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Stranger Things, gli attori rispondono alle critiche di chi li ritiene troppo cresciuti

Stranger Things sta finalmente per tornare: l’attesissima quarta stagione infatti è in dirittura d’arrivo sulla piattaforma di streaming Netflix. I nuovi episodi verranno rilasciati in due parti: la prima parte della nuova stagione verrà caricata sulla piattaforma il 27 maggio, mentre gli ultimi episodi saranno disponibili a partire dal primo luglio. È stato inoltre confermato già in anticipo che la serie tornerà anche per una quinta stagione che chiuderà la storia di Eleven e dei suoi amici. Tuttavia i fan possono stare tranquilli: questa non sarà la fine del franchise, dal momento che gli autori hanno lasciato intendere che potrebbero essere realizzati in futuro degli spin-off. Dopo una lunga e interminabile attesa, ora tutti i fan stanno facendo il conto alla rovescia per l’arrivo di Stranger Things 4 e sono curiosi di sapere quali sorprese gli autori gli riserveranno nei prossimi episodi. Dal momento che è stato anticipato che la quarta stagione sarà molto più horror e conterrà molte rivelazioni sul Sottosopra, le aspettative sono alle stelle.

Una cosa che sicuramente abbiamo notato dal trailer è quanto i protagonisti della serie tv siano cresciuti e cambiati. Sono ancora credibili nei panni di giovani teenager?

Dato che la lunga e travagliata lavorazione alla quarta stagione di Stranger Things è andata avanti per più di due anni, è più che naturale che gli attori siano cresciuti e che il loro aspetto ci appaia diverso. Il problema è che gli eventi che verranno mostrati nei nuovi episodi sono collocati cronologicamente solo sei mesi dopo il finale del terzo ciclo di puntate. Per questo motivo potrebbe risultare molto difficile spiegare perché Eleven e gli altri protagonisti appaiano così diversi. Noah Schnapp e Gaten Matarazzo, interpreti rispettivamente di Will e Dustin, in una recente intervista a Today hanno affrontato proprio questa questione. Gaten Matarazzo ha ammesso che sia il cast che la produzione si sono posti questo problema e che alla fine lo hanno risolto piuttosto bene. D’altra parte, come ha sottolineato Matarazzo, anche i protagonisti della serie tv sono nell’età della pubertà e in un momento in cui quindi il corpo repentinamente. Ecco cosa ha detto:

“È qualcosa a cui pensiamo sempre, ma è qualcosa su cui lavoriamo abbastanza bene, credo. I personaggi sono in un periodo di transizione nelle loro vite… è pazzesco vedere come apparivamo tutti noi quando abbiamo iniziato.”

Noah Schnapp però ci ha tenuto anche a sottolineare che gli attori hanno avuto questa difficoltà anche nelle prime stagioni. Ha ricordato infatti un retroscena legato proprio alla seconda stagione:

“Ricordo che nella seconda stagione mi hanno detto che dovevo abbassare il tono della mia voce, dovevo parlare a un livello diverso e avere un tono più basso, ero tipo: ‘Non posso farlo, non sono più così’.”

L’appuntamento è per il 27 maggio quando finalmente potremo rivedere i protagonisti di Stranger Things.

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