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7 Serie Tv da recuperare se hai amato la terza stagione di Only Murders in the Building

Attenzione: L’articolo può contenere spoiler su Only Murders in the Building, The Afterparty, Russian Doll, Poker Face, Dead to Me, Search Party, The Woman in the House Across the Street from the Girl in the Window, Bored to Death.

E’ da poco stato reso disponibile su Disney+ l’ultimo episodio della terza stagione di Only Murders in the Building, serie tv originale creata da Steve Martin e John Hoffman. Dall’agosto 2021, l’eccentrico show ibrido tra giallo e commedia si è distinto nel tempo per l’irresistibile stile narrativo, un cast d’eccezione (che nell’ultimo capitolo conta persino la partecipazione di Meryl Streep e Paul Rudd) e la capacità di fondere epoche differenti attraverso un ritmo teatrale e ironico senza eguali. Impossibile non esser sedotti dalla bizzarra atmosfera del microcosmo newyorkese, in cui l’insolito trio di protagonisti si muove tra un omicidio da risolvere e l’altro. Nel vortice intrigante di complotti, segreti, rivelazioni e atipicità, Only Murders in the Building gioca e ironizza con i tasselli di una storia d’altri tempi, ricca di plot twist e brillanti misteri orchestrati ad hoc. Nonostante trovare una storia come quella di Only Murders in the Building sia complesso, la conclusione della terza stagione (caratterizzata dal rilascio settimanale) ci lascia con un vuoto nostalgico e affamati di narrativa. Nell’attesa di un rinnovo e di un ritorno quanto prima possibile su Disney+, abbiamo selezionato alcune serie tv che possano colmare l’assenza di una storia che tanto ci coinvolge dall’inizio alla fine assieme alle peripezie di Charles-Haden Savage (Steve Martin), Oliver Putnam (Martin Short) e Mabel Mora (Selena Gomez).

Non c’è nulla come Only Murders in the Building, eppure, ecco alcune serie tv che possono stimolare il palato di chi sta tanto amando il singolare titolo di Disney+

1) The Afterparty (2022-)

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The Afterparty

Per gli amanti della sorprendente alchimia tra generi, The Afterparty riesce, come Only Murders in the Building, a fondere brillantemente i toni da commedia con un racconto giallo fatto di omicidi da risolvere. Infatti, come nel caso dello show di Disney+, anche quello di Apple TV+ propone un caso da risolvere per ciascuna delle due stagioni attualmente disponibili, posto sempre sul cammino del medesimo protagonista, Aniq (Sam Richardson), e di alcuni personaggi ricorrenti. La serie parzialmente antologica stagionale ripropone il medesimo schema, ripercorrendo a ritroso gli accadimenti che hanno preceduto la morte della vittima in questione. Interrogando i presenti e ascoltando attentamente le versioni di ciascuno, il designer di escape-room Aniq cerca di risolvere il mistero prima che la polizia possa mettere le mani sul caso. Non particolarmente fortunato e un po’ maldestro, il protagonista si ritrova per ben due occasioni (una per stagione) a vivere una festa dai risvolti inattesi: prima una rimpatriata del liceo, poi il matrimonio della cognata. Entrambe le celebrazioni assumono pieghe inattese quando viene ritrovato un cadavere che complica la situazione dell’after-party. Nell’ascoltare il punto di vista di ciascun presente potenzialmente indagato (uno per episodio), Aniq e la detective Danner (Tiffany Haddish) veicolano il punto di vista del pubblico, nel vivere la prospettiva di ognuno, che per l’occasione assume le sembianze di un genere narrativo e stilistico differente, in linea proprio con la natura del personaggio in questione. Già rinnovata per una terza stagione, la serie tv creata da Christopher Miller è un’intrigante mystery serie che gioca brillantemente con gli stereotipi del genere e cinematografici che si sono susseguiti nel tempo e che si compone di un geniale cast di attori comici.

2) Russian Doll (2019-)

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Russian Doll

Il nome di Natasha Lyonne è spesso e volentieri una certezza, un sigillo che attesa in qualche modo lo stile narrativo di qualsivoglia racconto mediale. L’attrice e sceneggiatrice statunitense ha un manierismo tutto suo, capace di pervadere ogni ambito del progetto in questione. In particolare, Russian Doll è una serie tv dramedy originale Netflix interpretata e co-creata (assieme a Leslye Headland e Amy Poehler) dalla stessa Natasha Lyonne. In questo caso, veste i panni della protagonista, la trentaseienne Nadia Vulvokov, insolitamente bloccata in un loop spazio-temporale da cui sembra impossibile uscire. Destinata a perdere la vita a ripetizione nella frattura temporale di cui è vittima, la cincia donna riparte sempre dallo stesso momento, all’interno della propria festa di compleanno, vivendo costantemente la medesima serata. Dai toni scuri e oscuri, la prigionia fisica e introspettiva di Russian Doll è smorzata continuamente dall’indomabile sarcasmo della protagonista, affiancata da un altro individuo vittima della stessa ciclicità Alan Zaveri (Charlie Barnett). Attualmente composta da due stagioni, la storia di Russian Doll è scomoda e contorta, non propriamente comica, eppure soppesata a dovere per restituire un prodotto di puro intrattenimento in grado di coinvolgere irreversibilmente nel vortice tragicomico della protagonista.

3) Poker Face (2023-)

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Poker Face

Tra le rivelazioni dell’anno in termini di serie tv crime, Poker Face è un altro geniale esempio di commistione ben riuscita. Nella serie tv di Peacock si fondono brillantemente crime e comedy, grazie ancora una volta al contributo dell’inconfondibile Natasha Lyonne. Poker Face è un character-drive antologico in cui, in ogni episodio, la protagonista affronta un differente caso di omicidio da risolvere. Charlie Cale è il fulcro del racconto, una cinica donna che vive alla giornata e che è dotata di un insolito sesto senso che le permette di comprendere se e quando qualcuno stia mentendo. La murder-mystery serie propone dunque in ogni puntata dal rilascio settimanale un caso da risolvere assieme alla sua eccentrica protagonista dal cuore d’oro. Con il pretesto di un viaggio on-the-road in fuga da un temibile gangster, proprietario di un casinò, a cui ha dato fastidio, Charlie si sposta costantemente. Giungendo di volta in volta in una nuova landa desolata degli immensi Stati Uniti d’America, Cale finisce sempre per immischiarsi in situazioni pericolose e stravaganti. Con un cast folto e d’eccezione che cambia di puntata in puntata, contando persino la partecipazione di Adrien Brody, Chloë Sevigny, Jameela Jamil, Joseph Gordon-Levitt, David Castañeda, Poker Face è intrattenimento puro, proprio come sostenuto recentemente dal grande autore americano Stephen King. Non a caso, la serie tv è creata dallo stesso regista di Knives Out, Rian Johnson. Infatti, in Poker Face è possibile trovare alcuni degli elementi di mistero e umorismo che hanno permesso al film stesso di essere un vero e proprio successo.

4) Dead to Me (2019-2022)

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Dead to Me

Composta complessivamente da tre stagioni, Dead to Me è tra le serie tv ideali da recuperare se si è amanti di Only Murders in the Building. A partire dall’amicizia che unisce le due diversissime co-protagoniste Jen Harding (Christina Applegate) e Judy Hale (Linda Cardellini). Apparentemente così distanti, le due donne scoprono una rinnovata alchimia all’interno di una serie tv in cui dominano il black humor e il drama. Conoscendosi in un gruppo d’ascolto e supporto a cui l’irascibile Jen prende parte a seguito della morte del marito Ted in un incidente stradale, le protagoniste legano in maniera profonda, affrontando insieme diverse avversità e ostacoli. L’attitudine di Jen a sfogare il lutto tramite la rabbia e il risentimento trova un porto sicuro nella positività e nell’eccentricismo di Judy, in lutto per la morte del fidanzato a seguito di un infarto. Ciò nonostante, una serie di misteri e segreti devono essere disvelati e potrebbero influenzare per sempre la natura della loro profonda amicizia. Gli intrighi, l’umorismo e le ottime performance che caratterizzano Dead to Me ne hanno sicuramente determinato il successo, permettendo persino alla serie tv originale Netflix di ottenere varie importanti nomination in alcuni tra i principali riconoscimenti televisivi internazionali in giro per tutto il mondo. Dissacrante, leggera e attraversata da un appassionante legame tra i due personaggi principali, Dead to Me ha molto di quel che non possiamo fare a meno che amare in Only Murders in the Building, proponendosi come una delle alternative migliori da recuperare il prima possibile.

5) Search Party (2016-2022)

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Search Party

Così come The Afterparty, un’altra brillante serie tv che fonde in maniera intrigante gli elementi di mistero e comici è Search Party. Composta complessivamente da cinque stagioni, è andata in onda per i primi due capitoli sull’emittente statunitense TBS e successivamente su HBO Max. Search Party è un’ottima alternativa alle disavventure quotidiane di Mable, Oliver e Charles in Only Murders in the Building. Infatti, la prima stagione ha avvio a Broolyn, con la scomparsa della studentessa universitaria Chantal Witherbottom (Clare McNulty). Con l’intento di ritrovarla, la compagna di corso Dory Sief (Alia Shawkat) unisce le forze con gli amici Elliott (John Early) e Portia (Meredith Hagner) e con il fidanzato Drew (John Paul Reynolds). Particolarmente coinvolta nelle indagini, la protagonista è completamente assorbita dalla vicenda (e dai successivi intrighi), mentre la serie tv esplora anche la realtà quotidiana dei suoi compagni. A partire dal caso della prima stagione, anche le successive pongono al centro altre indagini che vedono coinvolto il gruppo di personaggi protagonisti. In particolare, Search Party si caratterizza per uno stile ritmato e frizzante che ne definisce l’identità narrativa atipica e coinvolgente dal resto. Su tutto, emerge soprattutto l’umorismo nero che avvolge tutto il racconto, nonostante le misteriose vicende che circondano Dory e la sua squadra. Purtroppo, in Italia è stata resa disponibile soltanto la prima stagione, mentre le successive quattro rimangono ancora inedite.

6) The Woman in the House Across the Street from the Girl in the Window (2022)

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The Woman in the House Across the Street from the Girl in the Window

The Woman in the House Across the Street from the Girl in the Window è una miniserie disponibile a livello globale su Netflix dal gennaio 2022. Punto di forza della serie tv è proprio il suo carattere parodico. Infatti, si tratta di una commedia nera che punta a prendersi gioco della narrativa di mistero e dei thriller psicologici. A tal proposito, nelle otto puntate totali è possibile individuare più di un richiamo ad altri titoli del genere, più o meno di successo. Il rimando più esplicito è sicuramente al film flop del 2021 della stessa Netflix The Woman in the Window: non a caso, entrambe le protagoniste si chiamano Anna. In generale, The Woman in the House Across the Street from the Girl in the Window strizza lo sguardo parodico anche a pellicole come The Girl on the Train (2016), Flightplan (2005), Final Analysis (1992) e Rear Window (1954). Nella miniserie, la protagonista è Anna Whitaker (Kristen Bell), donna divorziata che vive da sola a seguito della separazione e della morte dell’unica figlia Elizabeth. La sua quotidianità è scossa dall’arrivo dei nuovi vicini di casa: il padre vedovo Neil Coleman (Tom Riley) e sua figlia Emma (Samsara Yett). In una routine caotica fatta di antidepressivi e alcool, Anna inizia a confondere realtà e finzione, arrivano a pensare di essere testimone dell’omicidio di Lisa (Shelley Hennig), fidanzata di Neil. Con l’ostilità e i pregiudizi della comunità locale da cui non è considerata salubre, Anna inizia a indagare alla ricerca della verità in una serie tv tragicomica fatta di oscurità e satira.

7) Bored to Death (2009-2011)

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Bored to Death

Mentre Only Murders in the Building pone al centro un power-trio composto da due senior e una giovane, in Bored to Death è Ted Danson (nei panni di George Christopher) l’adulto che segue le quotidiane peripezie dell’aspirante investigatore privato e scrittore Jonathan Ames (Jason Schwartzman) e del suo miglior amico fumettista Ray Hueston (Zach Galifianakis). Ambientata a Brooklyn, la serie tv di genere comico e crime segue la ricerca quotidiana di evasione dalla noia e dalla routine di Jonathan. Infatti, all’inseguimento di una carriera nell’investigazione, il protagonista cerca costantemente casi da risolvere su Craiglist, pur non essendo un granché sul campo. In particolare, Bored to Death è creata dallo scrittore Jonathan Ames che, per l’occasione, diventa personaggio fittizio protagonista della stessa serie tv stessa. Purtroppo, lo show è stato cancellato da HBO dopo soltanto tre stagioni. Ciò nonostante, vale comunque la pena recuperare Bored to Death, un titolo in grado di conquistare grazie a un brillante bilanciamento tra follia e suspance, che lo rendono una delle commedie di genere più irriverenti e interessanti, seppur ancora poco conosciuta e non apprezzata a dovere.

A cosa dobbiamo il successo di Only Murders in the Building?