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Woody Allen, tempi durissimi: nessuno vuole più pubblicare la sua autobiografia

Sono tempi davvero duri per Woody Allen. L’attore, ma soprattutto regista di film famosissimi come Io e Annie, Manhattan Match Point, vincitore di ben quattro premi Oscar, si trova ora in seria difficoltà, a causa della sua autobiografia.

Sembra infatti che nessuna casa editrice americana si voglia accollare la pubblicazione del memoir del regista. Il motivo? Nessuno vuole associarsi alla figura di Allen, per le accuse mosse contro di lui dalla figlia adottiva, Dylan Farrow.

Non sarà un’accusa recente, ma Woody Allen è stato denunciato dalla giovane ragazza per molestie sessuali. La notizia, unita al parziale supporto del regista nei confronti di Harvey Weinstein, ha messo tutti in grande allarme, editori e non.

Infatti, non solo l’autobiografia di Woody Allen è stata respinta, stando alla notizia riportata dal New York Times, ma anche Amazon ha deciso di scaricare il regista: ha reciso il contratto che prevedeva la distribuzione di quattro suoi film, e ha accuratamente evitato di rilasciare anche il nuovo lungometraggio, A Rainy Day In New York.

Woody Allen

Come se tutto questo non bastasse, anche diversi attori hanno preso le distanze da Woody Allen: Colin Firth ha detto di non voler più lavorare con lui, mentre Timothée Chalamet, con una collaborazione ben più recente, ha deciso di devolvere il suo compenso ricavato dal film ad associazioni che combattono le molestie sessuali.

Il regista, dunque, non riesce proprio a trovare alleati. Sempre stando al New York Times, l’autobiografia di Allen sarebbe stata rifiutata da certe case editrici senza nemmeno averla letta, convinti del danno d’immagine irreparabile che avrebbe causato l’unione delle due figure.

Un danno causato da un fattore sia etico sia commerciale. Se infatti prendere le distanze da movimenti contro le molestie sessuali è controproducente per l’immagine aziendale, si rischia anche un grosso flop a livello commerciale, dati gli ideali portati avanti dall’autore.

In definitiva, è molto probabile che l’autobiografia di Woody Allen non veda mai la luce del sole, e che anche la carriera del regista si stia lentamente spingendo sul viale del tramonto. Ma, se così fosse, la perdita a livello cinematografico sarebbe enorme. Dal momento che però il contenuto di questo manoscritto sembra ignoto a tutti, probabilmente resteremo senza risposte definitive.

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