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In un mondo parallelo, a che casa di Harry Potter apparterrebbero i personaggi di Pretty Little Liars?

Cosa succederebbe se i personaggi delle nostre serie tv facessero parte del mondo di Harry Potter? Che ruolo avrebbero e, soprattutto, in quale casa verrebbero collocati? Sono le domande che danno origine a questa rubrica in cui, attraverso un pretesto, si apre un piccolo scorcio sulla loro vita a Hogwarts. Tenendo conto della timeline di Harry Potter, delle varie serie tv e dell’età dei personaggi e cercando di essere il più fedele possibile ai due prodotti, il nono capitolo fa entrare in questo magico (multi)universo i protagonisti di Pretty Little Liars, grazie ai ricordi di Aria Montgomery dopo l’arrivo sulla sua scrivania di un libro su Hogwarts.

Il rumore della porta spaventò Aria. Era talmente immersa nella lettura che non si accorse dell’ingresso di Kelsey Peters nel suo ufficio. Del resto, amava tantissimo i libri di Jane Villanueva, che la trasportavano sempre in un mondo romantico e bellissimo. Già dai tempi di Hogwarts era affascinata dal suo talento e strapparla alla concorrenza non fu facile; quando compì questa impresa, la Millennial la nominò immediatamente sua editor personale. Conosceva, però di vista, anche l’autore del manoscritto che Kelsey le aveva appena lasciato sulla scrivania: Jughead Jones. Lesse la sinossi del libro, scoprendo che si trattava delle memorie dei suoi anni a Hogwarts.

Era un’idea stupenda. E non solo perché Aria poteva scrivere un libro simile (insomma, di cose da raccontare ne aveva parecchie), ma anche perché poteva diventare una serie di punta della Millennial.

Lasciò a malincuore il romanzo di Jane per iniziare quello di Jughead, fermandosi dopo aver completato il capitolo sullo Smistamento. Aria non poté evitare di tornare a quel momento, ancora impresso nei suoi ricordi. Stranamente non era nervosa come aveva pensato; già si immaginava dove sarebbe finita. D’altronde, i suoi genitori erano entrambi Corvonero e lei era la copia esatta di Ella. E, infatti, ne seguì le orme:

“Aria Montgomery, tale e quale a tua madre! Sei eccentrica, non hai paura di essere te stessa e in te c’è una grande voglia di imparare, soprattutto in campo artistico. La creatività è ciò che ti caratterizza e questa, Aria Montgomery, è solo un’altra forma d’intelligenza. Sei pure saggia e hai un talento unico per quello che fai. Hai già capito? Bene, non mi resta che urlarlo: CORVONERO!”

Aria era felice di essere approdata lì, soprattutto per sua madre perché era il suo eroe. Con Ella, poi, condividevano una strana coincidenza, ovvero avevano delle sosia quando frequentavano Hogwarts: Ella era uguale a Piper Halliwell, di un anno più piccola; Aria a Katie Scherbatsky, più grande di lei. Era un aneddoto interessante da mettere nel libro… se l’appuntò immediatamente. Intanto pensava a Mike, l’unico della famiglia Montgomery a non finire in Corvonero. Non ne aveva le caratteristiche: era irascibile, seguiva le emozioni piuttosto che la ragione, la sua filosofia si basava sul proteggere gli altri e difendere ciò che era giusto. Coraggioso nel lottare contro i demoni altrui e propri, tanto da approdare in Grifondoro.

Pretty Little Liars
Pretty Little Liars: Aria, Ella e Byron in Corvonero

Certo, stare con Mona non l’aveva aiutato a integrarsi, anche se trovò in Jeremy Gilbert un ottimo amico. Il Cappello, con lei, fu un po’ indeciso: “Mmmm Mona Vanderwaal, mooolto complicata. Possiedi così tante caratteristiche.. poi quel cervello geniale potrebbe davvero condurti in Corvonero. Però, non ti esaurisci in questo e l’apprendimento non è il tuo fine ultimo. Sei crudelmente astuta, arguta, fedele alle tue amiche e a loro soltanto. Anche a costo di tenerle a distanza, se questo serve a proteggerle. Sì, la tua casa è proprio quella a cui stai pensando: SERPEVERDE!”

Ed effettivamente la nerd Mona nascondeva più di un segreto, più di un piano articolato: prese il posto di Alison nelle gerarchie di Serpeverde dopo la sua scomparsa; mascherò la sua identità per rovinare la vita alle Liars; creò, alla maniera della Serpeverde Cece Drake, una perfetta Casa delle Bambole per rinchiuderci Alex e Mary Drake, proprio lì dove la prima l’aveva realizzata: nella Camera dei Segreti. E ancora nessuno aveva capito come diavolo avesse fatto ad aprirla.

Comunque, solo un/una Serpeverde avrebbe potuto farlo.

Difficile per Aria accettare quella relazione dopo ciò che Mona aveva combinato. Però non poteva protestare più di tanto, considerando come aveva perdonato Ezra nonostante tutto. Rimase di sasso quando, dopo aver baciato quell’affascinante sconosciuto a Diagon Alley, se l’era ritrovato il giorno dopo seduto al banco dei professori nella Sala Grande. Una volta, in un’uscita segreta, gli chiese del suo Smistamento.

“Prova a indovinare” le disse per stuzzicarla. E Aria non ci pensò due volte.

“Beh, da quello che ho capito di te, e mi costa ammetterlo, è che sei piuttosto intelligente e perspicace” affermò strappandogli un sorriso. “Mi tengo il complimento” ribatté Ezra scherzando. “Ehi, non è finita qui perché c’è altro in te. Sei molto bravo con gli enigmi, il che mi porta a collocarti in Corvonero; ma il tuo lavoro ti sta stretto e vuoi di più, quindi saresti un buon candidato per Serpeverde”.

“Dici? Tu mi vedi in Serpeverde? Non preferisci smistarmi nella tua stessa casa, sarebbe romantico” disse Ezra, puntando sulla debolezza di Aria. Infatti, tutta la sua saggezza spariva con lui: del resto, l’amore rende ciechi. E, sebbene volesse credere che fosse un Corvonero, scoprì solo dopo la sua natura da Serpeverde manipolatoria, opportunista, incurante dei danni che stava facendo per arrivare al suo scopo.

Pretty Little Liars: Mona in Serpeverde, Mike in Grifondoro

Era stata così male che forse avrebbe dovuto scegliere Jason. Ogni tanto pensava a come potesse essere la vita con lui.

Per il Cappello fu impegnativo smistarlo perché non era come il resto del clan DiLaurentis – beh, forse perché era un Hastings. Nonostante questo, era estremamente leale verso la sua famiglia; eppure la delusione dei suoi genitori per lo Smistamento fu tale che a Hogwarts divenne un ragazzo problematico. Certo, Tassorosso senza di lui avrebbe perso più di una partita di Quidditch perché era davvero bravo. Solo dopo la scomparsa di Alison cambiò e, nella sua metamorfosi, si appoggiò molto a Elena Gilbert. Con lei ebbe una storia di qualche anno, terminata quando la ragazza conobbe Stefan Salvatore. Jason divenne allora un guaritore, concentrandosi sul recupero e la cura di giovani sbandati come lui.

Era così diverso da Alison. Aria si ricordava quando la vide durante lo Smistamento; aveva una sicurezza e un’energia tale che nemmeno l’Oggetto Magico poté ignorare. Era terribilmente carismatica e, cosa fondamentale, lei lo sapeva.

“Un’altra DiLaurentis, ma non percepisco le stesse vibrazioni di tuo fratello. In te c’è ambizione, voglia di potere, intraprendenza, astuzia e testardaggine. I giochi mentali sono la tua specialità, anche se con me non funzionano ragazzina. E sì, vuoi essere amata e lo sarai. O almeno troverai il modo di farlo, ne sono sicuro”

“E perché non dovrei se ne ho l’opportunità?” disse Alison con quel sorrisetto arrogante sul volto.

“Solo tu puoi rispondere a questa domanda. Intanto, per me, è facile capire dove andrai: manipoli, sfrutti le debolezze altrui senza rimorso, sei piena di risorse e intelligente”.

“Puoi urlarlo allora, non aspetto altro” continuò l’impertinente ragazzina.

“E allora sia, la tua casa è: SERPEVERDE!”

Alison sorrise sinistramente. Indossò con piacere la toga Serpeverde, con Aria che non la perse di vista un secondo. Effettivamente era grazie a lei se erano diventate amiche quando si erano ritrovate nel cortile della scuola casualmente – o così credettero, perché Alison si era accorta che le quattro la fissavano ammirate. Non ci volle molto perché diventasse una delle ragazze più popolari della scuola, sebbene si tenesse alla larga da Davina Claire, troppo potente da sfidare. Serpeverde, però, era ai suoi piedi. Persino con l’arrivo di Jenna, smistata nella sua stessa casa, che provò a contrastarla invano. Come quando ad Halloween si vestirono uguali, sebbene Alison l’avesse velatamente minacciata di cambiare costume. E si era vendicata lanciandole un incantesimo che finì male, facendo perdere la vista alla ragazza.

Pretty Little Liars
Pretty Little Liars: Alison in Serpeverde

A rimetterci fu Toby, ricattato da Jenna e accusato di aver ucciso Alison con una delle maledizioni proibite. Tutti si stupirono quando venne collocato in Grifondoro; era un ragazzino così sfuggevole, quasi oscuro, difficile da leggere. Ma nascondeva coraggio al limite della stupidità, lealtà, audacia, gentilezza e cavalleria. Farebbe di tutto per proteggere i suoi cari, anche il doppio gioco. E poi, riuscire a diventare un Auror non era certo da chiunque.

Emily fu la prima a schierarsi apertamente dalla sua parte, accettando il suo invito al Ballo del Ceppo. Non poteva abbandonarlo perché aveva capito chi era davvero Toby. Emily era così dolce, con un animo puro e il desiderio di aiutare chi ne avesse bisogno. Senza distinzioni. Era umile quando vinceva nel nuoto e nel Quidditch; vedeva il meglio nelle persone ed era estremamente leale. Con Toby, con le sue amiche, con la sua casa, con le sue ragazze – soprattutto la Grifondoro Maya e la Tassorosso Paige. E proprio in quest’ultima venne smistata, non c’era collocazione migliore per lei. Sebbene si scontrò con Bonnie Bennett perché credeva che una delle sue fidanzate fosse Rebekah Mikaelson. Ma, semplicemente, Samara le assomigliava tantissimo e l’equivoco venne poi chiarito.

Successivamente anche Spencer credette a Toby, nascondendosi con lui nella Stamberga Strillante. Per lei, adesso uno dei membri più rinomati del Ministero della Magia, il Cappello ebbe i suoi dubbi “Ancora una Hastings qui tra noi, chissà dove finirà?” disse l’Oggetto Magico con quell’ironia che faceva ridere solo lui. “Beh, un’idea ce l’ho. Ma la scelta spetta a te di solito” disse la ragazzina senza giri di parole.

“Non sempre e questo lo sai perché sei estremamente intelligente. Eccelli nelle materie accademiche, oltre a essere piuttosto saggia e ad avere una certa dose di creatività. Ma questi tratti non sono sufficienti per Corvonero. Vuoi l’eccellenza perché è ciò che la tua famiglia si aspetta da te, piuttosto che per un amore innato per l’apprendimento. Vedo astuzia, ambizione, competizione e l’uso di qualsiasi cosa per raggiungere il tuo obiettivo”

“Tale padre, tale figlia, no? Del resto, sono stata cresciuta col motto: il fine giustifica i mezzi” affermò Spencer.

“E tale madre e sorella, aggiungerei. Ma ricordati, hai un cuore enorme. Non lasciarlo mai andare, in nessuna occasione. Perché non mancheranno, soprattutto se la tua casa è: SERPEVERDE!”

Pretty Little Liars: Emily in Tassorosso

Spencer fece tesoro del consiglio del Cappello, rimanendo sempre fedele alla sua essenza e non usando mai i suoi talenti per il male. Seppur venne sopraffare da Alison, che la teneva in pugno conoscendo il suo segreto più grande, ovvero la relazione con Ian Thomas. E non fu la prima volta che si invaghì del ragazzo di sua sorella; citofonare il Serpeverde Wren. Solo sul campo da Quidditch – e nelle materie scolastiche – mostrava la sua leadership.

Fu lei, infatti, a riunire le Pretty Little Liars per contrastare i piani di -A.

E all’appello mancava solo Hanna. Era sbocciata a Hogwarts, trasformandosi da brutto anatroccolo a meraviglioso cigno, diventando finalmente sé stessa. Come le aveva detto il Cappello: “Hanna Marin, che lealtà vedo in te! Eppure il coraggio eclissa ogni cosa; quello estremo che ti porta a correre in un edificio in fiamme o a stare dalla parte di qualcuno anche se hai il mondo contro. Sei impulsiva, appassionata, schietta e difendi strenuamente quello in cui credi. Sei sconsiderata ma solo perché pensi di fare la cosa giusta. Scoprirai la tua vera forza qui. Hai capito dove andrai? Si? Beh, dal tuo sorriso vedo che approvi. Quindi su, vai al tavolo di GRIFONDORO!”.

Era uguale a sua madre Ashley, felicissima di essere nella sua stessa casa. Lì dove avrebbe incontrato l’amore della sua vita. Come Jenna, Caleb raggiunse Hogwarts in un secondo momento e fu una sfida per il Cappello, poiché aveva la lealtà dei Tassorosso, l’intelligenza dei Corvonero e il coraggio dei Grifondoro. Alla fine, prevalse quest’ultimo perché mostrava molte sue caratteristiche: era audace, galante, coraggioso, con un passato complicato, testardo, sempre in aiuto di chi ne aveva bisogno. Quasi un Hermione in versione maschile.

Aria dovette smettere di scrivere perché la mano le faceva male. Avrebbe potuto usare il computer ma le idee erano giunte così velocemente che, d’istinto, aveva afferrato una penna e un foglio e buttato giù il flusso di coscienza. Aveva la bozza del suo libro e quella della serie dedicata a Hogwarts. Non le restava che dirigersi da Kelsey e proporle la sua idea. Si alzò di scatto e andò, consapevole di avere tra le mani la carta vincente.

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