L’ultima puntata di Pam & Tommy inizia con una palpabile insoddisfazione tesa. I protagonisti continuano a portare avanti i propri progetti, in ambito musicale e recitativo. Ma, con un triste parallelismo tra l’andamento della storia stessa e le loro carriere, il successo sfavillante non è che apparente e dietro una vittoria si nasconde una caduta rovinosa.
Penthouse ha ormai pubblicato le foto. Pervertiti, direttori di casting, amici; ecco le persone che fameliche guarderanno le nudità di Pamela Anderson. E viene da chiedersi se la sua carriera come attrice drammatica fosse segnata fin dall’inizio, relegata sempre al ruolo di perenne modella, o se sia stata stroncata sul nascere proprio dal video hard. “Sono una barzelletta“: nessuno, nemmeno la produzione di un film parodistico la vuole come protagonista. Quello che continua a sperare è che finalmente si smetta di parlare del sextape. Come sempre, le parole di Tommy Lee che intendono consolarla non fanno che anticipare il prossimo duro colpo da incassare: ormai è già in tv, sulle riviste… non è rimasto nessun altro posto! Eccetto internet: un sito porno, che lo distribuisce ovunque nel mondo a chiunque abbia un computer, direttamente a casa senza costi aggiuntivi.
La scena più drammatica arriva come un colpo di pistola: ci lascia storditi, con le orecchie che fischiano per le grida e la consapevolezza di quello che significa, che ormai il dato è tratto.
Seth Warshavsky è disposto a comprare i diritti del video, assicurandosi l’esclusiva e togliendo il prodotto dal mercato. E Pam è stanca. Tanto che è pronta a cederli senza ricevere nulla in cambio, purché questa storia finisca e non esca fuori un altro modo perché venga visto il filmato.
Ma Tommy non è d’accordo. Iniziano a litigare, poi decidono di partire, proprio come avevano fatto quando avevano ripreso la loro vacanza. Ma nulla è più come prima: tutti li assalgono, li riconoscono, si complimentano con Tommy per la “terza gamba”, osservano Pam con disprezzo e desiderio. Le cose precipitano nel giro di pochi istanti e la frustrazione viene fuori, al punto che la presenza dell’altro diventa intollerabile. Tommy si ubriaca e riflette che, se la sua carriera da batterista dovesse fallire, avrebbe avuto un futuro nel porno. Celebre questa frase, meno il momento di sconforto in cui viene detta. Quando tornano a casa, lei ormai ha già capito che la loro relazione si sta spezzando. Che non ne può più del fatto che lui non capisca quanto sia pregiudicante per lei e quanto semplicemente Tommy le ricordi quell’incubo. Quando tutto si è trasformato in rabbia e delusione. Lei tace, lui urla. Più Tommy urla e manda a soqquadro la casa, meno Pam parla. E lui si sente schiacciare il petto dai pensieri. La fine è vicina.
La ruota della fortuna si muove nella direzione sbagliata. Intanto, Seth Rogen ha un’illuminazione e capisce di aver sbagliato. Ma ormai è troppo tardi. E così, mentre i cd dei Mötley Crüe restano invenduti per la maggior parte, troneggia nei negozi di dvd il video hard di Tommy Lee e Pamela Anderson.
Che non ci potesse essere un lieto fine a questa storia lo sapevamo. Ma l’abbiamo sperato, anche se inutilmente. A onor del vero, ho trovato questa conclusione quasi troppo frettolosa. Dopo aver esaminato passo per passo ogni aspetto della relazione tra Pam e Tommy, dopo aver visto ogni sciagura che ha provocato e attratto Rand, arriviamo a questa fine senza avere il tempo di realizzare che è la fine.
Senza avere il tempo di salutare i personaggi, li vediamo allontanarsi da noi e tra loro e, mentre la loro relazione arriva a un punto di non ritorno, prendere strade diverse.
Rand sceglie di fare almeno una cosa buona, di redimersi quantomeno agli occhi della sua ex moglie, sperando forse che lasciandosi tutto alle spalle il karma possa tornare dalla sua parte e sapendo che non potrà nulla per Pamela Anderson. La sua vita è ormai segnata. Torna così nell’ombra, mentre il mondo continua a ignorare la sua impresa.
La storia di Tommy e Pam volge al termine. E il punto fine lo viene messo durante la loro lite a casa: “è la fine”. Il mondo si è insinuato nel loro rapporto, li ha vivisezionati, venduti e sbranati. E non ne resta più molto, solo brandelli: il video del matrimonio, momenti felici, attimi quotidiani e gesti pieni di dolcezza, un figlio tanto desiderato. E purtroppo, la macchia di un video intimo reso merce che ha, loro malgrado, assorbito tutta la serenità della coppia.
Questa serie è riuscita a farci empatizzare con delle celebrità estremamente lontane dal nostro quotidiano, a farci comprendere i loro sentimenti, ponendo l’accento sulla dolorosa realtà del porno, della privacy, della libertà sessuale delle donne e del reale possesso della proprie immagini.
Al finale è riservato il momento più malinconico. Pamela cambia il tatuaggio che aveva all’anulare e da Tommy lo trasforma in Mommy: ciò che aveva tanto voluto, la maternità, è accanto a lei, un promemoria sul suo anulare. Poi si alza e guarda le foto degli artisti famosi che erano andati dallo stesso tatuatore. Il suo sguardo si fissa sulla foto di Tommy Lee, sorridente e spontaneo come sempre. E un velo di nostalgico affetto la avvolge. Per noi resterà sempre un mistero come sarebbe andato il loro matrimonio, la loro carriera, se quella cassaforte non fosse mai stata rubata. Quello che Pam & Tommy ha messo in scena, sulla base di quanto raccontato nell’articolo di Amanda Chicago Lewis, è un amore travolgente e totalizzante, violento e genuino, tenero e premuroso. Che i due siano davvero – come si definiscono le star ancora oggi – “l’amore della propria vita” resterà un loro segreto. Almeno questo, resterà privato.
