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Ozark non รจ solamente il luogo in cui si svolgono gli eventi narrati nellโomonima Serie Tv. Ozark ha, per Marty Byrde una declinazione spirituale prima ancora che fisica. Come il laboratorio di metanfetamina per Walter White, il carcere per Michael Scofield e la strada per Vic Mackey, questo paesaggio caratterizzato da boschi, dai laghi e da una netta prevalenza del colore blu, รจ legato a doppio filo al destino del suo protagonista. ร lโunico vero posto in cui riesce a trovare un rifugio, lโunico posto in cui si sente libero perchรจ davvero libero di esprimere se stesso. Un (non) luogo dal quale, pur volendo, non puoi mai sfuggire.
In questo senso Ozark รจ la concretizzazione dellโutopia di Marty Byrde.
Walter White, in teoria, avrebbe dovuto cucinare meth solo fin quando non avesse raggiunto una cifra economica sufficiente a mantenere la sua famiglia anche dopo la sua dipartita. Michael Scofield, allo stesso modo, avrebbe dovuto progettare una sola evasione e al solo scopo di salvare la vita di suo fratello. Le loro scelte, giร insite nel loro dna ben prima che loro stessi potessero realizzarlo, gli hanno riservato un destino diverso. Cosรฌ รจ anche per Marty Byrde, che nellโOzark non ha visto lโunica opportunitร per sfuggire alla morte, ma lโoccasione di riscattarsi, di valorizzarsi e di far emergere davvero la propria natura.
Lโobiettivo del casinรฒ, pertanto, diviene non lโultimo scoglio da superare per raggiungere la salvezza, ma al contrario rappresenta il primo checkpoint sulla strada verso la perdizione. La degradazione morale. Ce ne accorgiamo, una volta di piรน, nel flashforward con cui si apre la seconda stagione. Marty e Wendy sono impegnati a ballare a una serata di gala โ il contesto lo si capirร nel prosieguo dellโepisodio โ e fantasticano sul posto in cui recarsi una volta accumulato abbastanza soldi per scappare e tornare a essere una famiglia normale. Lรฌ dove nรจ il cartello, nรจ gli Snell possano trovarli. Marty respinge tutte le proposte di destinazione fatte da Wendy, adducendo scuse e critiche.
ยซAllora dove vivremo?ยป
ยซNon starai correndo troppo?ยป
ยซMagari in Lussemburgo?ยป
ยซNon puoi fare di meglio? In Lussemburgo?ยป
ยซE Santorini?ยป
ยซNoยป
ยซNo? Spiagge bianche?ยป
ยซTuristi. Salite ripide. Asiniยป
Questa innocente (solo allโapparenza) discussione tra marito e moglie diventa espressione dellโinconciliabilitร a lungo termine tra i due. Wendy, per quanto indiscutibilmente affascinata dal male, nonchรจ spalla ideale per Marty, pone ancora la salvezza della propria famiglia al centro di tutto. In Marty comincia invece a malcelarsi lโirresistibile pulsione di fare completo sfoggio del proprio io, in unโescalation di egoismo che รจ sempre meno latente e sempre piรน in superficie. Un tema che viene ripreso anche alla fine dellโepisodio, nel diverso modo di affrontare la morte di Ash, alla quale hanno appena assistito: afflitta da un pruriginoso senso di colpa Wendy, impassibile (e ormai scafato) Marty.
ยซร morto un altro uomoยป
ยซA causa delle sue scelteยป
Lโaccettazione della propria natura si riflette incondizionatamente sullโaltro grande tema di questa premiรฉre (e, si presume, fil rouge di tutta la stagione): il conflitto generazionale. Figli che si dimostrano piรน in gamba dei propri genitori e che mettono in luce i fallimenti di questi ultimi. Ciรฒ si denota chiaramente allโinterno della famiglia Byrde. Se Marty ha difficoltร a incastrare tutte le pedine al posto giusto, Charlotte e Jonah riescono a nascondere senza destare sospetti il bottino di 10.000$ a testa recuperato nel season finale. Curioso, inoltre, come siano proprio Marty e Wendy a contravvenire al patto di fiducia tra genitori e figli: emblematica la scena della madre allarmata che punta il fucile contro la figlia, appena rincasata, scambiandola per un intruso (dimostrandole che la famiglia รจ tuttโaltro che al sicuro).
Il conflitto padri-figli assume dimensioni ancora piรน marcate se pensiamo al rapporto tra Ruth e suo padre, appena uscito dal carcere. ร nella testimonianza, solo apparentemente farlocca, solo apparentemente funzionale alla scarcerazione anticipata di Cade Langmore, che Ruth afferma la sua veritร . Ciรฒ che davvero vorrebbe per la sua vita รจ ciรฒ che dichiara davanti al giudice, dimostrando un senso di responsabilitร che suo padre, la cui tendenza distruttiva รจ percepibile in pochi ma significativi frame, non avrร mai. E probabilmente non avrร mai nemmeno Marty, suo mentore e suo padre putativo, in un rapporto che potrebbe avere qualche analogia con quello di Walt e Jesse in Breaking Bad.
Proprio come Pinkman con Heisenberg, Ruth crede di aver bisogno di Marty piรน del necessario; al contempo Marty ha un viscerale bisogno di Ruth per sublimare il suo vero io.
Per il resto questo ritorno di Ozark si dimostra totalmente capace di gestire i tempi narrativi (la durata dellโepisodio raggiunge lโora piena ma รจ impossibile annoiarsi). Lโintroduzione di nuovi personaggi, Cade Langmore e Helen Pierce su tutti, oltre al carisma spropositato dei vecchi rende questa narrazione infinitamente intrigante. Anche in questo caso il vero punto di forza รจ la disposizione del climax, che qui trova la sua compiutezza con il twist finale: gli Snell, apparsi in palesi difficoltร gestionali per tutto lโarco dellโepisodio, tirano fuori il coniglio dal cilindro in extremis, nella maniera piรน inaspettata (e spietata) possibile. E ciรฒ lascia presagire un potenziale sconfinato in vista della stagione.
Non si affermerร come un caposaldo della Serialitร , ma questo ritorno ha dimostrato che Ozark sa essere una vera bomba, con una capacitร unica di coinvolgere lo spettatore, pronto a sporcarsi le mani di blu e a vivere lโamara utopia di Marty Byrde, lโennesimo genio vittima del suo stesso destino.
