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Era il 26 agosto 2010. Dieci anni fa, la quindicenne Sarah Scazzi usciva di casa per non farne più ritorno. Si scatenò così il più grande caso mediatico dell’ultimo decennio, che vide la spettacolarizzazione del male nella sua forma più concreta e viscida.
Ancora oggi aleggia del mistero attorno alla scomparsa e alla morte della ragazza. Ad Avetrana, luogo del Salento dove si è svolto il dramma, è ancora vivo nella memoria dei suoi abitanti il ricordo di Sarah Scazzi, e anche in quella di tutti gli italiani.

Persino dopo la confessione dello zio Michele e l’ergastolo della cugina e la zia (sempre dichiaratesi innocenti), restano molti dubbi su ciò che realmente successe durante quella calda giornata di agosto. Per dissipare parte di questi dubbi, è stato pubblicato un libro dal titolo “Sarah, la ragazza di Avetrana”, nel quale vengono affrontate analisi, riflessioni e rivelazioni sull’omicidio di Sarah Scazzi. Il libro edito da Fandango a fine luglio è già alla sua seconda ristampa. Matteo Rovere, per conto della casa di produzione Groenlandia, ha acquistato i diritti per farne due progetti: un documentario e una serie televisiva.

La città di Avetrana torna così ad essere un palcoscenico televisivo, in cui il dramma di Sarah Scazzi sarà raccontato in ogni sua sfaccettatura. Il documentario sarà diretto da Christian Letruria, mentre la serie televisiva da Pippo Mezzapesa (il paese delle spose infelici). A questo punto dovremo solo attendere gli sviluppi del progetto, iniziando a domandarci chi saranno gli interpreti dei macabri protagonisti di questa vicenda, primo fra tutti Michele Misseri.
La mano di Matteo Rovere, già ampiamente conosciuto nel cinema, non dovrebbe riservarci brutte sorprese. Tra i suoi film più recenti, Veloce come il vento e Il primo Re. Quest’ultimo ci racconta, in chiave romanzata, la nascita di Roma, e visto il suo discreto successo ne è stato tratto “Romulus”, una serie tv, sempre di Matteo Rovere (qui per saperne di più).
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