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7 curiosità su Martin Short, lo stravagante Oliver di Only Murders in the Building

Nel mondo delle migliori Serie Tv comedy ha cominciato a spiccare il titolo di Only Murders in the Building, che ci ha portati a sorprenderci davanti al talento di Selena Gomez nei panni di Mabel e ci ha fatto riscoprire due grandi attori come Steve Martin e Martin Short. Quest’ultimo ha prestato il volto a Oliver Putnam, un regista caotico e pieno di voglia di fare, in cerca di un modo per indirizzare le energie verso la strada giusta. Un personaggio divertente e talvolta bizzarro, che crea un trio indimenticabile con gli altri protagonisti, merito anche della straordinaria chimica tra gli attori. La carriera di Martin Short è cominciata negli anni Settanta, quando ha debuttato sia per il cinema (con il film Marito in prova, 1979), sia per la televisione (con la serie Right On, 1972). Ma Short non si è destreggiato soltanto nel mondo della recitazione: è anche doppiatore (specialmente in molti film per bambini e ragazzi, tra cui Il pianeta del tesoro, Barbie la principessa e la povera, Il principe d’Egitto), sceneggiatore, produttore e regista. Approfittiamo della rilevanza che – giustamente – si sta guadagnando Only Murders in the Building e cerchiamo di conoscere meglio questo attore.

Ecco 7 curiosità su Martin Short!

1) Ha dovuto affrontare molti lutti importanti fin da giovane età

Martin Short
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Purtroppo la vita privata di Martin Short è costellata da episodi spiacevoli: il più giovane di cinque fratelli, l’attore nato in Ontario, Canada, ha perso il fratello David nel 1962 a causa di un incidente d’auto. Soltanto sei anni dopo, Short ha dovuto salutare anche la madre Olive Hayter, primo violino della Hamilton Synphony Orchestra, che ha sempre riconosciuto e sostenuto la creatività del figlio. Dopo due anni, anche il padre, Charles Patrick Short, è mancato per via di complicazioni dovute a un ictus. Infine, dopo 30 anni di matrimonio, anche sua moglie Nancy Dolman è morta per un cancro alle ovaie.

In un’intervista per il The Today Show registrata due anni dopo la scomparsa della moglie, la giornalista Kathie Lee Gifford ha lodato la lunghezza del matrimonio tra i due e ha chiesto all’attore da quanti anni fossero sposati, parlando di Dolman al presente, come se la donna fosse ancora viva. Short ha preferito non correggerla in diretta tv e ha risposto che fosse ancora follemente innamorato di lei. La giornalista si è in seguito scusata per la gaffe, ringraziando Martin Short per la gentilezza dimostrata e lui ha risposto che in televisione è normale fare degli errori involontari, dimostrando una grande comprensione.

Alla domanda riguardo l’influenza che la drammatica esperienza ha avuto sulla sua carriera, Short ha dichiarato:

“Non penso che sia la ragione per cui sono divertente. Penso che quel tipo di perdita possa dare del carburante al modo in cui conduci la tua vita. Credo sia più collegato al modo in cui affronto la vita come se fosse una festa e non uno stress.”

2) Il Canada ha coniato una moneta in suo onore

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Martin Short è nato in Canada nel 1950, ma ha anche la cittadinanza statunitense. In ogni caso, si dichiara molto orgoglioso delle proprie origini e il suo Paese natale ha mostrato di ricambiare totalmente questo orgoglio. Infatti, Short ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Canada, tra cui un premio per i traguardi raggiunti in tutta la vita nel mondo dello spettacolo, insieme al collega canadese Michael J. Fox.

Il riconoscimento più particolare, però, è stato quello di coniare una moneta dedicata a Short nel 2013: si tratta di una moneta che rappresenta la bellezza del Canada vista attraverso gli occhi dell’attore, una moneta che lui stesso ha aiutato a disegnare. Ne sono state prodotte 15 mila copie.

3) Suo padre arrivò in America da clandestino

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Il Guardian riporta che Charles Patrick Short arrivò in Nord America dall’Irlanda, suo paese natale, da clandestino. Più precisamente, giunse in Texas e fu poi deportato. Solo tempo dopo riuscì a stabilirsi in Canada, dove cominciò a lavorare in una acciaieria e dove crebbe i suoi cinque figli, accanto alla moglie Olive.

Nel parlare della propria famiglia, Martin Short ricorda che non c’era alcun imbarazzo tra di loro nello stare a stretto contatto tutto il giorno, non c’erano segreti da nascondere o esperienze che non si sentivano di condividere tra loro. Anzi, la chiave del loro legame era un sottile sarcasmo con cui condivano ogni aneddoto e racconto: da qui probabilmente nacque la prima scintilla del talento da comico dell’attore di Only Murders in the Building.

4) Da adulto, ha recitato nei panni di un ragazzino di 10 anni

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Nel 1994, all’età di 44 anni suonati, Martin Short ha interpretato un ragazzino di 10 anni impegnato nel creare scompiglio nella vita dello zio, protagonista del film Clifford. Inizialmente il film fu un flop e venne bersagliato di critiche, ma dopo anni diventò addirittura un cult comparendo nel Turner Classic Movies Film Festival del 2021. Ciò che causò una reazione negativa da parte del pubblico ai tempi del rilascio fu proprio la scelta di dare all’attore canadese il ruolo di un bambino: molti commentarono che il film sembrava più una horror comedy che un film adatto alle famiglie. Allo stesso tempo, però, questa situazione bizzarra fu ciò che attirò l’attenzione degli spettatori anni dopo. Un twist stravagante, proprio come Oliver, il personaggio di Short in Only Murders in the Building.

5) Partecipa ai “Colonscopia Party” con Steve Martin e Tom Hanks

Martin Short
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Sì, sì, avete letto bene: Colonscopia Party. Insieme a Steve Martin e Tom Hanks. Martin Short ha raccontato questo divertente aneddoto durante un episodio del talk show Jimmy Kimmel Live, dove Jimmy Kimmel stesso si è dichiarato voglioso di partecipare. Quando l’attore e i suoi colleghi devono sottoporsi a una colonscopia, seguono insieme un rituale ben preciso. Innanzitutto, si ritrovano la sera precedente a casa di qualcuno di loro. L’obiettivo è quello di rilassarsi assumendo insieme dei lassativi, evitando tutto il cibo solido, e poi distrarsi guardando dei film comedy. Il giorno dopo, al termine di tutto, Short, Steve Martin e Tom Hanks vanno a pranzo insieme, lasciandosi l’intervento alle spalle. Il Colonscopia Party peggiore? Quello a casa di Steve Martin: Short pensava che il collega avesse qualcosa come una decina di bagni, ma in realtà ne aveva soltanto uno, un bel problema dopo tutti quei lassativi ingurgitati.

6) Ha la fama di essere uno dei comici più gentili

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Nel mondo dello spettacolo, Short viene ritenuto uno dei pochi comici che sono davvero gentili e con i piedi per terra. Il suo amico Lorne Michaels, creatore e produttore del Saturday Night Live, ad esempio, ha dichiarato che Short non ha nemmeno mai passato la “fase megalomane” che spesso – secondo lui – attraversano i comici. Anche David Letterman del Late Show with David Letterman non ha che buone parole per lui: “non ho mai sentito dire una singola cosa cattiva sul conto di Martin” ha dichiarato. Per la moglie di Tom Hanks, Short è “la miglior persona di sempre” e il collega di Only Murders in the Building Steve Martin ha affermato che “ha l’innata capacità di essere divertente“.

7) Ha studiato per diventare assistente sociale

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Martin Short non ha avuto fin da subito l’idea di dedicare la propria vita alla recitazione. Prima di dedicarsi ha questo, ha frequentato il McMaster College in Canada, specializzandosi in assistenza sociale – dopo aver abbandonato gli studi per diventare un dottore a causa della scarsa attitudine verso le materie scientifiche – e prendendo il diploma nel 1972, Nel 2001, il college gli ha attribuito anche un dottorato onorario. Della sua esperienza al college, l’attore racconta:

“Quando penso alla McMaster, penso a quattro anni di esperienze assolutamente nuove, come un’esistenza separata, che esprime tutti gli aspetti della vita e fa partire per un viaggio totalmente nuovo. Se non fosse stato per il college, non sarei entrato nel businnes.”

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