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Sex and the City: il cast principale guadagnerà un milione di dollari a episodio per il reboot

Sappiamo già che si erano diffuse voci su un possibile accordo tra l’emittente televisiva HBO e le co-protagoniste della serie cult Sex and the City. Ma adesso è arrivato l’annuncio ufficiale: Sex and the City ritornerà come serie limitata e verrà trasmessa dalla piattaforma streaming del canale, HBO Max, con il titolo And Just Like That…, un riferimento ad una battuta pronunciata spesso nello show originale. Una notizia molto gradita dagli appassionati di Sex and the City che speravano in un reboot da molto tempo, considerando che sono passati quasi 17 anni da quando è andata in onda l’ultima puntata dello show.

Le riprese dovrebbero iniziare in primavera a New York, pandemia permettendo. La serie seguirà nuovamente le affascinanti e intricate vite delle nostre amate newyorchesi che hanno ormai superato la soglia dei cinquant’anni. Ma tra queste mancherà la maliziosa Samantha Jones, interpretata da Kim Cattrall, la quale in passato si era già espressa riguardo la possibilità di reinterpretarla. L’attrice si dichiara molto grata per il suo ruolo in Sex and the City, che ha “adorato”, ma che al contempo ha voluto abbandonare per sempre.

Continueranno invece a raccontarci le loro avventure in città Carry (Sarah Jessica Parker), Miranda (Cynthia Nixon) e Charlotte (Kristin Davis), le cui interpreti incasseranno una cifra davvero elevata: un milione per episodio.

Lo rivela Variety il guadagno delle tre co-protagonsite di Sex and the City: 10 milioni a testa per un totale di 10 episodi di cui si comporrà la miniserie. Le attrici non ricopriranno semplicemente i loro ruoli storici, ma saranno anche nel team dei produttori esecutivi insieme a Michael Patrick King. Cifre da capogiro, ma forse non troppo se paragonate agli stipendi di attori altrettanto famosi derivati da contratti con altre aziende streaming. Entrano così a far parte del club da un milione ad episodio insieme a Reese Witherspoon e Jennifer Aniston per The Morning Show su Apple TV +, Steve Carell per la serie Netflix Space Force, Nicole Kidman per Nine Perfect Strangers di Hulu e Witherspoon e Kerry Washington con Little fire everywhere 2 per lo stesso distributore streaming.

Ma lo stipendio del cast principiale di questo tanto attesto revival di Sex and the City non stupisce nemmeno se si pensa al successo dello show, divenuto un cult alla fine degli anni 90 e primi anni 2000. La serie, andata in onda per ben sei stagioni, è in buona parte basata sull’omonimo libro di Candace Bushnell. La vita delle quattro donne che si dividono tra amicizia, impegni mondani, amore e carriera, senza censurare il ruolo che la sessualità ha nella vita femminile, ha appassionato molti telespettatori.

Infatti Sex and the City ha ottenuto una serie di riconoscimenti e premi tra cui 7 Emmy Awards e 8 Golden Globe. Un successo internazionale che ha visto anche la realizzazione di due film-sequel l’uno a distanza di due anni dall’uscita dell’altro. Inoltre è stata prodotta anche una serie televisiva tra il 2013 e il 2014, intitolata The Carries Diaries, che racconta l’adolescenza di Carrie Bradshaw, brillante scrittrice di una rubrica sul sesso e appassionata di moda nello show originale.

L’ enorme successo finanziario del franchise ha garantito cifre alte di guadagno anche in passato. Il primo film di Sex and the City ha ottenuto un guadagno di ben 418 milioni di dollari in tutto il mondo nel 2008. Il sequel, seppur stroncato dalla critica, ha raccolto una cifra altrettanto soddisfacente: 294 milioni di dollari.

Insomma, Sex and the City si classifica come un successo senza tempo, un marchio che rappresenta quasi una garanzia.

I fan dello show sono contenti di rivedere parte del cast di nuovo insieme narrare le avventure di Carrie, Charlotte e Miranda in una fase successiva della vita rispetto a dove le avevamo lasciate, nonostante l’assenza di Samantha, amata per le sue disinibizioni sfrontate. Inoltre la serie offre alle tre star di Sex and the City, non più giovanissime, la possibilità di reinterpretare dei ruoli iconici in un ambiente, quale lo star system, dove le donne mature non sempre riescono a trovare un loro spazio in modo adeguato rispetto al merito.