl, io mi dico che la seguirò perché mi sento a casa.

Riverdale

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