Alla fine di ogni arcobaleno si dice che ci sia una pentola d’oro, ma nel magico mondo di MasterChef 13 alla fine dell’acobaleno troviamo la prima Golden Mystery di questa edizione che, oltre alla preziosa Golden Pin, garantisce anche l’accesso diretto alla balconata. Ovviamente il tutto corerdato da un Bruno Barbieri in un cosplay di Titty che non ci aspettavamo (chi sarà mai il Gatto Silvestro?).
In questa puntata ci siamo immersi nella savana della Masterclass fatta di farine “buone” e gabbiani senza padroni e Settimini Leoni. D’altronde, tra savane, foreste Amazzoniche e tessssssori nascosti non possiamo meravigliarci se la quota follia di MasterChef aumenta di stagione in stagione.
Quindi, a proposito di cose folli, passiamo subito ai voti con le Pagelle della 4a serata di MasteChef 13
La nostra guida informativa su tutto quello che c’è da sapere di MasterChef Italia 13
1) Kassandra – Voto 4
Dalle mie parti si dice che chi piange “frega” a chi ride, ma questa regola non vale se a ridere è il sifone della discordia.
Kassandra a MasterChef 13 fa sorgere spontanea la curiosità di dare un’occhiata al suo curriculum per verificare se sotto la voce Soft Skills abbia avuto il coraggio di scrivere “buone capacità di problem solving“. Anche perché, l’unico problem che solv è quello del shale nei suoi piatti… shale di lacrime.
A lei punti bonus per essere riuscita nella complessa impresa di far alterare anche il buon Locatelli con la sua pazienza d’acciaio.
2) Settimino – Voto 10
O come vi chiamate? Nicolò chiaro. Anna già lo sai, mi chiamo Lil Seven, ma sono conosciuto anche come il fresco di zona.
Settimino, aka Lil Seven, non è solo il Re Leone di questa savana che è la MasterClass, è anche il domatore impavido di civette, l’uomo che non teme nulla e non si ferma neanche davanti ai famosi cervi pugliesi. È una scheggia impazzita dispensatrice di gioie e di sana bromance.
Io non parlo civettese, ma se sapessi farlo gli darei il massimo dei voti anche in questa lingua.
“La felicità della civetta” per me è già il titolo di un libro alla Fabio Volo (in balconata) che diventa virale tra le booktoker radical chic.
3) Marcus – Voto 7
Per restare in tema linguistico, il mio svedese è decisamente migliore del mio civettese, ma dubbi rimangono sulla comprensione generale delle dinamiche della MasterClass da parte del simpatico Swedish Man.
D’altrode poraccio, arrivi in Italia con il tuo dizionario sotto braccio, impari a comunicare con morosa e conoscenti, poi ti ritrovi immerso nella flora e fauna di MasterChef 13 con Alberto che vende il pesce in veneto, Cannavacciuolo che sfodera il suo napoletano e Settimino che vabbè, lui fa testo a parte.
Detto questo, lui zitto zitto diventa l’antitesi di Michela, ancora influenzato dagli usi e costumi scandinavi. La possima volta lo voglio vedere al tavolo dei giudici con la prestanza fisica del Settimino e qualche goal alla Zlatan Ibrahimović.
4) Anna – Voto 8
Di rose e di spine se ne intedono soprattutto Santa Rita e Annaebbasta. Anche perché lei non è venuta a MasterChef 13 per vincere premi mondani quali Golden Pin e balconate, lei è venuta tra le fiamme di Mordor per ammirare e danzare leggiadra tra le braccia del LocaLoca.
50 sfumature di giallo.
Tra una sfumatura e l’altra la nostra erorina cade vittima di qualcosa di ancora più sconcertante della friendzone: la “Signora” Zone.
I’m sorry for ya babe.
5) Michela – Voto 5
Cosa dire di Michela: in ogni episodio si conferma ancora più villain del precedete e, probabilmente, diventa una delle concorrenti di MasterChef Italia più detestate anche dai concorrenti stessi.
Una mela al giorno toglie il medico di torno. Evidentemente Michela di mele non ne ha mangiate abbastanza, considerando che il medico di MasterChef 13 era pronto a condannarla ad un Invention Test senza alcun utensile se non fantasia e baccalà. Sarebbe stato divertente, ma alla fine hanno optato per l’equa divisione delle penalità. Chi siamo noi per dimenticare il fatto che lei è la Rachel Green dei poveri con il carattere di Rachel Barry quando le viene negato un assolo.
Prima regola di MasterChef: mai rivelare i tuoi segreti a Bruno Barbieri. XoXo Gossip Chef
P.S.: la pubblicità occulta alla Taffo l’ho notata solo io?! Fino alla bara.
6) Niccolò – Voto 8
C’è chi ha goduto guardando il medico spudorato giocare le sue carte come fossero +4 in una partita di UNO, e chi mente.
La cozza più splendente dell’Adriatico completa il suo viaggio a Mordor ma, alla fine, è costretto a cedere il suo teesssssoro d’oro, probabilmente invano. Io Niccolò lo capisco, la legge dell’Amazzonia è spietata, è come quando cade la fetta di pane e marmellata per terra atterrando sempre dal lato della marmellata (o della compostina come direbbe Eleonora).
Finalmente il dottore prende un po’ di confidenza in se stesso e arriva a petto in fuori davanti ai giudici, poi si dimentica che il momento più difficile è evidentemente quello di dare un nome al piatto. Tuttavia, se Jack aveva i suoi fagioli magici, Niccolò ha il suo cervo alato che sorvolando mari di salse dorate lo porta direttamete in balconata, armato del suo tessssoro. D’altronde, nel regno delle cozze e dei leoni conta chi riesce ad arrivare a Mordor… o forse era la Manitoba.
7) Alberto – Voto 7
Alberto è il concorrente ombra, quello che per la maggior parte del tempo sembra un cartonato e poi, all’improvviso, ci ricordiamo che sa cucinare.
Alla fine sono questi i concorrenti di MasterChef che, quando meno te lo aspetti, possono fare maraviglie. Bonus Cannavacciuolo che insegna ad Alberto a diventare il nuovo Buongiorno Pescheriaaaaa del veneto. Prossimamente su tutti i TikTok del nord Italia. Per ogni orata acquistata Spritzino omaggio.
P.S.: a me continua a stare simpatico anche solo per essere il Matthew Bellamy italiano.
8) Beatrice – Voto 6
Beatrice in questa puntata cerca la botta di felicità in un cervo. La brutta notizia è che il segreto della felicità non è sul fondo di un carrè di cervo, a meno che quest’ultimo non sia un Patronus pronto a salvare i concorrenti da Colui che non deve esere Shalato, ma questa è un’altra storia.
Anche se le manca il capello riccio e la parlata affasciante, Beatrice potrebbe essere la nuova Carmain di questa edizione. Il giovane prodigio di MasterChef 11 è stato associato più volte a Nicolò con una C in questa edizione, eppure considerando l’evolversi delle cose io ci ripenserei.
9) Alice – Voto 7
Alice nel Paese dei piccoli elettrodomestici deve fare i conti con il tradimento inaspettato di Niccolò il medico. Ma si sà, degli uomini non ci si può fidare, neanche di quelli più carini e coccolosi.
Amic Amic e poi ti fottono il piccolo elettrodomestico.
Nonostante questo, la giovane cuoca sembra a suo agio tra fiori e foreste pluviali. Resta da capire se si trova a suo agio anche con tutto il resto.
10) Valeria – Voto 9
C’era una volta, una donna venuta dal mare per insegnare agli uomini come parlare con i gabbiani.
Valeria ci ha trasportata nel suo mondo magico fatto di sabbia, vongole, gabbiani e ruote che girano il mondo. Io sinceramente non so se mi fiderei a girare il mondo con lei, ma uno spaghetto a vongole sulla sua barca delle meraviglie me lo mangerei sul serio.
Spoiler: non è vero, detesto le barche.
In ogni caso, Valeria non ha nascosto la sua lontananza sentimentale con la cucina più ricercata fatta di sfere di drago e caramellizzazioni alla Wonka. Per lei esiste solo il vento in poppa e il gabbiano a mostrarle la rotta, come l’Ariel dei nostri tempi che al posto di cantare con i gamberi li cucina.
11) Nicolo con una C – Voto 6
Il Playboy incompreso di MasterChef 13 è costretto a slacciarsi il grembiule (così suona malissimo, ma cosa posso farci io).
A tirargli uno sgambetto sospetto sono i coltelli troppo affilati della MasterClass e le insidie floreali della foresta Amazzonica di Alex Atala.
Grande delusione per quelli che immaginavano di avere il nuovo Carmain (vd. Beatrice), ma soprattutto grande delusione per le anime sensibili come la mia che ogni giovedì vivevano per la bromance tra Lil Seven e Nicolò con una C.
Vai e insegna agli angeli come rimorchiare puellæ anche alle selezioni di MasterChef.
12) Eleonora – Voto 9
Quando hanno creato il personaggio Eleonora hanno preso la facciata di Luna Lovegood, uno spruzzo di Jessica Day e le capacità culinarie di Monica Geller (senza l’ordine di Monica Geller).
Tra versi sospetti e l’andatura da fata della farina buona, Eleonora sta vincendo e stravincendo tutto. Per il momento il mio unico sogno utopico è quello di richiudere Eleonora e Edoardo della scorsa edizione nella dispensa furbetta e assistere alle loro cuciate come una versione culiaria de Il Grade Fratello. The Big Limone is Watching You.
Giuro solennemente che la stesura di questi testi avviene in condizioni di totale sobrietà.
13) Lorenzo – Voto 5
Oltre al braccio bionico, la scarsa capacità di compredere l’iroina dei giudici e gli occasionali capricci di protesta contro l’arroganza supposta, la mia domanda è quale sia il reale apporto di Lorenzo in questa MasterClass di pazzi schizzati.
Poi mi ricordo che è praticamete uno dei pochi insieme ad Eleonora a sostere la Villain Michela. D’altronde, non mi sembra una coincidenza la dedica del suo piatto a Gaspare, considerado la sua vicinanza con Crudelia De Mon. Resta solo da capire chi vestirà i panni di Orazio, che strazio.
14) Gruppo Misto – Voto 5
Il primo a finire nel gruppo misto di questa puntata è Antonio, uno dei papabili vincitori che in questa puntata applica la strategia del “mi hanno buttato in mezzo ai lupi e ne sono uscito capo branco“, solo che lui è stato buttato in mezzo ai baccalà e ne è uscito toro.
Andrea è la quota bandana di questa edizione, prova a sfoderare la carta lacrime ma effettivamente in una MasterClass con Kassandra solo l’indimenticato Cavolini potrebbe competere.
Filippo mi fa venire il dubbio che ogni tanto piazzino un suo cartonato nella MasterClass solo per ricordarci che c’è, ma poi lo dimentichiamo comunque.
Deborah afferma che o la va o la spacca. Poi la prende troppo alla lettera e a spaccarsi è il piatto che, comunque, le era stato sottratto dal medico furbetto.
Sara, c’era troppo traffico sull’Autostrada del Sole e non ho fatto in tempo a scrivere il commento.
