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Conosciamo i 5 attori protagonisti del live action di One Piece

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di One Piece

Il 31 agosto 2023 esce finalmente la serie tv tanto attesa tratta dal fumetto di fama ormai indescrivibile, One Piece. Il lavoro di Eiichiro Oda, autore e ideatore dell’amato fumetto, diventa una serie televisiva. Dopo tanto travagliare, prima la pandemia e poi l’insicurezza sulla produzione (che alla fine è stata affidata a Netflix), il live action di One Piece ha finalmente un trailer ufficiale e una data d’uscita. I fan sono in trepidazione proprio perché pare che la serie sia davvero una riproduzione fedele di una parte della storia di One Piece; il fumetto è ancora in divenire, non è affatto concluso e Oda ci sta ancora lavorando. One Piece è infatti uno dei più lunghi e longevi lavori nel mondo della fumettistica giapponese e non solo. Questa volta, con la serie tv, i fan sembrano avere apprezzato un omaggio alle tavole originali soprattutto per lo zampino che lo stesso Oda pare ci abbia messo. L’autore ha infatti voluto contribuire attivamente al prodotto, garantendo così una supervisione soprattutto nella storia. A dimostrazione di questo, per esempio, i protagonisti sono molto realistici, per conformazione fisica e soprattutto per nazionalità. Gli autori hanno infatti seguito i consigli di Oda, premiando la somiglianza al fumetto piuttosto che puntando sulla fama. I cinque protagonisti dell’attesissimo live action di One Piece sono, infatti, poco conosciuti anche se alcuni di loro hanno delle presenze importanti alle spalle. Vediamo quali.

1. Iñaky Godoy – Rufy

Rufy One Piece

Come dicevamo, il live action di One Piece predilige la somiglianza fisica ma anche etnica dei suoi protagonisti con i personaggi che vanno ad interpretare. Iñaky Godoy è un attore messicano e a lui è affidato il personaggio principale, Rufy (che in Italia conosciamo meglio come Cappello di Paglia). Rufy, nel fumetto, è brasiliano o almeno sarebbe brasiliano se One Piece fosse ambientato nel nostro mondo. Il mondo di Oda è infatti una sorta di limbo tra un pianeta davvero simile alla Terra e sicuramente riconducibile ad essa e un mondo di fantasia, totalmente inventato. Come spesso succede nei fumetti, non è molto importante l’ubicazione geografica. Rufy è il protagonista della banda di pirati e il suo intreprete, Iñaky Godoy, è stato scelto soprattutto per la sua verosomiglianza con il personaggio. L’attore è infatti ai suoi esordi, o giù di lì, noto unicamente per una serie tv crime messicana, Che fine ha fatto Sara?, che ha riscosso molto successo nel suo paese natale. One Piece è, quindi, per lui l’occasione di farsi conoscere ad un pubblico più vasto, al pubblico mondiale di Netflix. Le aspettative sono alte e i fan di One Piece sono piuttosto inclementi; riuscirà Iñaky Godoy a portare a casa un Rufy convincente?

2. Emily Rudd – Nami

Nami One Piece

Attrice americana dai lineamenti particolari e freddi, che ci ricordano i paesi freddi dell’Europa del nord. Nami, il personaggio che interpreta, è infatti svedese, o almeno lo sono le sue origini. Ancora una volta, perciò, Emily Rudd sembra perfetta per impersonare l’eroina del fumetto. Non è l’unica donna ma è una delle poche e, per interpretare Nami, serviva sicuramente del carattere e un’energia particolare. Quando Eiichiro Oda ha saputo che l’attrice è una grande fan dei manga e degli anime, non ha avuto dubbi e la sua somiglianza a Nami non ha fatto che confermare l’entusiamo. Emily Rudd, inoltre, è forse quella con più esperienza cinematografica tra tutti gli interpreti di One Piece e ha lavorato nella trilogia cinematografica di Fear Street, e in televisione per alcune serie come Dinasty e Hunters II (sempre in pochi episodi o comunque in trame sporadiche, mai come protagonista). L’attrice dice di aver coronato un sogno, andando ad interpretare Nami, che ritiene una donna incredibile e un bellissimo personaggio complesso e interessante. Siamo molto curiosi di vederla nel ruolo, anche solo per farci sorprendere dalla donna pirata più energica e allo stesso tempo razionale della ciurma.

3. Mackenyu Arata – Zoro

Zoro One Piece

La sua è, in realtà, una carriera piuttosto ampia ma che si sviluppa esclusivamente nel suo paese natale, il Giappone. Arata non è mai andato oltre i confini nazionali, infatti, e gli unici lavori che lo hanno visto protagonista sono comunque di timbro giapponese. Il film di Fullmetal Alchemist, ad esempio. Arata non è quindi nuovo agli adattamenti cinematografici di un fumetto e anche per lui è la prima vera opportunità di arrivare ad un pubblico internazionale, come quello di Netflix. E lo farà interpretando uno dei personaggi più amati della saga di One Piece, Zoro, spadaccino della ciurma e uomo misterioso. Le sue origini sono chiaramente orientali e Arata rispecchia quindi le sue caratteristiche fisiche, fatta eccezione forse per i capelli verdi. Grazie alla collaborazione con Oda e alla sua presenza nell’ultimo film de I Cavalieri dello Zodiaco, Arata sta puntando ad un successo mondiale e sembra si stia specializzando soprattutto in rifacimenti fumettistici. La sua carriera in Giappone, d’altronde, si è basata quasi tutta su lavori simili e questo lo ha reso un ottimo interprete del suo paese, un ottimo attore poliedrico e mai scontato. Con One Piece sta sicuramente cercando di coronare una splendida carriera da esordiente, puntando ad una produzione più grande. Le aspettative, su di lui, sono molto alte.

4. Jacob Romero Gibson – Usopp

Usopp One Piece

Per Jacob Romero Gibson è davvero difficile parlare di carriera. L’attore ha infatti un’unica esperienza rilevante anche se è una grande esperienza: ha preso parte al cast di Greys Anatomy nel 2018, per alcune puntate. Sicuramente un’esperienza formante e importante ma anche, quasi, l’unica. L’attore proviene, infatti, dal teatro dove è stato anche protagonista dello spettacolo Life of Bob, in cui interpretava il compianto cantautore Bob Marley. Anche per lui, quindi, una grande sfida: interpretare, in One Piece, uno dei personaggi più divertenti della serie. Usopp è, infatti, un personaggio davvero singolare, caratterizzato dal suo temperamento energico e frenetico, ama dire delle bugie articolate ma è allo stesso tempo molto generoso e affettuoso con la sua compagnia. Le sue origini sembrano essere africane e Jason Romero Gibson, che è afro americano, è sicuramente perfetto anche per il suo volto espressivo e unico. Il suo personaggio, Usopp, è un personaggio interessante che può dare a Jacob Romero Gibson l’opportunità di farsi conoscere sia dal punto di vista cinematografico, sia dal punto di vista umano. L’energia e la simpatia di Usopp possono renderlo infatti uno dei personaggi più amati della serie e anche uno di quelli più inflazionati. Staremo a vedere.

5. Taz Skylar – Sanji

Sanji One Piece

Per quanto l’attore abbia dichiarato di sentire una grande somiglianza tra la sua vita e quella del personaggio che andrà ad interpretare, di lui sappiamo pochissimo. È un attore britannico che ha recitato in un paio di film polizieschi e che ha un passato dietro alla cinepresa, da produttore e anche da regista e autore. La sua carriera finisce apparentemente qui. Eppure, Taz Skylar è quello che più di tutti si è raccontato alle telecamere di varie interviste e quindi, in qualche modo, conosciamo il suo passato e quello che dovrà essere il suo futuro. Interpreta Sanji, appunto, il cuoco della nave di Rufy. O almeno inizialmente. Sanji ha un passato turbolento, che lo ha costretto a crescere in fretta e soprattutto in totale autonomia. Quando si unisce alla banda di Rufy trova, infatti, il suo primo posto nel mondo, dopo aver lottato durante tutta la sua infanzia per rimanere a galla. Taz Skylar ha dichiarato di sentirsi esattamente come Sanji e di riconoscere tanti comportamenti nella sua vita. Pare condividano, inoltre, l’attaccamento al cibo come compagno costante. L’attore ha infatti raccontato di avere avuto problemi disfunzionali legati al cibo e dice di riconoscere in Sanji degli atteggiamenti familiari. Insomma, Taz Skylar potrebbe quasi interpretare se stesso in One Piece, vediamo come se la cava a mettersi in gioco con le sue esperienze personali.