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Murder Mountain – Josh Zeman: «La proibizione della cannabis ha causato solo danni»

Uno dei punti forti della piattaforma streaming Netflix è riuscire a produrre documentari interessanti  per il pubblico suddivisi in più episodi, trasformandoli nelle docuserie. Una delle più famose docuserie prodotte dalla piattaforma è stata, senz’ombra di dubbio, Making a Murderer. Adesso, però, Netflix ne ha fatto debuttare una nuova che potrebbe rivelarsi la scoperta (almeno nel suo genere) di questo 2019: Murder Mountain.

Nel febbraio del 2018 il giornale North Coast Journal ha pubblicato un articolo riportando la scomparsa di ben 717 persone all’anno, per un totale di 100.000 residenti tra gli anni 2000 e 2016.
La media nazionale di persone scomparse all’anno? 384.

Ciò che rende la storia di Murder Mountain interessante non è solo il numero delle persone che svaniscono nel nulla, ma l’area in cui tutto questo accade.
Stiamo parlando della Redwood County, situata nel nord della California: in questa zona si trova l’Emerald Triangle, chiamata così per ciò che viene coltivato. In questo territorio, infatti, c’è la più grande coltivazione di marijuana in tutto lo Stato della California. Coltivazione che rifornisce il mercato nero degli Stati Uniti d’America.

Questo triangolo si trova a 482 km di distanza dalla città di San Francisco e attraversa ben tre contee: Humboldt, Mendocino, e Trinity.
Dunque, perché chiamare la serie Murder Mountain?

Murder Mountain

La montagna fu nominata in questo modo in parte per diversi omicidi avvenuti nei primi anni ’80 da due coniugi: James e Suzan Carson. Questo però non è stato il solo motivo per il quale la zona è “famosa”.
I continui scontri fra residenti, forze dell’ordine e mercato nero ha creato una vera e propria guerra. Un conflitto che nel corso degli anni si è soltanto assopito, continuando però a mietere vittime e persone scomparse.
Inoltre, successivamente alla Guerra del Vietnam, molti veterani si ritrovavano nell’Emerald Triangle per curare i disturbi post-traumatici utilizzando la marijuana.

Josh Zeman, filmmaker del documentario, ha dichiarato:

L’obiettivo della serie è mostrare il danno causato dalla proibizione della cannabis e, sfortunatamente, il modo per far sì che le persone se ne accorgano è quello di concentrarsi sugli aspetti negativi. Una volta che metti in luce e disinfetti le parti negative, la contea di Humboldt sarà davvero una incredibile destinazione turistica. Gli agricoltori legali sono quelli che stanno facendo accadere tutto questo. Ci vuole incredibile coraggio per entrare nel mercato “bianco” dopo decenni di silenzio e nell’ombra. Ma è quello che stanno facendo.

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