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Stephen Hawking è morto: ricordiamolo in tutti i film e serie tv a cui ha preso parte

Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi. Cercate di dare un senso a quello che osservate e chiedetevi cosa rende tangibile l’universo. Siate curiosi. Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire.  L’ importante è che non molliate. 

Stephen Hawking

Stephen Hawking, una delle menti più brillanti degli ultimi anni, si è spento all’età di 76 anni nella sua amata città di Cambridge, circondato dall’amore della sua famiglia.

Nato nel 1942, Hawking è stato un cosmologo, fisico, matematico, astrofisico e uno fra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici grazie ai suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologica quantistica e sull’origine dell’universo. All’età di 21 anni gli fu diagnosticata una malattia degenerativa dei motoneuroni, la cosiddetta SLA, che lo costrinse dapprima all’uso del bastone e poi alla sedia a rotelle. Contro ogni aspettativa, e diagnosi medica che gli dava soltanto due anni di vita, lo scienziato ha avuto un decorso, e una progressione della malattia, lenta e lunga a dispetto di qualsiasi previsione. Questo gli ha permesso così di continuare i propri studi e ricerche.

A 32 anni Hawking divenne il membro più giovane della Royal Society, l’istituzione scientifica più prestigiosa della Gran Bretagna. Successivamente lasciò l’Università di Oxford per studiare astronomia teorica e cosmologia a Cambridge. Nel 1979 ottenne la cattedra di matematica nella medesima università.

La sua vita è costellata di scoperte, teorie e studi che spaziano tra svariate tematiche scientifiche. La sua passione per le scienze, lo hanno spinto a divulgarne le teorie in modi semplici e basilari, rendendo alcuni argomenti complessi alla portata di tutti.

Si rivolge soprattutto ai bambini con la stesura a loro dedicata di una trilogia di libri (George’s Secret Key to the UniverseGeorge’s Cosmic Treasure Hunt e George and the Big Bang) attraverso cui narra le avventure del giovane George, che con parole estremamente elementari, spiega concetti misteriosi, affascinati e apparentemente complessi come i buchi neri o l’origine della vita.

Ma non solo: la sua figura è ormai divenuta icona dei nostri tempi tanto da trasporre la sua vita in ben un due film, La Teoria del Tutto (interpretato da Eddie Redmayne) e Hawking (interpretato da Benedict Cumberbatch), e avere numerose apparizione televisive in differenti show. Primo fra tutti, I Simpson (ep.22 stagione 10), dove Stephen Hawking era dotato di una “sedia turbo” e parlò con la sua vera voce! Infatti, per registrare la puntata, lo scienziato si recò ad Hollywood dove la parte che doveva recitare gli fu digitata nel suo computer. Ma anche in Futurama, Griffin e Due Fantagenitori.

Stephen Hawking

Stephen Hawking

Precedentemente, nel 1993 apparve nello show Star Trek: The Next Generation (episodio 26 stagione 6), invitato dalla series’s producer, Rachel Bell, perchè “attira i giovani nella scienza meglio di chiunque altro. Inoltre, Stephen adora la pop culture e non vuole esser visto come una persona noiosa, come un matusa.” E così lo inserirono in una scena dove giocava a poker con Einstein, Newton e il comandante Data sulla nave spaziale Enterprise.

Altra Serie Tv che gli rende omaggio è la nerdissima Big Bang Theory, dove è apparso in ben 5 episodi.

Inoltre, è stato protagonista di svariati documentari sul tema a lui più caro, l’universo. Uno dei più recenti, Genius By Stephen Hawking (2016), vede lo scienziato sfidare dei volontari a risolvere alcuni dei quesiti più longevi dell’umanità: dalla domanda sui viaggi temporali, alle più semplici come chi siamo, dove ci troviamo e da dove proviene l’universo.

Insomma, Stephen Hawking ha dedicato la sua vita alla scienza, ma soprattutto alla divulgazione di essa verso chiunque, anche attraverso parole semplici e di facile comprensione. Ha instillato curiosità in qualsiasi persona sia venuta a contatto con la sua storia, i suoi studi e i suoi insegnamenti.

Our greatest hopes could become reality in the future. With the technology at our disposal, the possibilities are unbounded. All we need to do is make sure we keep talking.

E si continuerà a parlare di lui, delle sue teorie, della sua storia, della sua forza e della sua mente brillante. Attraverso le sue parole di esortazione, si veicolerà un messaggio ben più importante. Passivamente, ricordandolo, si darà importanza alle sue scoperte e non solo: si continuerà a parlare di scienza, si continuerà a sperimentare, a ricercare, a scoprire i misteri della nostra esistenza e di tutto l’universo.

 

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