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Pesci Piccoli – L’era delle workplace comedy In Italia finirà prima di iniziare?

Nel mese che si è da poco concluso, uno dei titoli più interessanti è stato sicuramente Pesci Piccoli, la prima comedy firmata dai The Jackal, realizzata insieme a Prime Video, che si è dimostrata un prodotto con diversi spunti d’interesse. Tra fisiologici alti e bassi, la prima stagione della produzione che ha riunito Ciro, Fru, Aurora, Fabio e il resto dei The Jackal ha funzionato e si è anche conclusa lasciando spazio per un ipotetico futuro, che potrebbe essere più significativo più di quanto sembri per l’intero panorama seriale italiano.

Nella scena post credits al termine della sesta puntata, vediamo Fru che, con una battuta delle sue, apre uno spiraglio enorme sulla seconda stagione, ponendo come condizione però la volontà di Amazon di farla. Insomma, da questa scena è evidente che i The Jackal vogliano continuare con Pesci Piccoli, ma Prime Video sarà dello stesso parere? La risposta, in effetti, è importante perché potrebbe dire molto, più in generale, sulla possibile era delle workplace comedy in Italia, che dal futuro di Pesci Piccoli si capirà se potrà effettivamente prendere forma o se invece finirà ancora prima di cominciare.

Quale futuro per Pesci piccoli?

Il punto, dunque, riguarda il futuro della serie firmata Amazon. Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale a riguardo, i The Jackal si sono dimostrati molto aperti a continuare il racconto, ma Prime Video, comprensibilmente, ancora non ha dato responsi in merito. Non c’è niente di strano, la serie è uscita da poco meno di un mese e chiaramente per prendere delle decisioni sul suo futuro ci vuole un certo lasso di tempo per analizzare i numeri registrati, raccogliere i pareri e capire la portata finale della produzione. È ancora presto, dunque, per conoscere il futuro di Pesci Piccoli, ma ciò non c’impedisce di analizzare la situazione e provare a immaginare cosa potrà succedere.

Solitamente, l’indice più significativo per capire il futuro di una serie sono gli ascolti e, in tal senso, Pesci Piccoli ha saputo dire la sua. Soprattutto a pochi giorni dalla sua uscita, la serie dei The Jackal ha fatto registrare ottimi risultati, riuscendo ad arrivare anche nella prima posizione della top ten delle serie più viste in Italia sulla piattaforma di Prime Video. Un ottimo risultato, dunque, che sicuramente, almeno a livello numerico, aiuta. Questi numeri, però, vanno accompagnati da un giudizio di merito, e in tal senso c’è da dire che Pesci Piccoli è stata accolta in modo globalmente positivo sia dal pubblico che dalla critica e anche noi ci uniamo al giudizio sommariamente positivo sulla serie.

Insomma, l’accoglienza del prodotto è sicuramente incoraggiante, per cui tutto, al momento, lascia pensare che Pesci Piccoli possa essere rinnovata da Amazon. Se ciò avvenisse, la serie dei The Jackal può sicuramente porsi come apripista per una nascente era delle workplace comedy in Italia, portando anche nella produzione nostrana un format di enorme successo nel mondo, basti guardare serie come The Office, cui Pesci Piccoli si ispira apertamente, o Parks and Recreation e Brooklyn Nine-Nine. Ma se si verificasse lo scenario contrario, potremmo trovarci dinanzi a una grande occasione mancata per la serialità italiana.

Pesci Piccoli
Pesci Piccoli (640×360)

E se Pesci Piccoli non venisse rinnovata?

L’ipotesi, almeno finché non ci sono ufficialità, è ovviamente da tenere in considerazione. Al di là dei giudizi di merito sulla serie in sé, qualora Pesci Piccoli non dovesse ricevere l’approvazione di Amazon per una seconda stagione, potremmo trovarci davanti alla fine, prematura, di questa trasognata era delle workplace comedy in Italia di cui stiamo parlando. Nessun prodotto, infatti, prima della narrazione dei The Jackal si era rifatta così apertamente a questo format e in tal senso la serie di Prime Video rappresenta una grande ventata di aria fresca, ma qualora non venisse rinnovata, fallendo un obiettivo dichiarato apertamente considerando la battuta di Fru nella scena post credits dell’ultima puntata, il suo viaggio può ritenersi un fallimento? E soprattutto, che impatto avrebbe sulla ricezione di questo format nella nostra produzioni?

Tenendo come focus il quadro generale, la questione qui è: qualora venisse cancellata, siamo sicuri che saremmo davanti alla fine prematura dell’era delle workplace comedy in Italia? Oppure Pesci Piccoli potrebbe considerarsi comunque un’apripista in tal senso? A primo impatto la risposta sembra essere la prima: un mancato rinnovo fiaccherebbe sicuramente l’eco della serie, soprattutto perché i The Jackal sembrano davvero le persone più indicate per portare avanti un progetto del genere, considerando la loro natura collettiva che si riversa a pieno nel racconto, che deve molto alla quotidianità del gruppo e, banalmente, al loro personalissimo “workplace”.

Insomma, il destino di Pesci Piccoli sembra essere un banco di prova per tutto un filone, nascente, della serialità italiana. Il successo della serie farebbe guardare con favore al genere, mentre un suo fallimento potrebbe stroncare ogni sua velleità. Sembra che, dal destino della produzione Prime Video, possa dipendere un grande sviluppo dell’intero mondo delle serie tv nostrane. Amazon, in tal senso, ha davvero un grande potere tra le mani.

Una serie tra pregi e difetti

In attesa, dunque, di conoscere il futuro di Pesci piccoli, con tutte le implicazioni del caso, possiamo gettare nuovamente uno sguardo ai pregi e ai difetti che hanno caratterizzato la serie tv. Potrebbe sembrare banale, ma il primo grande pregio della produzione di Amazon è rappresentato proprio dalla presenza degli stessi The Jackal, che non a caso abbiamo indicato come il gruppo ideale per un progetto del genere. Pesci Piccoli mostra la grande anima del collettivo, la loro capacità di fare squadra e di esaltarsi nella collaborazione. Gli sketch più riusciti sono quelli in cui c’è più interazione e i vari protagonisti che ci siamo abituati a vedere singolarmente negli ultimi anni, Ciro, Fru, Aurora e Fabio, brillano ancora di più in questo contesto collettivo.

Interessantissimo, poi, è lo sguardo che i The Jackal restituiscono su un mondo estremamente diffuso ma paradossalmente poco conosciuto e pieno di stereotipi e incomprensioni: quello delle web agency. È un posto di lavoro particolare, idoneo per lanciare questo filone delle workplace comedy perché contrassegnato dai propri ritmi e caratteristiche peculiari. Il contesto e il contorno funzionano moltissimo, così come convince anche la protagonista della serie, Martina Tinnirello, l’unico volto non appartenente ai The Jackal nella serie. Quello che manca, probabilmente, è un po’ di ritmo alla trama e un disegno d’insieme del racconto, che vive più di momenti e situazioni che di un’armonia totale.

Le fondamenta, insomma, ci sono e paiono molto solide e i difetti della serie, contrassegnati più che altro da una disorganicità tra le varie puntate e dalla mancanza di un ritmo costante, sono sicuramente molto limabili. Dati questi presupposti, il rinnovo di Pesci Piccoli sembra poter essere ancora più probabile, ma capire le intenzioni di Amazon è impossibile. La speranza, comunque, è, almeno per chi scrive, quella di un semaforo verde per la seconda stagione, non solo per rivedere in azione i The Jackal, ma anche per provare ad aprire un’era delle workplace comedy in Italia che può avere sviluppi davvero interessanti.