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Medellin – La Recensione del film di Prime Video con Mike Tyson

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul film Medellin

Amazon Prime Video ha rilasciato, nella giornata di venerdì 2 giugno, Medellin, il nuovo film di Franck Gastambide, attore e regista francese che ricopre entrambi i ruoli in questa pellicola. Medellin è un un action movie in salsa Narcos, condito da un cast pieno di sorprese, tra cui la presenza del campione Mike Tyson e di alcune vecchie conoscenze delle serie tv. La nostra recensione con spoiler di Medellin.

Medellin: il nuovo action movie di Prime Video

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Medellin (640×427)

Medellin è l’ultima grossa produzione in casa Prime Video. Si tratta di un film che mischia gli elementi dei narcos movie a quelli dell’action classico all’americana. Il cast è composto principalmente da attori francesi, come Franck Gastambide (Stan), Ramzy Bedia (Reda) e Brahim Bouhel (Brahim), che interpretano i tre fratelli coinvolti in un “incidente diplomatico” internazionale. Brahim, il fratello minore di Reda e adottivo di Stan, è un influencer che basa la propria fama sulla sua innata somiglianza con Pablo Escobar, il re di tutti i narcos. Il ragazzo ha la brillante idea di fare un viaggio in Colombia, dove viene rapito dai narcos, spingendo Reda e Stan, due patiti della boxe, accompagnati dal fedele Chafix, a raggiungerlo per salvargli la vita. Il viaggio è fin da subito molto ostico, e la missione appare impossibile: i tre amici si ritrovano da soli in un paese straniero, conoscendo pochissimi la lingua, e finiscono ben presto per infilarsi in un totale disastro. Si apprende infatti che il rapimento era una strategia di marketing di Brahim per accrescere la propria fama. Purtroppo però i nostri amici lo scoprono in forte ritardo, ed ormai hanno già pensato di rapire il figlio del narcotrafficante più pericoloso del paese: El Diablo, interpretato da Raymond Cruz (indimenticabile Tuco Salamanca di Breaking Bad). Alla festa presto si aggiunge anche una risoluta poliziotta colombiana, Marissa, infiltratasi tra i narcos come cameriera in una bar. E’ proprio Marissa a condurre la ciurma dal grande Mike Tyson, interprete di Robbie, un ex cacciatore di narcotrafficanti che vive in una sorta di Bat caverna.

Medellin (640×480)

Il film prodotto dal colosso Amazon è un classico action movie ambientato tra le terre di Pablo Escobar, ma che prevalentemente vive dei tipici elementi dei Blockbuster d’azione americani. E’ sicuramente notevole il modo in cui sia stata utilizzata l’ambientazione in quel di Medellin, tra gli spettacolari inseguimenti nelle labirintiche favelas e la famosa Hacienda Napoles, il paradiso terrestre in cui risiedeva Pablo Escobar prima di darsi alla macchia. La presenza nel cast di due volti noti del panorama seriale a tema narcos, ossia il suddetto Tuco di Breaking Bad e Sure Shot della serie Netflix Narcos, uno dei fedelissimi di Pablo, risulta un elemento fondamentale nella credibilità generale del prodotto. Non si perde però l’irriverente comicità francese, tanto che, molto generosamente, si può rivedere in Reda un tentativo di porsi alla Vincent Kassel dei vecchi tempi: un fratello maggiore che si immola per il suo branco. Le situazioni sono spesso tragicomiche, ma tra inseguimenti vertiginosi e scene di combattimento all’ultimo sangue ci si dimentica in fretta della trama iniziale, e il salvataggio del povero Brahim sembra quasi passare in secondo piano. Di certo però non si può dire che Medellin non rispetti tutti i canoni del perfetto action movie: tra sparatorie, elicotteri, salvataggi e perfino squali, l’intrattenimento è comunque assicurato, e la tensione è davvero a prova di cali.

Alla fine ci pensa Mike… o quasi!

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Mike Tyson (640×320)

Mike Tyson dovrebbe essere la grande attrazione di Medellin. Sottolineiamo il dovrebbe perché il buon Mike, ed è anche comprensibile vista la sua posizione, compare per un lasso di tempo decisamente basso, nelle vesti di un personaggio particolarmente difficile da collocare nella realtà. Robbie è un ex cacciatore di taglie che, per motivi poco sensati, vive ancora in Colombia, rintanato in una moderna bat caverna da cui ha accesso a un arsenale in grado di smembrare in poco tempo le peggiori gang colombiane. La presenza e la prestazione di Mike riassumono in poco tempo le perplessità che lascia il film, che effettivamente subisce una vertiginosa accelerata proprio dal momento in cui Tyson prende parte alla narrazione. In poco tempo Stan e Reda diventano perfette spie, e Mike deve soltanto guidarli dalla sua base top secret, senza sporcarsi le mani e, soprattutto, lasciando a loro il fardello più grande. Sicuramente altisonante la sua presenza, ma chiunque voglia guardare Medellin solo per questo, è quantomeno avvisato. Sul finale non mancano le sorprese, che per tutto il film vengono mitigate da un’ironia di fondo spesso banale, seppur leggera, ma non manca l’elemento drammatico, che rende l’esplosivo finale anche ricco di significato: Reda rimprovera il fratello per il suo gesto folle, ma soprattutto per aver seguito le orme di un criminale, che sarebbe da condannare e non da idolatrare; nel farlo, lo stesso Reda si rende conto che il suo stile di vita lo ha reso un esempio che non vorrebbe essere, e finisce per sacrificarsi in nome di una causa non sua, per impartire una lezione a se stesso, prima che a Brahim e agli altri. Medellin è un film godibile, un po’ affannoso per via dei repentini cambi di marcia narrativi, ma comunque pur sempre fonte di intrattenimento.