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Meghan Markle e il principe Harry contro Spotify per via di un controverso podcast no vax

Meghan Markle è principalmente conosciuta tra i fan di serie tv per aver ricoperto il ruolo di Rachel Zane in Suits (lo stesso cast della serie la difese da alcune accuse di bullismo subite, qui per maggiori dettagli), e per aver preso parte, seppur magai con ruoli minori, a moltissimi altri telefilm come Castle e 90210 (se volete conoscerne altri potete fare un giro qui). La sua vita ha tuttavia preso una svolta inaspettata nel 2018, quando ha sposato il Principe Henry, diventando così duchessa di Sussex. Come è noto i rapporti con la famiglia reale inglese sono stati parecchio travagliati per l’attrice, abbastanza da far allontanare lei e Harry dagli incarichi pubblici a partire dal gennaio 2020. Da quel momento in poi la coppia si è dedicata ad altri progetti importanti, non ultimo un accordo siglato dalla duchessa direttamente con Disney. La collaborazione più recente, tuttavia, è senza dubbio quella con Spotify; la coppia ha infatti siglato un accordo sostanzioso per un loro podcast.

Quest’ultima collaborazione per Harry e Meghan Markle, tuttavia, potrebbe essere destinata a finire prima del previsto. La coppia si è infatti schierata contro Spotify a causa della presenza di podcast chiaramente no-vax.

Una situazione piuttosto grave, per la quale dobbiamo quindi fare un salto indietro e cercare di capire meglio cosa sia successo. Come detto, Harry e Meghan Markle hanno siglato con Spotify un accordo da quasi due milioni di sterline nel 2019, per poter produrre un loro podcast il cui primo episodio (nel quale si sente anche la voce del piccolo Archie) è stato trasmesso nel dicembre del 2020. Tuttavia sia loro sia altre star internazionali stanno pian piano prendendo le distanze dalla piattaforma streaming a causa di un altro podcast presente sul catalogo, condotto da un comico considerato piuttosto controverso.

Il podcast in questione è intitolato The Joe Rogan Experience, ed è per l’appunto condotto dal comico Joe Rogan, che in questa sede, però, si cimenta parlando di un tema che non è di sua competenza, ovvero la scienza e la medicina. A farsi avanti contro il suo podcast è stata, prima di tutto, la comunità medico scientifica, accusandolo di diffondere disinformazione sul Covid-19 e sui vaccini. Successivamente un’altra voce importante nel mondo della musica ha cominciato a farsi sentire: quella di Neil Young.

Il cantautore si è innanzitutto lamentato del fatto che la piattaforma streaming promuoverebbe “menzogne ​ per soldi“, e successivamente ha chiesto a Spotify un aut aut: o tengono le sue canzoni o il podcast di Rogan. La risposta della piattaforma streaming non si è fatta attendere, ma si è più che altro appellata alla libertà dei creatori di contenuti, non dando quindi un’effettiva concretezza. A questo punto Neil Young ha voluto passare direttamente ai fatti, e ha chiesto la rimozione del suo catalogo musicale dalla piattaforma. Questo gesto è stato seguito a ruota da Joni Mitchell, che ha fatto rimuovere i suoi brani e ha dichiarato: “Sono solidale con Neil Young e la comunità scientifica e medica globale“.

Una richiesta analoga è dunque quella avanzata da Harry e Meghan Markle. I duchi di Sussex hanno infatti diffuso un comunicato in cui esprimono tutta la loro preoccupazione per gli interventi controversi che Joe Rogan sta portando avanti. “Centinaia di milioni di persone, ogni giorno, possono essere danneggiate dalla cattiva informazione” scrivono dunque Harry e Meghan, aggiungendo inoltre: “Lo scorso aprile abbiamo iniziato a esprimere preoccupazione ai nostri partner di Spotify per le conseguenze della disinformazione sul Covid sulla piattaforma“. Sul finire del comunicato, inoltre, la coppia lancia un avvertimento: “Contiamo su Spotify per apportare delle modifiche. Se lo farà continueremo a lavorare insieme“. Esattamente come Neil Young, dunque, se le cose non cambiano la collaborazione con Spotify è pronta a saltare.