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Yellowjackets – I creatori affermano di essersi ispirati a Tony Soprano per sviluppare la storia

Yellowjackets, la serie tv di Showtime, è stata una delle novità più interessanti del 2021. Le protagoniste della storia sono quattro ragazze che sono sopravvissute a un disastro aereo e che, una volta adulte, devono fare i conti con il loro trauma e con quello che hanno fatto per riuscire a uscirne vive. La prima stagione, che ha saputo unire sapientemente il genere mistery all’horror, è stata acclamata da pubblico e critica. Ora gli occhi sono puntati sulla seconda stagione che debutterà il 24 marzo su Showtime e che arriverà in contemporanea in Italia sul servizio di streaming Paramount+. I creatori della serie tv stanno rilasciando diverse interviste per pubblicizzare i nuovi episodi in arrivo e di recente hanno svelato un curioso retroscena sulla creazione delle protagoniste della storia.

Durante il processo creativo della storia di Yellowjackets i co-creatori della serie si sono ispirati a Tony Soprano.

Cosa potrebbero mai avere in comune un gruppo di calciatrici e un boss della mafia italoamericana? Apparentemente nulla, eppure il personaggio interpretato da James Gandolfini ha ispirato Ashley Lyle e Bart Nickerson nel definire la storia delle protagoniste. In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter i co-creatori dello show hanno svelato che, mentre stavano cercando di capire fino a quanto potessero rendere oscure le protagoniste senza che il pubblico le odiasse, hanno pensato a Tony Soprano. Il protagonista della serie della HBO era tutto fuorché un santo, eppure grazie all’eccellente scrittura del personaggio, il pubblico riusciva a connettersi in qualche modo con lui. Come hanno spiegato Ashley Lyle e Bart Nickerson nell’intervista, hanno deciso quindi di seguire la medesima strada:

Tony Soprano era un mostro assoluto – ma, poiché era così ben approfondito, riuscivi a capirlo. Questo è ciò a cui miriamo. Abbiamo naturalmente delle conversazioni per comprendere quando potremmo rischiare di spingerci un po’ troppo oltre, ma ci preoccupa meno la simpatia del pubblico per i personaggi, ci interessa soprattutto il tipo di storia. Non vogliamo mai scioccare il pubblico per la pura gioia che ne deriva”

E cosa possiamo aspettarci dalla seconda stagione di Yellowjackets? A quanto pare la storia si farà ancora più cruda, dal momento che lo sceneggiatore Jonathan Lisco ha anticipato che “il cannibalismo sarà solo la punta dell’iceberg.Le giovani protagoniste dovranno prendere delle importanti decisioni che cambieranno per sempre il corso delle loro vite. Ecco cosa ha detto a Entertainment Weekly:

“Il mangiare una persona non sarà la cosa più trasgressiva che queste giovani donne fanno nel deserto. Ognuna di loro farà delle scelte che non avrebbe mai immaginato possibili. E, mentre andiamo avanti di 25 anni, vedremo quelle terribili azioni emergere e capiremo come hanno cambiato irrevocabilmente il destino delle loro vite.”

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