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Netflix ha creato una nuova categoria di film da un meme di Oprah Winfrey

Netflix prende sempre molto sul serio le richieste degli utenti: dopo la netta presa di posizione sulla rappresentatività della popolazione LGBTQ+ all’interno dei propri prodotti (qui potete leggere del blast fatto dall’azienda sui social al commento di un utente omofobo), la piattaforma di streaming ha creato una nuova categoria di film partendo da un meme. Non uno qualunque, ma uno di quelli che ha fatto più tendenza negli ultimi giorni: Oprah Winfrey basita (qui trovate la definizione del termine in perfetto stile Boris da parte della Crusca) di fronte alle risposte di Harry e Meghan nella famosa intervista (qui abbiamo riassunto i punti salienti).

Quei geniacci di Netflix hanno pensato bene di cavalcare il trend social e di lanciare l’iniziativa di dividere i film in catalogo in due categorie: quelli che durano meno di 90 minuti e tutti gli altri. Insomma, se avete poco tempo ma volete comunque ammazzare il pomeriggio guardando un film, magari poco impegnativo, d’ora in poi dovrete solo seguire Oprah: ecco il meme già entrato nella leggenda che ha ispirato Netflix.

Il meme di Oprah Winfrey basita era diventato virale già poco dopo la messa in onda della famosa intervista all’ex coppia di reali: aveva ottenuto ben 36.000 retweet e 400.000 like. Un risultato che ha spinto Netflix a ragionare su come sfruttare la popolarità di un meme che non nasce nemmeno da un prodotto di proprietà della piattaforma (l’intervista era stata trasmessa da CBS e in Italia da Tv8), per averne comunque un tornaconto. Ecco l’annuncio della piattaforma sui social:

“Se i film da due ore sono un impegno eccessivo per voi (ma per qualche ragione non le serie da 10 ore) questa è per voi: film sotto i 90 minuti”.

Al momento sembra che l’iniziativa riguardi solo Netflix UK e Irlanda, ma non è detto che non venga sposata anche da Netflix Italia. Un vero colpaccio in fatto di social media marketing da parte della piattaforma, che si mostra sempre al passo coi tempi e molto astuta quando si tratta di cavalcare l’onda della moda del momento e del trend più di tendenza sui social.

Un’iniziativa che, oltre al fatto di semplificare la vita agli utenti più pigri, che hanno meno voglia di impegnarsi a vedere un film lungo o che semplicemente hanno poco tempo da passare davanti a Netflix, potrebbe evolversi in molto altro. L’azienda potrebbe investire in futuro sempre più sui film da meno di 90 minuti, facendo diventare quella che era una semplice idea geniale scaturita da un meme una vera e propria linea aziendale.

Certo, si potrebbe discutere per molto tempo (almeno 90 minuti ci vorrebbero), su quali potrebbero essere gli effetti dell’accorciamento del tempo di visione dei prodotti Netlix. Come tutte le super aziende, anche e soprattutto quella di streaming più famosa al mondo ha la sua influenza sul panorama cinematografico mondiale, e l’ha dimostrato più che mai vincendo agli Oscar e dominando letteralmente le statistiche sull’uso dei dispositivi di riproduzione video durante i mesi della pandemia.

Detto in parole povere, ciò che Netflix decide, si farà, anche in campo cinematografico. Se Netflix decide che i film da meno di 90 minuti sono il futuro, il cinema presto o tardi comincerà ad adeguarsi. Prodotti come Apocalypse Now, Novecento, Il Padrino e molti altri che fanno della narrazione lenta e del fisiologico tempo filmico un punto di forza, diventerebbero obsoleti, oggetti da museo. Magari sempre riprodotti su Netflix, ma forse relegati nella categoria “superiori a 90 minuti”, quella più pallosa e meno accattivante del meme di Oprah Winfrey, da cui tutto è cominciato.

Non fasciamoci la testa, comunque: per il momento l’iniziativa di Netflix è una simpatica strizzata d’occhi alla cultura di Internet e un modo semplice per dividere i film. Che ne pensate di questa nuova funzionalità di Netflix?