LA VITA SEGRETA DI UNA TEENAGER AMERICANA: SHAILENE WOODLEY «DAL PUNTO DI VISTA LEGALE, ERO INCASTRATA»
Shailene Woodley è stata dal 2008 al 2013 la protagonista di La vita segreta di una teenager americana ma non sembra serbarne un bel ricordo.
L’attrice era infatti giovane e nuova nel settore e, con il passare delle stagioni, si trovava sempre meno in accordo con il messaggio che la serie mandava ai suoi coetanei:
Sia io che il resto del cast ci trovavamo in disaccordo con molte delle cose che venivano scritte nelle sceneggiature. C’erano delle credenze che venivano spinte in modo particolare, e che erano diverse dalle mie. Eppure, dal punto di vista legale ero incastrata lì. Ho letto tre episodi e ho firmato un contratto per sei anni. Quei tre episodi colpivano nel segno. Avevo delle amiche, al liceo, che erano incinta. Sembrava tutto ciò che volevo trasmettere al mondo.
LE PRODUZIONI INGLESI SI PREPARANO A CAMBIARE LE LINEE GUIDA DOPO L’EMERGENZA CORONAVIRUS
Questa settimana Adrian Wootton, CEO della British Film Commission e della Film London, ha spiegato come l’industria audiovisiva affronterà le conseguenze dell’emergenza Coronavirus:
La nostra intenzione è di produrre un codice corposo con norme sulle pratiche da adottare e protocolli sui comportamenti sul set, riguardanti assicurazioni, rischi, responsabilità, spostamenti e altro. Il manuale ci aiuterà a costruire una tesi solida da presentare al governo che dimostri il nostro piano di recupero e il fatto che siamo pronti a tornare a lavoro.
Ci piacerebbe pensare di poter tornare a lavoro a metà estate, ma questo non dipende da noi. Dipende dalle politiche di isolamento del governo. Vorrei mettere tutti noi nella posizione di poter fare questa richiesta. Il governo è in ascolto e ci chiede un piano di recupero. Di certo ambierà il modo in cui sono realizzati film e serie tv. Non torneremo alla normalità in pochi mesi.
