Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » RECENSIONI » Petra 1×01 – Tra grilli e tarantole

Petra 1×01 – Tra grilli e tarantole

Petra, miniserie Sky prodotta da Cattleya in associazione con Bartlebyfilm, potrebbe rivelarsi una scommessa interessante delineando sin dalla 1×01, andata in onda su Sky lunedì 14 settembre, il profilo di una protagonista sagace. Petra Delicato, interpretata da una eclettica Paola Cortellesi, è una donna anticonformista con due matrimoni alle spalle e una carriera da avvocato che sembra non rimpiangere affatto. Da due anni vive in un appartamento senza aver mai svuotato gli scatoloni e avendo come animali domestici dei grilli e una tarantola. Non danno problemi o fastidi, così giustifica con indifferenza, al suo collega e vice ispettore Antonio Monte (interpretato da Andrea Pennacchi), la presenza degli inusuali animaletti in casa sua.

Questi dettagli, in Petra 1×01, anticipano dunque una personalità solitaria e che non ama molto socializzare.

La prima puntata di questa miniserie, tratta dai romanzi della scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett, introduce la protagonista sulle note di Hunger dei Florence and the Machine. La scelta non è casuale ma sembra voler anticipare lo stato d’animo di Petra e i motivi che hanno cambiato la sua vita, portandola anche a lavorare nell’archivio della polizia e non più come ispettore sul campo. Le parole di Hunger si riferiscono a una fame d’amore, dove tuttavia l’amore diventa metafora per qualsiasi cosa, anche della ricerca di sé, di un lavoro che soddisfi, di una vita desiderata, di qualcosa che sia di più di ciò che si ha o di ciò che si è perché lo scopo è quello di colmare il vuoto avvertito dentro.

Lei sa che donna era Petra prima? Era un avvocato di successo, ambiziosa, raffinata. Non andava mai a letto senza una flûte di Champagne ghiacciatissimo […] nelle conversazioni era sempre quel mezzo tono sotto gli altri, mai una parola fuori posto.

Nicola

Questa è la descrizione pungente e provocatoria che il secondo ex marito di Petra, Nicola, fa di lei durante una cena a cui sia la protagonista che il suo collega Antonio Monte partecipano imbarazzati. Gli unici due incontri tra lei e Nicola in questa puntata sottolineano il passato misterioso di Petra, suscitando la curiosità dello spettatore poiché è evidente che sarà questo il filo conduttore di tutte le quattro puntate. Inoltre si avverte chiaramente un prima e un dopo di Petra, ma ciò che ci chiediamo è quale evento o quale consapevolezza l’abbiano cambiata a tal punto. Lei infatti ora è diretta, sboccata, rude, incurante della gente che la circonda, sembra vivere in un mondo tutto suo e si getta facilmente nella mischia pur di raggiungere i suoi obiettivi.

In Petra 1×01 questo aspetto del suo carattere si svela specialmente dopo aver ottenuto il caso dello stupratore seriale.

Il colpevole marchia l’avambraccio delle sue vittime con dei simboli che, come Petra intuisce, uniti rappresentano una Rosa Dei Venti. E questa non è di certo la sua unica intuizione geniale durante le indagini e gli interrogatori perché, anche in un altro momento della puntata, isolandosi per un secondo nei suoi pensieri, intuisce che l’arma a scatto descritta dalle vittime debba far parte di un orologio modificato. Così, dopo due anni di lavoro passati a smistare documenti in una stanza buia e umida del sotterraneo, Petra può finalmente tornare a lavorare sul campo sostituendo l’ispettore a capo del caso, che ha avuto un infortunio. Tuttavia non è da sola ma affiancata dal già citato Antonio Monte, un uomo buffo, un po’ all’antica e apparentemente moralista. I due hanno caratteri totalmente diversi e anche il loro modo di lavorare li porta inizialmente a scontrarsi spesso. Tuttavia riescono pian piano a trovare un punto di contatto ponendo le basi di una fedele amicizia.

Petra

Un aspetto interessante è che la protagonista, nonostante la bravura dimostrata nelle indagini che alla fine dell’episodio le varrà un posto nella omicidi, non è infallibile. Né lei né il vice ispettore riescono a prevedere e a impedire l’assassinio sia dello stupratore, Alex, sia di Salomé, una delle ragazze vittime della violenza. I dettagli della seconda aggressione sono anche più macabri ma determinanti poiché conducono Petra e Antonio alla soluzione: il colpevole di entrambi gli omicidi è Luisa, la sorellastra e amante di Alex.

Non possiamo cantar vittoria troppo presto perché Petra 1×01 potrebbe anche essere l’inizio di un fallimento.

Nonostante il passato sconosciuto della protagonista, che confonde e attira il pubblico, la miniserie si inserisce pacatamente nel filone dei procedural, presentando puntata dopo puntata un caso diverso. Dunque non parliamo di un prodotto dalla struttura originale o dinamica, anche perché si tratta di un format che da anni viene sfruttato dai crime e dai medical drama statunitensi e britannici come Sherlock, Criminal Minds, Grey’s Anatomy e molti altri. Tuttavia è da ammirare che finalmente anche in Italia (dopo l’apprezzabile tentativo di “Non Uccidere“) gli sceneggiatori e i produttori abbiano deciso di competere a livello internazionale, traendo sapientemente spunto da prodotti affermati. La fotografia e il coloring scelti rispecchiano l’atmosfera e le emozioni dei personaggi che oscillano tra frustrazione, malinconia, soddisfazione e tristezza. I toni prevalenti sono infatti scuri ma a volte alternati con alcuni un po’ più tenui e omogenei che a tratti ricordano quelli di Broadchurch.

Petra

La sceneggiatura di Petra 1×01, scritta da Maria Sole Tognazzi, a volte pecca di incoerenza a causa della poca credibilità e debolezza di alcune spiegazioni. Infatti se alcuni eventi si verificano rispondendo a una logica di fondo, ve ne sono poi altri inseriti casualmente o privati di una spiegazione coerente. A titolo d’esempio consideriamo la scelta di Alex di marchiare proprio con l’orologio le sue vittime, imprimendo su di loro il disegno di una Rosa Dei Venti. Una spiegazione possibile è che tutto avesse a che fare con suo padre che portava sul braccio un disegno simile.

Tuttavia il padre non ha alcun ruolo negli stupri e ancor meno un legame con le ragazzine.

Dunque se l’intento era quello di dare forma a un cattivo, anzi a più di uno se consideriamo il personaggio di Luisa, psicologicamente complesso e interessante, allora l’obiettivo non è stato raggiunto. Inoltre le vittime, interrogate frettolosamente senza che venisse mostrata una prassi medico-psicologica, appaiono figure marginali in una puntata in cui sarebbero dovute essere uno dei pilastri della trama.

Un’altra arma a doppio taglio è rappresentata dalla stessa Petra, poiché l’atteggiamento asociale, le deduzioni geniali, la freddezza dimostrata specialmente durante l’interrogatorio, l’ironia mista a un pizzico di ingenuità potrebbero renderla solo una versione femminile di molti investigatori visti e rivisiti, che guardano al modello supremo ma ormai abusato di Sherlock Holmes.

Nonostante i timori e i dubbi, comunque, Petra 1×01 si rivela una piacevole puntata che ci introduce a una storia con del potenziale.

LEGGI ANCHE – Non solo Petra: cosa ha funzionato nella prima stagione di Curon